giovedì, dicembre 27, 2012

Acquistiamo un analizzatore di polveri sottili

Le A.R.P.A., le agenzie regionali per la "protezione" dell'ambiente sottostanno ad una direttiva interna (in vigore anche negli Stati Uniti) che vieta di rilevare il nanoparticolato atmosferico che possa rimandare alle attività di geoingegneria militare clandestina (bario, alluminio, manganese, cadmio, litio, silicio, biossido di zolfo etc.). Questa situazione porta ad ignorare completamente la presenza di nebbie elettroconduttive indotte di ricaduta, dipendenti dal sorvolo a bassa quota di aerei non identificati, impegnati nella modifica climatica. In sintesi, nelle analisi delle A.R.P.A. non sono mai contemplati i letali inquinanti tipici delle cosiddette "scie chimiche".

Il compito istituzionale di queste agenzie è così del tutto disatteso, con buona pace dei contribuenti. Per ovviare a questa grave forma di censura nonché omissione d'atti d'ufficio e per evidenziare tale illegale comportamento, il Comitato Tanker enemy lancia l'idea di reperire, quindi acquistare uno strumento portatile certificato, generalmente usato da professionisti del settore, progettato per la rilevazione del particolato più sottile (PM 2, PM1, conseguenza diretta delle attività chimiche-biologiche in atmosfera). Dimostreremo, quindi, dati alla mano, che i bollettini quotidiani sull'inquinamento ambientale redatti dagli enti ufficiali sono quanto meno lacunosi.

Sebbene il rilevatore di PM (scheda prodotto) non possa evidenziare quali sono gli elementi presenti in atmosfera, certamente indicherà il quantitativo di particolato inquinante, fornendo un parametro certo in relazione ai resoconti delle A.R.P.A. che spesso non corrispondono assolutamente alla reale situazione di quel determinato periodo o giorno sottoposto a controllo. Inoltre gli enti per il controllo dei pm atmosferici frequentemente non rilevano particolato inferiore a PM10, omettendo di valutare quindi, in modo del tutto legale, la presenza di nanoparticolato che, come sapppiamo, in centri dove non si trovano inceneritori o stabilimenti industriali, se presente, è inequivocabilmente correlabile al sorvolo a bassa quota di aerei militari impegnati nel controllo climatico. D'altronde la presenza di nebbie tossiche di ricaduta serali o mattutine, dal classico odore di zolfo, è la diretta conseguenza delle attività di aerosol clandestine ed è impossibile che le centraline A.R.P.A. non le rilevino. Se esse non sono evidenziate nei rapporti sulla qualità dell'aria, è palese che sono volutamente ignorate.

L'analizzatore di Polveri sottili Art. Arw-9880 potrebbe essere un buon compromesso tra qualità e prezzo. E' uno strumento semplice da usare e dispone di una serie di funzioni che lo rendono di sicuro ideale per le nostre esigenze. Per il Vostro contributo all'acquisto dell'apparecchio è sufficiente accedere a questa pagina di PayPal. Al momento l'Arw-9880 è in offerta, per cui il prezzo è di 860 euro (+ I.V.A. e spese di spedizione ) contro 2400 (+ I.V.A. e spese di spedizione). Ci auguriamo che si riesca a raccogliere la somma adeguata in tempi brevi tanto da riuscire ad approfittare di tale sconto.

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CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato, dicembre 15, 2012

Distraction destruction

Fra rituali scaramantici e la fervida attesa del salto quantico (ma non sarà il salto della quaglia?), si consumano i giorni che ci separano dalla data fatidica, il 21 dicembre 2012. Chi, a torto, ignora il valore simbolico e decisivo di eventi e passaggi, si concentra sulla degenerata politica nazionale, come se in questa palude maleodorante e velenosa potesse sbocciare una stupenda ninfea. Qualcuno pensa che sia importante stabilire chi vincerà le elezioni. E’ un grossolano errore di valutazione! Chiunque trionferà, saranno, come sempre, i cittadini a perdere, a perdere reddito, lavoro, diritti, libertà… Non è vero che i “politici” sono tutti uguali, poiché sono uno peggiore dell’altro.

Intendiamo forse illuderci che i sanguinari satrapi che dominano quasi tutto il pianeta lascino alcunché al caso? Anche qualora un esponente politico decidesse di adoperarsi, una volta eletto, per il bene della collettività, i plutocrati gli permetterebbero di agire o non riporterebbero ogni operato lungo i binari che condurranno alla dittatura elettronica? Bersani, Berlusconi, Casini, Grillo, Montezemolo, Storace, Tremonti, Vendola, Monti... todos caballeros. Gli imperatori della Terra sono come quei giocatori che alla roulette puntano sia sul rosso sia sul nero o, meglio, sono scommettitori che vincono alla corse dei cavalli, giacché sono competizioni truccate.

Forse i vari candidati alle farsesche elezioni del febbraio prossimo non si sono tutti accordati su come si dovranno spartire immunità, prebende e privilegi che saranno concessi loro da chi comanda davvero. Forse in qualche circostanza i burattini litigano, simili a fiere fameliche che si disputano una preda (ci perdonino le fiere). Ad ogni modo essi non decideranno nulla.

Dunque, come abbiamo già scritto altrove, non ha alcuna importanza quali saranno i pupi che “rappresenteranno” i cittadini alla Camera ed al Senato. Non ha alcuna importanza quale esecutivo si formerà e sulla base di quali alleanze. L’esecutivo, infatti, si limiterà ad eseguire il Diktat dei poteri internazionali (banchieri, dirigenti di multinazionali, esponenti di think tank mondialisti... su su fino ai veri responsabili). Il Mario... lo ha adempiuto il suo incarico: portare il debito pubblico a livelli astronomici, sconquassare l’economia italiana, svenare il ceto medio ed erodere la residua sovranità del nostro paese. E’ per questo che è stato congedato con onore. Mission accomplished! In verità, non è stato compito per nulla difficile, semmai è arduo convincere l'opinione pubblica che ogni fallimento di un governo nazionale è un folgorante successo delle élites predatrici.

L’avanspettacolo della “politica” italiota serve dunque solo a distrarre la popolazione, a distogliere l’attenzione sia dai veri fini della classe dirigente sia dai reali problemi che attanagliano l’intero pianeta. Le questioni scabrose sono almeno le seguenti.

- I cataclismi naturali-artificiali (terremoti, tempeste geomagnetiche, alluvioni...)
- L’instabilità politica
- Il dissesto economico e finanziario (stagflazione, carestie, miseria...)
- La disgregazione delle società
- L’azzeramento delle libertà individuali
- La contaminazione dei biomi
- L’assalto alla salute
- La censura nei media
- L’affossamento della cultura
- ...

Così, mentre il popolino viene distratto e, al tempo stesso, spaventato con “canem et circenses”, gli abietti globalizzatori distruggono il pianeta in modo deliberato e criminale. Eppure esiste qualcosa di ancora più temibile di questa devastazione programmata. Che cosa? Lo vedremo prossimamente su questi schermi.





sabato, novembre 17, 2012

Schiacciasassi

Alcuni di voi sapranno che la Procura della Repubblica di Sanremo ha rinviato a giudizio chi scrive per aver pubblicato il libro "Ho cercato di salvarti". Il testo racconta gli ultimi mesi di vita di nostro padre ed il suo terrible calvario tra un ricovero ospedaliero e l'altro. E' una via crucis durata sei lunghi mesi. Per la sua vicenda rimando a questo link.

E' sicuramente una novità per voi venire a conoscenza di un fatto rilevante che mette in luce come la disinformazione organizzata di regime le stia tentando tutte per mettere a tacere, una buona volta, Rosario Marcianò e in questo intento incontra la compiacenza di alcuni settori della magistratura. Alcuni, sulla base di una lettera anonima e su successiva querela di parte sporta dalla ASL sanremese, imbastiscono un'indagine (senza peraltro informare l'indagato che avrebbe potuto incaricare un suo perito), che sfocia poi, come detto, in un rinvio a giudizio per supposta diffamazione. Contemporaneamente, lo stesso PM chiede l'archiviazione, in relazione alla nostra querela di parte contro i medici della stessa ASL (In questo caso la questione è ancora sub iudice, in quanto è stata presentata istanza di opposizione).

L'aspetto davvero... "succoso" di questa kafkiana vicenda, consiste nel fatto che un certo soggetto di Sanremo (che noi ben conosciamo e che bazzica sulla Rete con tutta una serie di pseudonimi ormai tristemente noti nonché "testimone" in un altro processo contro il sottoscritto), ha preparato un dossier, comprendente anche i propri post e quelli di alcuni suoi colleghi dal sottoscritto querelati, ma senza successo!

