Adesso che l'ordine del giorno per un governo globale e per un sistema economico mondiale centralizzato è venuto alla luce, l’elemento più importante che è emerso dall’annuale conferenza del gruppo Bilderberg è quello di governare e controllare i candidati politici. Le parti del leone nell’agenda del Bilderberg 2010 sono già state annunciate dai suoi gerarchi alcune settimane fa: un potenziale colpo militare contro l'Iran (vedi l'esercitazione "Brillant ardent", n.d.r.) ed il il crollo futuro dell'euro (con lo sfacelo economico dei P.I.G.S., Portogallo, Italia, Grecia, Spagna, n.d.r.). I componenti della Commissione Trilaterale, che abitualmente frequentano anche la conferenza annuale del Bilderberg, si sono lasciati sfuggire che una guerra contro l'Iran è stata seriamente discussa e che, sfruttando le conseguenze della crisi economica, spingeranno per una regolamentazione finanziaria centralizzata.
Le conseguenze di un attacco militare contro l'Iran potrebbero provocare una scissione tra i corifei del Bilderberg, proprio come era successo prima dell'invasione dell'Iraq, nel corso della riunione del 2002.
Durante il recente incontro della Commissione Trilaterale a Dublino, che discute di routine un elenco quasi identico di argomenti a quelli trattati nei consessi del Bilderberg, il consigliere capo della leadership russa, Mikhail Slobodovsici, si è lasciato sfuggire ad un redattore di “We are change” (sito di informazione, n.d.t.) scambiato per un suo collega: “Stiamo decidendo il futuro del mondo. Abbiamo bisogno di un governo mondiale” e, riferendosi all'Iran, ha dichiarato: “Dobbiamo liberarci di loro”.
Continuano a fingere di essere i salvatori del mondo, offrendo una governance mondiale come risoluzione alla crisi economica, così come è stato riaffermato, in un recente discorso, dal capo del F.M.I. ed esponente del Bilderberg, Dominique Strauss-Kahn, quando ha asserito, dinanzi ad ad un pubblico di mondialisti a Zurigo, che i globalizzatori considerano il tracollo produttivo e finanziario come un'opportunità per proporre “una nuova moneta globale, creata da una banca centrale globale”.
Le nostre fonti vicine al Bilderberg sottolineano la spaccatura che esiste all'interno del circolo globalista. Gli elitaristi giovani ed i nuovi ricchi sono preoccupati che l'economia globale venga affondata troppo velocemente e troppo presto e che le ripercussioni saranno drastiche ed a lungo termine, ritenendo che anche la ricchezza e ed il potere delle élites siano minacciati. Queste divisioni nel contesto della geopolitica sono state affrontate anche recentemente dalla Commissione Trilaterale: il co-fondatore ed "illustre" esponente del Bilderberg, Zbigniew Brzezinski, ha rivelato che un “risveglio politico globale” insieme con “lotte interne tra le élites”, rischiava di far deragliare la transizione verso un governo mondiale.
Il fatto è che i globalisti stanno anche discutendo pubblicamente la data in cui, forse, l'euro crollerà e se farla seguire anche dall'affossamento del dollaro statunitense. Un esponente della Banca d'Inghilterra, David Blanchflowe,r ha recentemente dichiarato a "Bloomberg News" che la zona euro potrebbe spezzarsi, a causa della crisi del debito in Grecia, crisi che minaccia di estendersi ad altri paesi del continente.
Come veterano detective del Bilderberg, Jim Tucker rileva, nel suo ultimo articolo, che il condizionamento dei media è già in atto da settimane per far accettare al pubblico l’agenda del Bilderberg: “Le fonti di notizie controllate dal Bilderberg in Europa e nell'emisfero occidentale stanno influendo sull'opinione pubblica affinché accetti i grandi obiettivi della riunione del 4-7 giugno che si terrà a Sitges, in Spagna, ossia un attacco statunitense contro l'Iran ed un piano di "salvataggio" finanziario della Grecia e di altri paesi dell'Unione europea”. Con l'agenda di governo globale così esposta al pubblico dominio, il ruolo primario del gruppo Bilderberg sarà quello di proporre candidati politici adatti alle future posizioni di alto potere, all'interno delle gerarchie per il nuovo ordine mondiale".