Il nostro non si accontenta di fornire i link agli articoli inerenti alla salute, dal sottoscritto pubblicati negli anni dal 2007, ma segnala un breve articolo sulla Regina Elisabetta, un reportage sul falso certificato di nascita del Presidente Obama, il mio parere sulle scie chimiche e su chi le gestisce, un articolo di parere negativo sulla chemioterapia da chi scrive riportato da altro sito, la lista dei suoi... "colleghi" identificati e tutta una serie di scritti e commenti che dovrebbero in qualche modo (secondo lui - e la Procura...) offuscare la credibilità di Rosario Marcianò. Il bello è che il PM Francesca Scarlatti approva ed acquisisce questa documentazione (comprendente vituperi e calunnie nei confronti di chi scrive), come dossier d'accusa, tanto da includerlo nel fascicolo contro Rosario Marcianò.

Ciliegina sulla torta: nessun avvocato del foro della provincia di Imperia si è reso disponibile a difendere il sottoscritto, per dichiarati conflitti di interesse o per chissà quali altri motivi.

Quindi si comprende dove siamo arrivati e si può stabilire se ancora questo paese può definirsi una nazione libera e democratica oppure se è vero il contrario. In effetti, valutando queste situazioni che sanno di stalinismo, non credo ci si possa più permettere di esprimere le proprie opinioni liberamente, poiché, se va bene, ti processano, mentre, se va male, ti sottopongono ad un TSO e, se va peggio, inscenano un suicidio.

Intanto Gianni Lannes ha dovuto gettare la spugna per non essere soppresso. L'amico Franco Caddeo è misteriosamente scomparso in mare. Sono solo gli ultimi di una lunga lista. Ricordate tutti i testimoni della strage di Ustica? Sono tutti morti: hanno inscenato degli improbabili suicidi oppure li hanno eliminati tramite incidenti dalle dinamiche mai chiarite. Ad affermarlo è il Giudice Rosario Priore.

Per concludere

Abbiamo necessità di essere uniti. La disinformazione organizzata del sistema sta provando ad intentare altri procedimenti nei confronti di chi scrive ed ha segnalato alla Procura di Sanremo anche il nostro prelievo in quota, indicandolo come un falso da perseguire penalmente.

Intendiamo liberarci di questi aguzzini una buona volta? Bene! Aiutate il Comitato Tanker Enemy. Il Vostro concreto sostegno è fondamentale. Agite in modo che il sistema non ci stritoli negli ingranaggi della giiustizia asservita. Con la "g" minuscola, ovviamente.

Rosario Marcianò

Presidente del Comitato Nazionale Tanker Enemy
Iscriviti qui.

Contribuisci con una donazione, oppure richiedi il nostro DVD divulgativo. Le spese legali che stiamo affrontando sono impossibili da sostenere da soli. Grazie infinite!

sabato, novembre 03, 2012

CHAMP, il missile che disattiva i sistemi elettronici

L'industria bellica sforna un'altra diavoleria, un congegno in grado di disattivare sistemi elettronici. Un eventuale futuro black out, su scala regionale o anche maggiore, sarà provocato dal Sole o da qualche arma? Intanto siamo costretti a constatare che la tecnologia sta trasformando il mondo in un incubo.

Il missile CHAMP della Boeing è in grado di disattivare i sistemi elettronici con impulsi di microonde ad alta potenza, senza provocare danni collaterali (sic). Si tratta di una vera rivoluzione per la tecnologia militare (sic): l'ultimo test compiuto nel deserto dello Utah conferma che il passaggio dalla sperimentazione alla produzione è ormai imminente.

In pratica, il missile, sorvolando gli edifici, disattiva completamente e rende inservibili apparecchiature elettroniche di ogni tipo. La Boeing Phantom Works, U.S., l'Air Force Research Laboratory (AFRL) e la Raytheon Ktech (società di cui una quota cospicua azionaria appartiene al Vaticano, n.d.r.) sono riuscite a trasformare in realtà un'arma che solo la fantascienza era riuscita ad immaginare.

CHAMP

CHAMP, acrostico che sta per "Counter-electronics high-powered advanced missile project", ha fatto saltare le apparecchiature di diverse sale PC presenti in due edifici. È bastato un passaggio per concentrare le microonde sugli stabili e neutralizzare tutto. Gli schermi dei computers sono diventati neri, il sistema di videosorveglianza ha smesso di funzionare, il sistema elettrico è collassato. In un'ora di test sono stati colpiti sette obiettivi diversi.

"Questa tecnologia segna una nuova era nella guerra contemporanea", ha commentato Keith Coleman, manager del programma CHAMP per la Boeing Phantom Works. "Entro breve tempo, questa tecnologia potrà essere usata per rendere inservibili i sistemi elettronici e per distruggere le banche dati dei nemici, prima che intervengano le truppe di terra o l'aviazione". Da rilevare poi che non sono previsti danni alle persone e alle strutture (che umani! n.d.r.) "Abbiamo trasformato la fantascienza in fatto scientifico", ha concluso Coleman.


Fonte: tomshw.it



lunedì, settembre 10, 2012

Keshe test dummies

Per l’establishment la risoluzione del problema è il problema.

Si chiama Keshe ed è un ingegnere iraniano, di religione bahai. Ha acceso gli entusiami di molti, annunciando che presto il mondo potrà usufruire di un’energia tale da consentire di compiere viaggi interplanetari, di emanciparsi dai combustibili fossili, di sanare molte malattie ed altre mirabilia. Non è proprio un’energia elargita senza un corrispettivo (la “free energy” di cui si discute da decenni nella cerchia di scienziati “eretici”, tra cui i continuatori di Tesla e di Reich), giacché il tecnico persiano ritiene che nulla nell’universo sia del tutto gratuito. Questa opinione è condivisibile: è giusto che si ricavino dei proventi dalle proprie invenzioni e dal proprio talento, frutto di studi di studi e sacrifici. Deplorevoli sono, invece, la cupidigia ed il monopolio delle risorse.

Crediamo che sia ingenuo lo slancio con cui sono state accolte le rivelazioni di Keshe, diffuse in Italia attraverso una verbosa ed inconcludente intervista. Distinguiamo il lato teorico da quello pratico. La teoria descritta da Keshe è astrusa e farraginosa. Si somma alle numerose interpretazioni nell’ambito della Fisica, la scienza in cui oggi sembra essere ipotizzabile tutto ed il contrario di tutto. La diatriba tra relativisti ed anti-relativisti è solo la principale controversia. Siamo di fronte ad un’anarchia dei sistemi. Il premio Nobel per la Fisica, Feynman, ascrive la responsabilità di una situazione tanto intricata e contraddittoria alla Natura stessa, in quanto intrinsecamente assurda, almeno per l’umana ragione. E’ questione difficile da dirimere. Forse il mondo è irrazionale e le equazioni, le matrici, le leggi, le teorie incomprensibili a volte alla stessa comunità scientifica, sono la testimonianza di un’irriducibile incongruità del reale.

Tralasciamo, però, le riflessioni epistemologiche e consideriamo i risvolti concreti delle dichiarazioni sopra accennate. Davvero siamo alle soglie di una radiosa era o ci stanno ingannando? Che si possa viaggiare nello spazio, senza ricorrere a velivoli propulsi da combustibili, accorciando in modo sensibile i tempi, è una prospettiva che non ci tocca più di tanto. Sarebbe auspicabile risolvere i problemi urgenti: la contaminazione del pianeta, il depauperamento degli ecosistemi, la proliferazione delle patologie, la miseria. Sono situazioni che hanno degradato la qualità della vita. Qui casca l’asino. Keshe o dimostra infinita dabbenaggine o è uno dei tanti interpreti di una sofisticata operazione psicologica. Egli afferma di aver collaborato con un’università del Belgio: ci sorge una perplessità, sapendo che gli atenei sono vivai di ricercatori succubi del complesso industriale-militare. La perplessità diventa sospetto, quando l’ingegnere prospetta di condividere i suoi brevetti con Israele e la N.A.S.A. (sic). Santi numi! Costui va nella tana del lupo! Non ha compreso che le oligarchie vedono le energie rinnovabili e non inquinanti come il fumo negli occhi? Come accaduto con Tesla ed altri, militari e banchieri mettono le grinfie su scoperte ed invenzioni per costruire armi e, se non possono trarne grossi vantaggi strategici ed economici, insabbiano. Molti scienziati indipendenti ed inventori sono stati perseguitati e pure trucidati per evitare che le loro idee minassero l’iniqua egemonia politico-economica delle élites. L’importante è che i plutocrati siano sempre più potenti, mentre l’umanità deve continuare a spezzarsi le reni. Anzi, gli schiavi presto, per un tozzo di pane, dovranno lasciarsi impiantare un microchip. Altro che benessere per tutti! Intanto i gonzi abboccano...

Non è finita: Keshe vagheggia la creazione di una religione mondiale che puzza di New age ad anni luce di distanza. Il solito mondialismo, mascherato da progresso scientifico, dietro cui si nasconde uno di nome Keshe... ed il cash.

venerdì, agosto 17, 2012

Il dicloroacetato contro i tumori?

È una risoluzione semplice ed è sempre stata sotto il naso degli scienziati. Basta usare semplicemente il dicloroacetato che attualmente è impiegato per i problemi metabolici.

La scoperta dell'efficacia del dicloroacetato contro i tumori è stata compiuta nell’Università canadese di Alberta nel gennaio 2007. Stranamente, i media non ne hanno parlato. Eppure è un composto che può essere impiegato da chiunque, non ha effetti collaterali particolari ed è estremamente economico (a differenza dei costosi e mortali farmaci "antitumorali" prodotti dalle grandi aziende farmaceutiche internazionali).

Gli scienziati canadesi hanno testato il D.C.A. (dicloroacetato) sull’uomo ed hanno constatato che ha ucciso le cellule neoplastiche dei polmoni, del seno e dell'encefalo, lasciando integre le cellule sane. Lo stesso risultato era stato ottenuto alimentando cavie ammalate con acqua contenente D.C.A. Nell'organismo umano abbiamo già chi combatte le cellule tumorali: i mitocondri. I ricercatori, però, da tempo ipotizzano che fossero danneggiabili dal cancro e si sono indirizzati sulla glicolisi, che è meno efficace ma... più costosa.

Il D.C.A., che innesca la reazione nei mitocondri, è ampiamente disponibile e la terapia è relativamente semplice. Potete trovare maggiori informazioni su thedcasite.com sul quale vengono pubblicate le esperienze, la posologia, i vari casi, i pro ed i contro.

DOMANDA: perché le case farmaceutiche disdegnano la scoperta?

RISPOSTA: poiché il metodo è naturale e non può essere brevettato. Niente brevetto, niente affari. Senza brevetto non è possibile sfruttare la scoperta come stanno facendo, ad esempio, con le costosissime cure per l’AIDS. Meglio che la gente continui a finanziare campagne anti-tumori ed a pagare salate le cure sul mercato, mentre i malati di cancro continuano a morire.

Forse, però, resta una speranza: piccoli Laboratori indipendenti potrebbero cominciare a produrre il D.C.A. e, dopo le previste procedure, commercializzare finalmente il farmaco.

Fonte: ecplanet.com



venerdì, agosto 03, 2012

Tanker enemy deve morire

Una massima del diritto romano recita “de minimis non curat praetor”, ossia “il pretore non si occupa delle inezie, delle piccole cose”. Chi ci segue sa che sta avvenendo l’esatto contrario: con assoluta serenità d’animo possiamo affermare che le vicende processuali che vedono coinvolto il Presidente di “Tanker enemy”, Rosario Marcianò, si riferiscono ad accuse fondate sul nulla.

Recentemente è stato notificato un avviso per conclusa indagine circa una fantomatica diffamazione ai danni dell’A.S.L. sanremese. Il tutto sulla base della diffusione on line del libro “Ho cercato di salvarti”. Chiunque lo legga o l’abbia letto, potrà soltanto stabilire che il testo riporta dei fatti incontestabili e descrive la realtà sanitaria così com’è (non solo a Sanremo e non solo nel caso de quo), in maniera quindi del tutto oggettiva e spassionata. Sfidiamo chicchessia a dimostrare che non è vero. Basta entrare in un nosocomio e si potranno avere conferme inoppugnabili di quanto scritto. Dov’è dunque la diffamazione? E’ come se si incolpasse la fotografia di una discarica di essere diffamatoria. Siamo sinceri: le varie accuse sono solo un vile mezzo impiegato per mettere a tacere una voce libera e non corruttibile. Sono un pretesto per chiudere il blog “Tanker enemy” e gli altri siti collegati: questa malaugurata eventualità è più grave delle controversie e delle esorbitanti spese legali.

Tutto il cospicuo patrimonio di articoli, video, ricerche... sarebbe ipso facto azzerato. E’ un patrimonio che, tra l’altro, si arricchisce ogni giorno di contributi, segnalazioni, glosse provenienti da lettori, simpatizzanti, iscritti al Comitato: senza questi apporti il blog sarebbe, nel migliore dei casi, un arido bollettino e non una palestra di idee ed un’occasione di approfondimenti quale è oggi. Oscurare “Tanker enemy” significherebbe dunque privare i lettori di un punto di riferimento e nel contempo defraudare chi lo gestisce della possibilità di provare a difendere il dettato costituzionale, per quanto riguarda la tutela della salute, la libertà di cura, la protezione dell’ambiente e la libertà della ricerca scientifica.

Senza nulla togliere a tutti gli altri ricercatori indipendenti, riteniamo che la neutralizzazione di “Tanker enemy”, oltre a costituire un pericoloso precedente, rischierebbe di creare uno sconquasso: l’amico Corrado Penna ed altri studiosi come Ghigo Battaglia e Lino Botttaro, impegnati nel divulgare informazioni normalmente occultate o ignorate dai media ufficiali, dovrebbero accollarsi una mole di lavoro abnorme (non citiamo tutti gli altri amici, poiché davvero numerosi). Chi può escludere, però, che con imputazioni fittizie e ridicole, non sarebbero poi attaccati lo stesso Corrado e gli altri attivisti per censurare le notizie sulla Biogeoingegneria clandestina ed illegale?

E’ evidente che, in tali frangenti, è più che mai necessario il sostegno (anche economico) di lettori e collaboratori, poiché purtroppo siamo alle prese con una situazione kafkiana. E’ una situazione iniqua e del tutto sproporzionata per cui di fronte ad un’inventata ed inverosimile accusa di diffamazione (l'ennesima), pullulano reati della controparte di cui riportiamo un lungo ma forse incompleto elenco.

494 Sostituzione di persona
590 Lesioni colpose
591 Abbandono di persone minori o incapaci
594 Ingiuria
595 Diffamazione
600 ter Pornografia minorile
612 Minaccia
612 bis Atti persecutori
615 ter Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico
616 Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza
617 Cognizione, interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche
617 quater Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche
618 Rivelazione del contenuto di corrispondenza
635 bis Danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici
640 ter Frode informatica

I disinformatori, nascosti spesso dietro l’anonimato e protetti da un poderoso scudo di collusioni e di aderenze in alto loco, scorrazzano indisturbati, ma questo non significa che non siano dei malfattori per di più recidivi. La loro certezza di impunità li sprona ad agire nel totale dispregio sia della legge sia dell’etica. Il branco dei negazionisti può quindi avventarsi contro gli studiosi indipendenti ed i cittadini preoccupati, con calunnie ed iniziative “legali” (e non solo...) bislacche ed infondate.

Sarebbe lodevole oltre che doveroso, invece di sprecare tempo e risorse dei contribuenti in ciance pseudo-legali, avviare un’inchiesta sulle gravi carenze della A.S.L. sanremese per ristabilire un minimo di equilibrio giudiziario (artt. 590 e 591, C.P.). Qualora, però, si decidesse di proseguire nella crociata contro la verità, non solo il blog “Tanker enemy” ed i siti ad esso collegati, sono destinati ad essere chiusi, ma chiunque dovrà temere i capricci e le vendette trasversali degli occultatori, anche solo per aver prodotto del biossido di carbonio, respirando.

venerdì, luglio 20, 2012

Inventato il cannone sonico per spegnere gli incendi

Un'altra diavoleria militare: un marchingegno che estingue gli incendi, irradiando impulsi acustici a bassa frequenza. Ci chiediamo se non siano dannose queste onde a bassa frequenza e se non sia il classico "rimedio" peggiore del male, un male tra l'altro provocato ad hoc: infatti la siccità ed i roghi che stanno incenerendo le foreste e le praterie statunitensi sono, nella maggioranza dei casi, l'inesorabile conseguenza della mortale Geoingegneria...

L'agenzia statunitense D.A.R.P.A., che elabora i progetti tecnologici avanzati ad uso militare per il Pentagono, ha messo a punto un "cannone sonico" in grado di spegnere gli incendi, senza uso di acqua o sostanze chimiche, ma "bombardando" le fiamme con onde sonore amplificate.

La tecnologia è stata chiamata "soppressione acustica delle fiamme" e si basa su un principio relativamente semplice. Il "cannone" invia verso la base del fuoco onde sonore tarate su una specifica bassa frequenza (sic!); le onde provocano un aumento della velocità dell'aria, espandendo la superficie coperta dalle fiamme, ma abbassando nel contempo la temperatura nel punto di origine della combustione dei gas che mantengono vivo il fuoco. Il gas che alimenta il calore evapora con maggiore velocità e la temperatura complessiva delle fiamme si abbassa. In questo modo, la combustione si interrompe a causa della dispersione di energia termica.