Autore: Paul Joseph Watson (Prison Planet) / fonte originale: wariscrime.com / Fonte: freeskies.over-blog.com
Rielaborazione a cura del Comitato Tanker Enemy
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Le conseguenze di un attacco militare contro l'Iran potrebbero provocare una scissione tra i corifei del Bilderberg, proprio come era successo prima dell'invasione dell'Iraq, nel corso della riunione del 2002.
Durante il recente incontro della Commissione Trilaterale a Dublino, che discute di routine un elenco quasi identico di argomenti a quelli trattati nei consessi del Bilderberg, il consigliere capo della leadership russa, Mikhail Slobodovsici, si è lasciato sfuggire ad un redattore di “We are change” (sito di informazione, n.d.t.) scambiato per un suo collega: “Stiamo decidendo il futuro del mondo. Abbiamo bisogno di un governo mondiale” e, riferendosi all'Iran, ha dichiarato: “Dobbiamo liberarci di loro”.
Continuano a fingere di essere i salvatori del mondo, offrendo una governance mondiale come risoluzione alla crisi economica, così come è stato riaffermato, in un recente discorso, dal capo del F.M.I. ed esponente del Bilderberg, Dominique Strauss-Kahn, quando ha asserito, dinanzi ad ad un pubblico di mondialisti a Zurigo, che i globalizzatori considerano il tracollo produttivo e finanziario come un'opportunità per proporre “una nuova moneta globale, creata da una banca centrale globale”.
Le nostre fonti vicine al Bilderberg sottolineano la spaccatura che esiste all'interno del circolo globalista. Gli elitaristi giovani ed i nuovi ricchi sono preoccupati che l'economia globale venga affondata troppo velocemente e troppo presto e che le ripercussioni saranno drastiche ed a lungo termine, ritenendo che anche la ricchezza e ed il potere delle élites siano minacciati. Queste divisioni nel contesto della geopolitica sono state affrontate anche recentemente dalla Commissione Trilaterale: il co-fondatore ed "illustre" esponente del Bilderberg, Zbigniew Brzezinski, ha rivelato che un “risveglio politico globale” insieme con “lotte interne tra le élites”, rischiava di far deragliare la transizione verso un governo mondiale.
Il fatto è che i globalisti stanno anche discutendo pubblicamente la data in cui, forse, l'euro crollerà e se farla seguire anche dall'affossamento del dollaro statunitense. Un esponente della Banca d'Inghilterra, David Blanchflowe,r ha recentemente dichiarato a "Bloomberg News" che la zona euro potrebbe spezzarsi, a causa della crisi del debito in Grecia, crisi che minaccia di estendersi ad altri paesi del continente.
Come veterano detective del Bilderberg, Jim Tucker rileva, nel suo ultimo articolo, che il condizionamento dei media è già in atto da settimane per far accettare al pubblico l’agenda del Bilderberg: “Le fonti di notizie controllate dal Bilderberg in Europa e nell'emisfero occidentale stanno influendo sull'opinione pubblica affinché accetti i grandi obiettivi della riunione del 4-7 giugno che si terrà a Sitges, in Spagna, ossia un attacco statunitense contro l'Iran ed un piano di "salvataggio" finanziario della Grecia e di altri paesi dell'Unione europea”. Con l'agenda di governo globale così esposta al pubblico dominio, il ruolo primario del gruppo Bilderberg sarà quello di proporre candidati politici adatti alle future posizioni di alto potere, all'interno delle gerarchie per il nuovo ordine mondiale".
Autore: Paul Joseph Watson (Prison Planet) / fonte originale: wariscrime.com / Fonte: freeskies.over-blog.com
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Tutto si avvera ... i tempi sono giunti ... ancora un poco e il "MALVAGIO" non ci sarà mai più..!!
RispondiEliminaUn carissimo e forte abbraccio a te vecchio lupo di mare ;)
Ti sono sempre invisibilmente accanto con affetto e stima.
Sinceramente
B O J S
Carissimo BOJS, spesso ne discuto con mio fratello e mi faccio due risate quando penso che siamo stati tutti attaccati perché sembrava inventassimo storie... e invece si è avverato tutto. Ora è tempo che gli infami facciano la fine che meritano, travolti dalle loro stesse menzogne.
RispondiEliminaUn abbraccio a te e famiglia e grazie per la Tua costante presenza, caro amico.