Fonte: tiscali.it

mercoledì, luglio 11, 2012

Gli eventi che hanno portato alla fine di nostro padre

E' il mese di marzo 2005, allorquando noto che mio padre ha un leggero tremore alla mano sinistra. Tremore che si accentua in stato di agitazione. Da qualche tempo il suo atteggiamento caratteriale mostra cambiamenti improvvisi, passando dallo stato di apatia e depressione ad improvvisi attacchi d'ira. Decidiamo di farlo sottoporre ad una visita specialistica, cosicché prendiamo appuntamento tramite la A.S.L. sanremese. Gli viene prenotata una TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) ed una visita dal neurologo. Dall'esame della TAC la diagnosi è Parkinson in fase iniziale. La visita, svolta in mia presenza, conferma, secondo il neurologo, gli accertamenti della TAC. Ovviamente, da non esperti, ci fidiamo della diagnosi, anche poiché i sintomi sembrano proprio quelli del Morbo di Parkinson. Il fatto è che, solo anni dopo, di fronte al precipitare improvviso della situazione, nel settembre/ottobre 2010, cominciamo ad avere dei dubbi sulla reale patologia da cui è affetto nostro padre ed una ricerca sui tumori cerebrali (svolta di fronte all'impellente necessità) ci porta ad una conferma evidente, in quanto molte neoplasie del cervello provocano sintomi assimilabili al Parkinson. Ma i neurologi avrebbero dovuto sapere ciò, dato che che hanno visto le immagini TAC ed eseguito le visite al nostro papà! Fatto è che, nonostante ogni sei mesi si eseguisse un controllo medico, affidato di volta in volta da un neurologo diverso, operante nel centro ospedaliero sanremese, nessuno ha mai avuto un solo dubbio ed anzi... si stupivano della relativa stabilità della malattia, giacché l'abilità motoria restava, almeno sino alla fine del 2009, del tutto identica allo stato della prima visita nel 2005. Ad ogni controllo era presente anche chi scrive, per cui posso testimoniare che i neurologi della A.S.L. sanremese si complimentavano ogni volta col mio povero papà, poiché a loro dire, la malattia non evolveva, ma rimaneva sostanzialmente come in una fase inziale. Il trattamento medico permane quindi lo stesso del primo momento: madopar a pranzo ed a cena.

Nel mese di agosto 2010 nostro padre, già da diverso tempo afflitto, come si diceva, da crisi depressive e scatti d'ira improvvisa, sembra peggiorare e chiede una visita neurologica anticipata, rispetto al classico controllo semestrale, così, anche questa volta, lo accompagno. A visitarlo è la Dottoressa Agnese Pisu, la quale, dopo aver eseguito un controllo motorio ed una serie di test cognitivi, prescrive, inspiegabilmente, antidepressivi. Inutile dire che, viste anche le controindicazioni e gli effetti collaterali dei farmaci prescritti, non assecondiamo i consigli della dottoressa Pisu e decidiamo, di comune accordo con nostro padre, di non fargli assumere quei farmaci.

Nel mese di settembre la situazione precipita. Mio padre inizia ad avere difficoltà di deambulazione e cade diverse volte, anche da seduto. Ha problemi di orientamento spaziale, incubi ed allucinazioni notturne. Se fino a dieci giorni prima era in grado di giocare a bocce, ora resta lì seduto e si tocca preoccupato la gamba, lamentandosi che "non la sente". Il medico di famiglia, dottor Flavio Ruggeri, ritiene che potrebbe essere solo un problema temporaneo, dovuto, magari, ad uno stato post-influenzale e consiglia di aspettare una decina di giorni, in attesa che i sintomi diminuiscano o scompaiano. Purtroppo di lì a pochi giorni nostro padre si ritrova quasi completamente inabile ad alzarsi ed a deambulare.

Decidiamo di portarlo al pronto soccorso, ma giacché si muove a fatica, il trasporto in ambulanza viene compiuto dai volontari della Croce Rossa, che lo caricano su una sedia e lo trasportano, di peso, per due piani di scale. L'attesa al pronto soccorso dura in totale 32 ore. Questo prima che si veda un solo medico per una visita, che poi si conclude con il classico test del martelletto sul ginocchio. Il neurologo che lo visita è il Dott. Guido Marongiu (Neurologo). Il mio papà viene rimandato a casa. Diagnosi: Parkinson in fase avanzata. Gli prescrivono inoltre un altro set di farmaci antiparkinson.

Passano pochi giorni e papà peggiora. La notte cade dal letto, in preda alle allucinazioni ed al disorientamento spaziale. Papà urla: "Aiutatemi!" Pensiamo ad una reazione per i nuovi farmaci prescrittigli che, tra gli effetti collaterali, indicano le allucinazioni. Ma ci sbagliamo: è il tumore. Richiediamo di nuovo l'intervento dell'ambulanza ed al Pronto Soccorso ci dobbiamo imporre per fargli eseguire una nuova TAC, poiché il medico di turno insiste con l'affermare che si tratta di Parkinson in fase terminale (come spiegato nel libro). La dottoressa Silvana Scolari, dopo aver analizzato le immagini della TAC, afferma che il nostro papà è affetto anche da meningioma cranico. Chiediamo ed otteniamo il ricovero per ulteriori accertamenti, poiché la diagnosi non ci convince, giacché tale patologia non corrisponde ai sintomi riscontrati. Parlando con la Scolari, faccio notare che i sintomi non sono quelli del Parkinson, ma ella insiste con l'affermare che il Parkinson è evidente, tanto che i farmaci a base di dopamina gli vengono somministrati anche durante il ricovero sia a Sanremo sia a Bordighera. Solo a Rozzano gli vengono tolti completamente, avendo accertato che il papà non ha mai sofferto di Parkinson, ma che, nel 2005, aveva un glioblastoma IV in fase iniziale non diagnosticato.

Mio padre è ricoverato quindi il 29 ottobre nel reparto di Neurologia dell'ospedale di Sanremo, in seguito ad un presunto, come si diceva, aggravamento del Parkinson. Per motivi incomprensibili vengono somministrati anticoagulanti, benché i medici siano avvertiti (è segnato nel registro di ricovero) che mio padre ha sofferto di ulcera duodenale melene, con il risultato che il giorno successivo al ricovero, a causa di un'emorragia, ha bisogno urgente di trasfusioni. Nei giorni successivi gli vengono somministrati, all'insaputa dei parenti, degli psicofarmaci con effetti devastanti: incapacità di parlare, sonnolenza, senso di stordimento, stato confusionale... E' il Dottor Franco Traverso che lo ammette seraficamente. Egli mi riferisce: "Questa notte ha lanciato un bicchiere... dava fastidio ai pazienti". Su mia insistenza, decide di sospendere, sia pure con poca convinzione e con evidente disappunto per la mia interferenza, il trattamento. Intanto, a causa della degenza che si protrae senza l'uso di un materasso anti-decubito, mio padre comincia a subire la formazione di una lesione nella regione osso-sacrale, della quale veniamo a sapere solo in seguito, a Rozzano [1].

La permanenza nel reparto è poi contrassegnata da condizioni igieniche molto scadenti (zanzare, pavimenti, tavolini, bagni sporchi...), da trascuratezza di quasi tutto il personale infermieristico. Per una visita "specialistica" (su nostra insistente richiesta) mio padre viene portato a Pietra Ligure dove il medico si limita a dare un'occhiata da lontano al paziente sulla barella (nel corridoio): mio padre già accusa dolori lancinanti al coccige, dolori acuiti, durante il viaggio in ambulanza, dalla superficie dura della lettiga. Rimandato nel reparto (la TAC prevista non viene più eseguita), viene dimesso con una diagnosi errata di meningioma cranico e con una grave emorragia melene in corso, di cui i familiari non vengono informati. Ciò, una volta riscontrato che il nostro papà perde ancora sangue insieme con le feci, ci costringe a richiedere nuovamente l'intervento della Croce Rossa. Nostro padre, quindi, passa altre ore di calvario al Pronto Soccorso di Sanremo, dal quale viene poi trasferito, in tarda serata, verso il nosocomio di Bordighera, reparto Chirugia, il cui primario è il Dottor Matteo Scrivia.

Qui lo stato generale di nostro padre peggiora ulteriormente e si richiedono altre trasfusioni (tre sacche di plasma erano state già somministrate a Sanremo). Anche qui il paziente viene sedato, tanto che la mattina dorme e non si riesce a nutrirlo, poiché si addormenta con il cibo in bocca. Gli effetti dei sedativi scemano nel pomeriggio, mentre al mattino ritrovo nuovamente mio padre in stato di semiincoscienza e questo conferma che gli venivano somministrati farmaci sedativi, nonostante i responsabili ora neghino questa circostanza. Inoltre papà accusa problemi seri nel degluttire (il cibo entra nel canale respiratorio), tanto da rischiare di rimanere soffocato in un paio di drammatiche occasioni.

L'immobilità notturna provoca anche una piaga tra il tallone di un piede e la parte superiore dell'altro, tanto da attaccare i due piedi. Solo a fine ricovero (prima che lo portiamo via a nostre spese, verso Rozzano), gli viene fornito un materassino antipiaghe. Costo dell'apparato: 67 euro. E' un presidio completamente inadatto e inidoneo, tanto che le condizioni della piaga coccigea peggiorano, anche se i congiunti non ne vengono informati, come detto. Tanto per avere un'idea di che cosa sia un vero materasso antipiaghe, il migliore tra i peggiori costa non meno di 868 euro. Oltre a ciò una mattina mi accorgo che il tubo che mantiene in pressione il materasso, collegandolo al compressore, è staccato. Segnalo al personale, che, con serafica tranquillità, si occupa di riattaccarlo al materasso ormai sgonfio, chissà da quante ore...


Il libro "Ho cercato di salvarti".


[1] “La comparsa di una lesione da compressione è sempre espressione di un errore terapeutico da parte di tutta l’equipe sanitaria, medici e infermieri, con tutte le conseguenze giuridiche che ciò comporta. Se si dimostra, e la dimostrazione (per altro non sempre facile) compete al paziente, che esiste un nesso di causalità fra la mancata, insufficiente o sbagliata assistenza infermieristica alla persona e l’insorgenza delle lesioni da decubito, l’infermiere può essere chiamato a rispondere per lesioni personali colpose, ai sensi dell’art. 590 del codice penale“ (L. Benci).

Il nursing nelle lesioni da compressione nel mieloleso

mercoledì, luglio 04, 2012

Contrails aerodinamiche? No! Inseminazione igroscopica delle nubi

Generatori di contrails aerodinamiche (Wing-tip generators) ed inseminazione igroscopica delle nubi

Quante volte disinformatori di mestiere come Paolo Attivissimo e la sua nutrita schiera di scagnozzi vi hanno spiegato, con tono saccente, che le scie provenienti dai profili alari non sono "chemtrails", ma innocue scie di condensazione alari? Quanti loro interventi, articoli e video miravano a tranquillizzare il fruitore meno attento della Rete con giustificazioni al limite del ridicolo? Ebbene, noi abbiamo spiegato mille volte, dati alla mano, che essi mentono, ma con il reperimento di questo brevetto, datato 1 novembre 1983, possiamo scrivere la parola fine alle menzogne dei servi di regime, ponendo una definitiva pietra tombale sulla disinformazione istituzionalizzata imperante. Infatti il brevetto n° 4.412.654 riguarda un apparato che permette di disperdere liquidi in forma di fine aerosol proprio dai bordi delle ali e senza che che il sistema di irrorazione sia visibile, in quanto nascosto in una zona libera del profilo alare, terminante con una sottile feritoia. Vedi qui il brevetto.

Ma non è finita. Questo rapporto: "Weather modification - final report, 2001, conferma quanto abbiamo asserito in questi anni e cioè che le attività di aerosol clandestine, volte a distruggere la nuvolosità naturale, abbassando drasticamente l'umidità atmosferica, sono necessariamente svolte a quota cumulo (2.000 metri al massimo). Nel documento si legge chiaramente che l'inseminazione prosciugante deve essere eseguita alla base del cumulo, per sfruttare le correnti ascensionali e che i "cumuli da bel tempo" sono i principali candidati per il "cloud seeding igroscopico", definito "cloud base hygroscopic seeding", poiché sono formazioni portatrici di grossi quantitativi d'acqua: tali nuvole vanno quindi dissolte, prima che si trasformino in cumulonembi e portino quindi pioggia. Ma non basta! Nel documento si citano chiaramente tecniche di dispersione tramite aerei pressurizzati, dotati di "wing-tip generators", ovvero "generatori di false contrails aerodinamiche".

Il filmato che vi proponiamo è esemplificativo delle tecniche messe in atto. Dalla teoria alla prassi.


venerdì, giugno 15, 2012

Un aforisma di John Adams sul debito pubblico

John Adams (30 ottobre 1735 - 4 luglio 1826) fu il secondo presidente degli Stati Uniti (1797-1801) nonché padre fondatore.

Riportiamo un suo attualissimo aforisma: "Ci sono due modi per conquistare e sottomettere una nazione ed il suo popolo. Uno è con la spada, l'altro è controllando il suo debito".



sabato, maggio 12, 2012

I voli fake

Il file zippato (con gli screenshots ed il testo) è scaricabile da qui.

Flightradar24 è un applicativo Web che permette di visualizzare a schermo, attraverso una pratica interfaccia in flash un numero notevole di voli commerciali. Il sistema di rilevamento di Flightradar24 è basato sulla tecnologia del Radar Airnav, apparecchiatura hardware che riceve informazioni fondamentalmente tramite due sistemi di trasmissione dati, ovvero il tradizionale 'Mode S' ed il più recente standard (ADS-B SSR). Lo scambio dei dati tra i velivoli avviene, infatti, usando come intermediario il satellite. Il sistema si chiama Global Navigation Satellite Systems (GNSS), pertanto le informazioni che si ricevono con lo strumento a terra non sono i dati provenienti direttamente dai velivoli, ma quelli trasmessi dal satellite. Tale sistema è molto preciso e, in futuro, tutti i velivoli saranno dotati di ADS-B SSR.

I velivoli con tecnologia di gestione del traffico meno evoluta impiegano, invece, i trasponders (mode S) nelle varie modalità ed un dispositivo chiamato TCAS (Traffic Collision Avoided System): con tali apparati, i trasponders dei vari aerei s'interrogano direttamente in modo tale che, se si hanno problemi di comunicazione con la torre di controllo, il pilota è in grado di conoscere l'eventuale presenza di un velivolo in rotta di collisione già a 50 miglia nautiche di distanza.

In un precendete articolo, "L'invasione degli ultra-insetti", 2011, abbiamo accennato a come si possano spiegare alcuni voli a bassa quota, sui centri abitati, per opera di taluni aerei, non tracciati dai radar e privi sovente di elementi identificativi di sorta. Le norme sulla sicurezza del volo limitano, infatti, solo a casi straordinari il sorvolo di città e paesi ad altitudini che non permettano un'eventuale manovra "in sicurezza", al fine di non precipitare su abitazioni o quant'altro, in caso di avaria.

Gli screenshots tratti da Flightradar e che vi mostriamo sono inequivocabili e confermano quanto a suo tempo avevamo osservato, tra il 2007 ed il 2011, con l'Airnavradar. Alcune interessanti schermate, forniteci dall'amico "Japanair", palesano in modo chiaro che, laddove gli aerei non vengono addirittura nemmeno tracciati, ad esssi vengono a volte assegnati falsi identificativi. Sono voli fantasma a tutti gli effetti. Un controllore del traffico aereo, che intende rimanere anonimo, ci confida che spesso nemmeno loro riescono a vedere questi aerei, dato che oramai i radar civili registrano solamente ciò che viene trasmesso dai transponder. Altro discorso è per i radar militari, che invece lavorano sul "vecchio" sistema degli impulsi emessi e ricevuti. Una conferma si ha leggendo l'articolo "Il problema del traffico sconosciuto nelle denunce di un sindacalista dell’E.N.A.C.".

A tal proposito si legga anche l'articolo "Aerei fantasma" [1] ed i meno recenti "Gli aerei chimici usano sistemi di dissimulazione anti-radar?" e "Flight Explorer non identifica i velivoli chimici".

Per una maggiore comprensione dell'inquietante fenomeno, riportiamo quanto ci ha riferito il collaboratore "Japanair" (che ringraziamo), con una una breve descrizione di ciò che si vede su Flightradar24 e che egli ha potuto catturare in poche ore di attenta osservazione.

"Si tratta di voli ripresi il 27/03/2012 l'orario è segnato sullo screenshot. Nel primo caso abbiamo un volo Luftansa avente da transponder rotta prevista da Frankfurt Main (FRA) ad Hamburg (HAM), identificato come volo LH6, transitare con rotta pressochè Nord pura sopra Imola, Ferrara e Vicenza (file volo fake 5.png).

Altro volo Luftansa da Parigi Charles De Gaulle (CDG) a Frankfurt main (FRA), che compare improvvisamente dal nulla a Fussen, attraversa le Alpi in direzione Sud, Sud-Ovest per poi virare verso Sud-Ovest. Anche in questo caso o si tratta di un dirottamento bello e buono oppure il pilota stava offrendo un giro turistico ai passeggeri, completamente digiuni delle italiche bellezze :D (file 2012/03/27 volo fake 01a.png).

Ancora più interessante la sequenza del Bombardier LX-VPG (reg), che parte apparentemente dalle parti di Grenoble, transita per il Nord Italia - Croazia - Serbia - Bulgaria, per atterrare ad Istambul e di qui ripartire immediatamente, rifare il giro in direzione opposta, ma soffermarsi in Italia ed atterrare, dopo diverse deviazioni compiute sulla Lombardia, a Linate. Quanto meno un volo curioso (Files: 2012-03-27 volo fake 2-2a-2b-2c-2d-2e-2f.png).

Un altro screenshot (file volo fake.png) è quello relativo ad un Volo Air France AF2269 da Manchester (MAN) a Parigi (CDG), che si trova a sorvolare... l'Adamello.

Si direbbe che questi piloti abbiano proprio perso la bussola".


[1] Tutto viene gestito da "DELFI", così come lo definiscono nel documento "Dominare il clima entro il 2025". Il sistema è completamente centralizzato. Diversi satelliti e stazioni di controllo a terra e su A.W.A.C.S si occupano di monitorare e gestire migliaia di aerei in tutto il mondo. Per quanto riguarda i velivoli commerciali, il flusso dei prodotti da disperdere viene gestito in automatico ed aggiornato minuto per minuto in base alle esigenze del momento, in base alle previsioni meteo. I piloti dei velivoli civili si devono occupare solo di pilotare il loro aereo. Per quanto concerne gli altri velivoli, essi sono in gran parte controllati da remoto. Ne gestiscono atterraggio, decollo e rifornimento in volo un certo numero di piloti dietro consolle a terra. Il resto viene tutto coordinato dai satelliti, mentre il piano di volo viene impostato alla partenza.


sabato, aprile 28, 2012

Comunicato di fine aprile 2012 - La giustizia al servizio dei negazionisti

In base all''articolo 335 di procedura penale, il cittadino che intende essere informato sulla sua situazione sia come parte offesa sia come eventualmente indagato, può recarsi all'ufficio preposto del Tribunale competente e compilare un modulo, definito "Istanza carichi pendenti art. 335" e, nel giro di una decina di giorni, può ricevere la documentazione che attesta eventuali indagini a suo carico, archiviazioni in merito a denunce sporte ed altro ancora.

Il 17 aprile 2012 e quindi oltre un mese dopo, mi sono recato presso il Tribunale di Sanremo per ritirare il documento suddetto, avendo compilato il modulo di richiesta il 12 marzo 2012. Sorpresa... il documento non è disponibile, con sconcerto anche dell'impiegata. E' l'unica domanda inevasa su centinaia. Il motivo? Non è dato sapere. Possiamo immaginare che alcune nostre denunce sporte negli anni passati non abbiano avuto seguito. Esse sono state archiviate senza avvertire la parte offesa, nonostante fosse stata avanzata richiesta esplicita di notifica in caso di archiviazione? Sono state... "dimenticate" sotto una pila di incartamenti? Sono stati commessi reati come omissione di atti d'ufficio? Si tenta di minare la difesa del sottoscritto che, non avendo informazioni sul destino delle denunce sporte contro il Nigrelli-Wasp-Mario Lipuma, non ha i mezzi idonei per approntare un'azione legale basata su precedenti sentenze della Cassazione?

Ecco che, ancora una volta, la Giustizia diviene torbida come l'acqua di una cloaca.



Intanto le operazioni di aerosol clandestine continuano senza sosta ed anzi, negli ultimi giorni, si sono intensificate, causando così un aumento vertiginoso delle temperature ed impedendo che si verificassero alcune precipitazioni piovose, previste nei giorni precedenti. A questo proposito non dimentichiamo che le operazioni di aerosol sono un fenomeno mondiale e che, nel nostro caso, sono gestite autonomamente dalle autorità italiane, le quali si occupano anche di arruolare, finanziare, addestrare, coordinare, tutelare nelle sedi opportune uno stuolo di individui senza scrupoli, impiegati a tempo pieno per coprire questo genocidio e per screditare, con l'arma della diffamazione legalizzata, coloro che tentano di risvegliare la popolazione e renderla edotta sugli eventi gravissimi in atto.

L'aeronautica gestisce in proprio (e le copre attraverso i meteo) le operazioni di aerosol, ottenendo sì il know how tecnico e le apparecchiature elettroniche, ma quello che vediamo nei nostri cieli è farina interamente del sacco del nostro Governo, mentre i milioni di euro spesi ogni giorno escono interamente dalle nostre tasche.

Peraltro anche in Russia, Cina, Cuba, Argentina, Brasile, Messico, tanto per citare solo alcune nazioni, la geoingegneria clandestina è una realtà. Non esiste stato che, una volta abbia acquisito le necessarie tecnologie, non adoperi questo sistema di controllo militare, di avvelenamento della popolazione e dei biomi.

Oltretutto il connubio "chemtrails+microonde" è fondamentale nell'ottica delle tecnologie militari attuali, per cui ogni aeronautica ed ogni esercito contemporanei (digitalmente interconnessi) richiedono tassativamente la dispersione di particolato elettroconduttivo in atmosfera.

Ci aspetta un'estate arida e torrida, sotto tutti i punti di vista.

Intanto è importante agire, ad esempio rifiutandoci di pagare il canone R.A.I.: la rete televisiva nazionale, infatti, non solo omette di informare sulla geoingegneria clandestina, ma cura programmi sotto l'egida del C.I.C.A.P., il famigerato comitato che gestisce, per conto del Ministero dell'Interno, le operazioni di censura e di negazionismo.


lunedì, aprile 23, 2012

Creato un D.N.A. artificiale

La rivista "Science" ha riportato la notizia circa la creazione di un D.N.A. artificiale, la cui peculiarità è nella diversa sequenza delle basi. Non è quindi assimilabile alla macromolecola sintetica descritta da Sophia Smallstorm: in ogni caso siamo al cospetto di una biologia dai tratti sempre più spaventosi, dai risvolti quanto mai inquietanti.

Arriva l'X.N.A., il primo D.N.A. creato dall'uomo, chiamato X.N.A. (ossia Acido Xeno-Nucleico, a sottolineare la sua origine non naturale). E' una sorta di "strano cugino" del D.N.A., capace di immagazzinare informazione e di evolversi come il D.N.A. naturale, ma modificato in modo da avere un aspetto diverso.

Descritto sulla rivista "Science", il D.N.A. artificiale è stato messo a punto da un gruppo internazionale guidato dal britannico Medical Research Council, lo stesso laboratorio in cui nel 1952 Watson e Crick scoprirono la doppia elica della macromolecola. A differenza della cellula artificiale ottenuta nel 2010 dall'americano Craig Venter, nella quale il D.N.A. era costruito in laboratorio ma era comunque una copia fedele di quello naturale, l'Xna conserva le stesse lettere ma ha una struttura diversa, al punto che i viventi non lo riconoscono come Dna. E' una forma molecolare nuova, non esistente in natura. Per questo gli esperti dicono che questo risultato apre l'era della biologia alternativa, come l'ha definita Gerald Joyce, dell'istituto statunitense Scripps, nello stesso numero di Science.

"E' il primo vero D.N.A. sintetico", ha affermato Giovanni Murtas, esperto di biologia sintetica e ricercatore all'Istituto di Farmacolgia Translazionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (I.F.T.-C.N.R.). "A differenza degli esperimenti precedenti - ha spiegato - è stata realizzata una nuova molecola con le caratteristiche del D.N.A., ma con una struttura molecolare diversa". L'X.N.A. viene definito dagli stessi ricercatori come uno 'strano' cugino molecolare di Dna e Rna. Tutti gli organismi viventi noti sfruttano, infatti, le proprietà di queste due molecole, costituite a loro volta da molecole più piccole chiamate "basi", ossia le lettere che costituiscono il genoma e le istruzioni per realizzare un organismo. Le lunghe catene di basi hanno la caratteristica di immagazzinare le informazioni genetiche, di trasmetterle e di adattarsi attraverso processi evolutivi. Nel produrre l'XNA, "i ricercatori hanno realizzato nuove catene: hanno mantenuto le molecole che preservano le informazioni, modificando, però, l'impalcatura che le sostiene", ha chiarito Murtas. In sostanza, l'X.N.A. è un nuovo formato (artificiale) per immagazzinare le informazioni genetiche che si affianca a D.N.A. e R.N.A. Il nucleo delle informazioni, le basi, resta lo stesso e nella stessa forma: ciò che cambia è il 'supporto' dove vengono scritte.

L'X.N.A. è stato realizzato in sei varianti con altrettante distinte 'impalcature'. "Lo studio aiuta a capire come siano nate in natura le molecole di Rna, che si pensa sia all'origine della vita, ma può avere importantissime ricadute in ambito medico", ha rilevato Murtas. Poiché il D.N.A. artificiale è sconosciuto al sistema immunitario, potrebbe essere usato "per 'spegnere' alcuni geni, come geni quelli che controllano lo sviluppo di tumori o la resistenza ai farmaci (come no! n.d.r.)", ha asserito ancora l’esperto. Lo stesso gruppo di ricerca ha realizzato complessi di polimeri in grado di trascrivere l'informazione da un supporto e l'altro, ossia di passare da X.N.A. a D.N.A. e viceversa. Meccanismo che, come ha concluso Murtas, "é alla base delle cellule della trascrizione da D.N.A., dove si conserva l'informazione, a R.N.A., che usa l'informazione per sintetizzare proteine ed enzimi necessari alla cellula".

Fonte: Ansa.it


mercoledì, aprile 18, 2012

Il gabbo della Gabanelli

Il 15 aprile 2012 la trasmissione di RAI 3, “Report”, è stata imperniata sul tema della moneta elettronica. La conduttrice, già distintasi in precedenti ingloriose gesta, ha costruito una puntata che definire scandalosa è un eufemismo. E’ vergognoso che l’ente radiotelevisivo pretenda un canone per prodotti che, se non sono dozzinali, costituiscono una smaccata propaganda.

L’ineffabile Milena, dopo aver acquisito, in anni di inchieste almeno all’apparenza coraggiose, l’immeritata reputazione di “giornalista indipendente” ha mostrato il suo vero volto, la sua vera natura. Più prona ai poteri forti di tanti vituperati pennivendoli, più pericolosa di tanti cattivi maestri, l’Arpia ha confezionato un dossier evidentemente concordato con i suoi datori di lavoro che intendono quanto prima eliminare il contante. Il programma ha conosciuto la sua apoteosi al contrario nell'intervista prostrata al presidente del consiglio, un compiaciuto Matto Morti.

Ha ragione chi vede in questa operazione, propugnata dal pernicioso governo, uno stratagemma teso a favorire le banche che, con il denaro digitale, risparmieranno sul pur esiguo costo per la stampa delle banconote, traendo un ulteriore lucro che si somma agli abnormi profitti derivanti dal signoraggio. Quanti soldi poi saranno accumulati dagli usurai, grazie agli scoperti di conto, in cui più facilmente incappa chi non ha il polso della sua situazione finanziaria!

Gli economisti seri ricordano pure che i grandi e veri evasori non saranno minimamente sfiorati da provvedimenti volti a tracciare le transazioni. Infatti le grosse società sanno come violare o aggirare le norme tributarie, persino quelle più severe, tramite artifici e trucchi di bilancio, trasferimenti di ingentissime somme in istututi di paradisi fiscali etc. Dunque l’insistenza sulla tracciabilità con lo scopo di debellare l’elusione e l’evasione fiscale, è solo un pretesto per convincere il pubblico a non usare più il cash. E’ indubbio che questo piano criminale consente pure alle aziende di tracciare un identikit dei gusti, delle abitudini e persino delle opinioni dei cittadini in modo da trasformarli in altrettanti obiettivi di promozioni e campagne pubblicitarie, foriere di notevoli introiti.

Tuttavia non bisogna considerare solo le strategie di mercato ed i loschi interessi delle banche: il passaggio al denaro virtuale è volto ad esercitare un totale controllo del cittadino, cui può essere azzerata la carta di debito, non appena risulti sgradito per qualche motivo al sistema. Oppositori, dissidenti, “eretici” rischiano di ritrovarsi, da un giorno all’altro, con la carta inservibile, senza più neppure la possibilità di acquistare il necessario per la sopravvivenza.

Lo scopo finale è, però, ancora un altro. Allorquando le carte si saranno rivelate inaffidabili, perché soggette a smarrimento, a clonazione, a furto, a smagnetizzazione, comincerà la campagna martellante a favore dell’iinserimento del microprocessore sottopelle. Piaccia o non piaccia, questa è l’ossessione dei globalizzatori. Il microchip, già oggi sbandierato come il non plus ultra, perché “sicuro” ed in grado di sostituire le schede e le tessere oggi impiegate nonché adatto per qualsiasi compravendita. L’introduzione del microprocessore sottocutaneo prescinde da finalità economiche, mentre esacerba l’aspetto della sorveglianza orwelliana: l’uomo è ridotto a codice, a “bersaglio ignobile”. Localizzabile in ogni momento, potrà essere neutralizzato con un impulso elettromagnetico.

E’ codesto lo scenario futuro che l’eroica reporter con la sua inchiesta faziosa, subdola e scellerata, vagheggia. Non dubitiamo che in futuro la fautrice delle “magnifiche sorti e progressive”, dedicherà una puntata ai prodigiosi vantaggi del microchip.

Ecco i mirabolanti reportages, le fantastiche idee della nostra giornalista indipendente, anzi.. dindipendente.

lunedì, aprile 02, 2012

Gianni Lannes: la guerra ambientale è in atto

Il giornalista investigativo, Gianni Lannes, è noto per alcune sue inchieste molto scomode. Ha indagato sull'omicidio di Ilaria Alpi e del suo operatore ed è autore di reportages circa le navi che, piene di rifiuti tossici e radioattivi, sono state affondate nel Mediterraneo dalla criminalità organizzata su incarico del governo Berlusconi. A proposito delle scie chimiche, Lannes è categorico. La Geoingegneria è una realtà concreta, documentata e verificabile. Si tratta di una guerra ambientale combattuta contro il pianeta e la popolazione. Tra i fini principali si annovera la depopulation: gli ecosistemi vengono contaminati ed impoveriti per sterminare, in modo quasi inavvertito ma implacabile, interi gruppi umani.



lunedì, marzo 26, 2012

G come geoingegneria - V come vendetta

Che cosa fareste, se qualcuno vi portasse via tutti i vostri averi, approfittando della vostra fiducia e spacciandosi per un amico o comunque per qualcuno di cui ci si può fidare? Quale sarebbe la vostra reazione, se sapeste che persona di vostra fiducia ha approfittato di tale vantaggio per derubarvi? Siamo sicuri che non la prendereste tanto bene. Allora... che cosa pensereste nell'apprendere che i meteorologi asserviti al sistema, approfittando della loro immeritata posizione di prestigio, vi stanno prendendo letteralmente per i fondelli, pubblicando previsioni ed informazioni mendaci, al fine di coprire le attività di geoingegneria clandestina in corso? Che cosa fareste loro, sapendo che essi stanno contribuendo alla scientifica desertificazione del territorio? Allorquando, tra poche settimane o al massimo mesi, le riserve idriche si ridurranno e saranno razionate, sarete magnanimi con costoro? Noi no. Noi ribadiamo che codesti individui devono essere puniti per reato di favoreggiamento.

Ovviamente anche i media di regime hanno una grossa responsabilità in questo, occultando ai cittadini quanto, quotidianamente, viene compiuto a danno della collettività.

Mentre le operazioni di aerosol clandestine proseguono con lo scopo di impedire le precipitazioni, il nostro governo è in procinto di introdurre gli O.G.M. ed ha deciso di stipulare milionari accordi con Israele per sperimentazioni volte alla stimolazione artificiale delle piogge (cloud seeding). Evidenziato il controsenso... a buon intenditore, poche parole. Ricordatevelo alle prossime elezioni. Questo sistema va azzerato.



La prigione più buia ed angusta non ha né muri né sbarre: la prigione più buia ed angusta è il nostro assenso ad un potere perverso la cui unica forza è nella debolezza dei cittadini. Spezzare le catene significa smettere di affidare la nostra vita a chi persegue solo la nostra morte.

domenica, marzo 18, 2012

Sostanze psicoattive ed ingegneria genetica per fingere di salvare il pianeta

Qualche giorno fa ho recensito un recente film, “In time”, dove in un futuro distopico, la popolazione viene geneticamente modificata affinché diventi immortale. Le élites sono, infatti, riuscite ad implementare una modifica genetica permanente in questa popolazione del futuro, costringendola a guadagnare tempo per sopravvivere. Tutto ciò viene eseguito per ridurre la popolazione, in quanto, secondo la classe dirigente, “per un gruppo di pochi immortali, la maggioranza deve morire”. Ovviamente non siamo ancora arrivati a tanto, ma il meccanismo è simile. Abbiamo un finto problema, creato ad hoc dal sistema, come il riscaldamento globale e, per risolverlo, vengono proposte risoluzioni che porteranno inevitabilmente alla riduzione della popolazione, con svariate implicazioni eugenetiche. Nel seguente articolo vengono proposte una droga emozionale di modo che sviluppiamo “empatia” nei confronti dell’ambiente (come se fossimo noi cittadini a non rispettare l’ambiente) ed una modifica genetica, sì da procreare a scelta un figlio robusto, due medi o tre piccoli. Creando le giuste condizioni, cioè un mondo materialista, dove l’apparenza è tutto ed una crisi globale (con globale intendo mondiale, ma anche di tutti i valori dell’uomo) i satanisti stanno adempiendo velocemente la loro agenda volto allo sfoltimento della popolazione. Ci stiamo avvicinando ad un futuro simile a “Brave New World” o ad “In time”? La sensazione è questa. In ogni caso, giudicate voi.

Un nuovo studio che verrà pubblicato su "Ethics, Policy and Environment" sostiene che dovrebbe essere presa in seria considerazione la possibilità di drogare le masse con sostanze che le rendano più rispettose dell’ambiente, propone anche la modifica genetica dei bambini al fine di renderli più piccoli e diminuire quindi il loro impatto sull’ambiente.

In un’intervista rilasciata a "The Atlantic" il principale autore dello studio, Matthew S. Liao, professore di Bioetica alla New York University, sostiene che gli esseri umani dovrebbero essere sottoposti a modifiche “biomediche” al fine di contribuire a combattere il cambiamento climatico.

Riflettendo sulle logiche conclusioni, le proposte di Liao superano di gran lunga qualsiasi cosa Aldous Huxley abbia scritto in "Brave New World", un romanzo distopico del 1932 su una futura dittatura scientifica che cerca, attraverso le droghe e la manipolazione genetica, di ridurrel’umanità stato di completa e servile sottomissione.

Esprimendo rammarico sul fatto che le carbon taxes non serviranno a nulla contro le emissioni di carbonio, Liao suggerisce altri metodi, tra cui “l’intolleranza alla carne indotta farmacologicamente” per cui la gente prenderebbe dei farmaci o indosserebbe degli adesivi (come quelli che indossano quelli che vogliono smettere di fumare) che “stimolerebbero il sistema immunitario a respingere le comuni proteine bovine".

Al fine di ridurre i consumi e l’impatto ambientale di un essere umano, Liao suggerisce che potrebbe essere applicata una politica simile, ma più flessibile, di quella della Cina , imponendo ai genitori di scegliere tra l’avere un figlio grande, due medi o tre piccoli.

Questo potrebbe essere realizzato tramite una “diagnosi genetica preimpianto”, in cui gli embrioni verrebbero impiantati in base all’altezza, oppure usando“farmaci che riducono o aumentano l’espressione dei geni paterni o materni, al fine di influenzare l’altezza alla nascita.”

Alla domanda se la manipolazione genetica dei bambini sia etica o giusta, Liao risponde citando la necessità di affrontare il “cambiamento climatico”, come la preoccupazione morale più pressante.

Liao suggerisce successivamente che drogare l’opinione pubblica potrebbe influenzare positivamente la loro “volontà” di donare soldi in beneficenza ad organizzazioni come la Oxfam, che sostengono l’agenda sul riscaldamento globale, grazie al “miglioramento farmacologico di empatia e altruismo”.

“Per esempio, vorrei mandare un assegno a Oxfam, ma a causa della mia pigrizia forse potrei non farlo mai. Ma se accresciamo le mie capacità empatiche con i farmaci, allora forse supererò questa mia pigrizia e invierò l’assegno", afferma Liao.

Naturalmente, gli stessi farmaci possono essere impiegati per rendere qualcuno più incline a compiere qualsiasi azione. A seconda di chi comandi, questa rappresenta in fondo, l’opportunità di castrare chimicamente il libero arbitrio.

Liao chiarisce, alla fine del colloquio, che l’industria farmaceutica si è detta entusiasta del potenziale economico delle “modifiche biomediche”.

“Di recente ho tenuto una conferenza su questo mia ricerca a Yale e c’era un uomo nel pubblico che lavorava per una società farmaceutica: sembrava convinto del fatto che esiste un grande mercato per questo genere di modifiche”.

Tesi sul miglioramento farmacologico della popolazione sono comparse ben prima di quelle di Liao. Già nel 1977, l’attuale scienziato della Casa Bianca, John P. Holdren scrisse nel suo libro "Ecoscience" che la popolazione dovrebbe essere sterilizzata farmacologicamente in modo da salvare il pianeta.

L’utilità della narcotizzazione di massa come mezzo per creare una popolazione docile è stata diffusa anche attraverso i media, con l’idea di aggiungere il litio alle forniture dell’acqua come “stabilizzatore dell’umore”. Altri eminenti professori e psichiatri hanno chiesto di aggiungere sostanze psicotrope all’acqua potabile.

Questa è la seconda volta in poche settimane in cui vengono rilasciate dichiarazioni scandalose dal mondo della scienza. La questione precedente riguardava un articolo pubblicato sul "Journal of Medical Ethics", secondo cui la pratica dell’aborto dovrebbe essere estesa, comprendendo anche la possibilità dell’omicidio neonatale.


Fonte: neovitruvian.it

sabato, marzo 03, 2012

Uomini ed automi

T.A.V.: tirannia, arbitrio, violenza

Pierpaolo Pasolini è stato un intellettuale di grande valore, una delle ultime voci libere: le sue analisi della “cultura” di massa e della “civiltà” industriale, sono a distanza di decenni, di un’attualità corrosiva. Si pensi, a titolo di esempio, alla sua lucida diagnosi a proposito del mezzo televisivo.

Chiosa il narratore e regista in “Scritti corsari”, 9 dicembre 1973: “Se i sottoproletari si sono imborghesiti, i borghesi si sono sottoproletarizzati. La cultura che essi producono, essendo di carattere tecnologico e strettamente pragmatico, impedisce al vecchio ‘uomo’ che è ancora in loro di svilupparsi. Da ciò deriva una specie di rattrappimento delle facoltà intellettuali e morali. La responsabilità della televisione, in tutto questo, è enorme. Non certo in quanto mezzo tecnico, ma in quanto strumento del potere e potere essa stessa. Essa non è soltanto un luogo attraverso cui passano i messaggi, ma è un centro elaboratore di messaggi. È il luogo dove si fa concreta una mentalità che non si saprebbe dove collocare. E’ attraverso lo spirito della televisione che si manifesta in concreto lo spirito del nuovo potere. Non c’è dubbio che la televisione è autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di informazione al mondo. Il giornale fascista e le scritte sui cascinali di slogans mussoliniani fanno ridere: come con dolore l’aratro rispetto ad un trattore. Il fascismo non è stato in grado nemmeno di scalfire l’anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione, non solo l’ha scalfita, ma l’ha lacerata, violata, bruttata per sempre” .

Pasolini, pur ignorando il pericolo insito nella tecnica in sé, che è comunque un offuscamento della vita, coglie il carattere dispotico e mistificatorio della televisione, adatta a plagiare l’opinione pubblica ed a corromperla. Si evidenzi soprattutto la condizione asimmetrica che si crea tra produttori di messaggi e fruitori: i primi impongono la loro visione del mondo ad un “cittadino” che interloquisce solo nel caso di giochi a premi o di brevi sfoghi contro la classe “politica”.

Tralasciamo, però, tale questione su cui il dibattito è aperto: è indubbio che il medium televisivo è, nel suo significante e nel suo significato pernicioso, né il suo influsso deleterio è scemato, nonostante l’avvento della Rete di cui la televisione riproduce solo i difetti. Questo basti.

Una celebre disamina di Pasolini circa la repressione perpetrata dalle forze dell’ordine durante le rivolte studentesche del 68-69, risulta oggi obsoleta, se non sfocata. Sorvoliamo su certe categorie e termini che risentono di una lettura post-marxista della società: concentriamo l’attenzione su alcune asserzioni a proposito dell’appartenenza di manifestanti e di esponenti delle forze dell’ordine alla stessa classe media o proletaria. Gli agenti che manganellavano gli universitari erano figli di operai o piccoli impiegati proprio come i manganellati. Quindi i tafferugli e le violenze opponevano sfruttati contro sfruttati. Ciò era, in parte, vero: Pasolini, però, per via di una sua visione “romantica” dell’uomo, credeva che, dietro le divise, potesse albergare una coscienza. In verità, situazioni transazionali ci spiegano che un uomo, nel momento in cui si identifica con il sistema dispotico, tramite un paziente ed efficace processo di indottrinamento, non è più uomo, ma, verbigrazia, militare. Il militare è l’antitesi netta, irredimibile dell’uomo. Egli è simile ad un automa, ma senza la ferocia gratuita dell’automa.

Così, quando vediamo i birri, armati fino ai denti, che infieriscono, tracotanti ed implacabili, contro cittadini che manifestano o automobilisti che hanno superato di cinque kilometri il limite di velocità o l’adolescente scoperto con uno spinello, siamo al cospetto di una situazione sproporzionata, profondamente sbilanciata: da un lato oppressori facinorosi, dall’altro persone oppresse.

Vero è che molti movimenti di protesta sono infiltrati dai servizi, se non addirittura creati dai poteri forti, ma assistere al cruento spettacolo di agenti che percuotono donne ed uomini pacifici di ogni età, fracassando teste ed ossa, può suscitare solo riprovazione. Se negli ‘60 e ’70 del XX secolo, alcuni agenti di pubblica sicurezza (?) e carabinieri che erano mandati a lanciare lacrimogeni ed a usare gli sfollagente contro i “sessanttottini”, erano ancora aggrappati ad un simulacro di umanità, oggi, tranne qualche eccezione, la polizia forma un esercito di picchiatori professionisti. Addestrati non solo a provocare ed a malmenare, ma soprattutto a sradicare qualsiasi residuo di sentimento e valore (il rattrappimento delle facoltà intellettuali e morali denunciato da Pasolini), possono ferire ed uccidere senza sensi di colpa, piuttosto godendo sino all’orgasmo delle loro scellerate gesta, come i soldati statunitensi che in Iraq compiono il tiro al bersaglio su civili inermi. La guerra è solo un gioco; le manifestazioni un pretesto per flettere i muscoli e la protervia per opera di chi non è cittadino, perché docile schiavo del regime, non è uomo, perché non lo è più e forse non lo è mai stato.

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