martedì, maggio 31, 2011

E' tutto italiano il canale "USAFFEKC10A"

Questi filmati mostrano un'imbarazzante analogia tra le dense scie rilasciate dal KC-10, spacciate per contrails e le missioni di avvelenamento del Vietnam, negli anni 60 del XX secolo. Il video "A McDonnel Douglas KC-10 SPRAYER compared with agent orange dispersion and 'Popeye operation'" è stato da noi rimosso dai server You-Tube, per motivi precauzionali, in quanto si è tentato di far sospendere l'account "tankerenemy" sulla base di false dichiarazioni inerenti alla violazione del copyright, ad opera dell'utente fake USAFFEKC10A che, in realtà, non appartiene all'equipaggio KC-10 del primo video come millantato, ma è gestito, con tutta probabilità, da un militare italiano di stanza presso la sede dell'Aeronautica Militare - Servizio Coordinamento e Controllo di Padova. Ciò, oltre che da diversi elementi oggettivi, è confermato dai logs riferentesi agli accessi su tanker-enemy.tv, che puntano a due link specifici, alle 17:38 ora locale del giorno 24 maggio 2011. Le pagine in questione erano state viste (sul suo canale You-Tube) unicamente dal supposto militare che ora si spaccia per un componente dell'equipaggio di un KC-10 statunitense e da nessun altro fruitore del Web dall'Italia o dall'estero, come peraltro testimoniano i dati in nostro possesso. I link inviati da noi come trabocchetto, infatti, sul canale fake USAFFEKC10A erano stati immediatamente cancellati dal gestore della pagina. E' rilevante osservare quanto alcuni soggetti si stiano alacremente impegnando per tentare di ridimensionare il valore testimoniale del filmato ormai noto come "Cani sciolti".

Sul canale "clone" USAFFEKC10A sono stati caricati i due video dell'utente USAFFEKC1O (utenza ora chiusa), dei quali uno è quello ormai conosciuto come "The insider - Cani sciolti". Oltre a questi due video, che ritraggono aerei KC-10 durante operazioni clandestine di aerosol, è stato aggiunto un terzo video, con il quale si vorrebbe dimostrare, non si comprende in che modo, che già il primo girato riprendeva comunissime "contrails aerodinamiche".

Il video in questione "KC-10 Contrails while refueling" mostra tre sequenze girate in momenti diversi, durante le quali ci si è premurati di non eseguire campi lunghi e nel quale si osservano dense ed iridescenti scie direttamente attaccate ai bordi alari del velivolo. Ciò induce a sospettare la presenza di una fonte liquida assimilabile al kerosene che, per via dei flussi aerodinamici, scorre sul bordo delle ali sino alla loro parte terminale, per poi nebulizzarsi sotto forma di aerosol.

Perché non sono contrails aerodinamiche (Wingtip vortices)

Le contrails aerodinamiche si formano solo nelle seguenti circostanze:

a) L'aereo è in fase di decollo o atterraggio, con i flaps abbassati. Ciò implica una differenza di pressione tra la parte superiore e quella inferiore dell'ala.

b) Il velivolo si trova a bassa quota e con valori di umidità elevati (es. atterraggio con pioggia).

c) L'aeroplano è impegnato (es. caccia) in una brusca manovra acrobatica.

Nel filmato che segue non si riscontra nessuna di queste condizioni.



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lunedì, maggio 23, 2011

Quattordici nuovi radar in Italia per le guerre N.A.T.O. (di Antonio Mazzeo)

Nuovi impianti radar per potenziare la rete operativa dell’Aeronautica militare italiana ed integrarla ancora di più nella catena di comando, controllo, comunicazione ed intelligence dell’Alleanza atlantica. Dodici sistemi Fixed Air Defence Radar (FADR) RAT31-DL sono stati commissionati alla Selex Sistemi Integrati, società del gruppo Finmeccanica, e sono in via d’installazione in altrettanti siti dell’AMI sparsi in tutta Italia. Ad essi si aggiungeranno anche due sistemi configurati nella versione mobile DADR (Deployable Air Defence Radar) che saranno consegnati entro il 2013.

“Si tratta di un progetto dall’alta valenza tecnica, importante per la sicurezza aerea nazionale e necessario per migliorare la nostra efficienza militare”, ha spiegato il generale Mario Renzo Ottone, comandante del COA, il Comando Operazioni Aeree nazionali e del Combined Air Operations Center della NATO, di stanza a Poggio Renatico (Ferrara). “Il FADR costituisce la struttura portante del programma con cui l’Aeronautica militare ha avviato la sostituzione dei propri sistemi di sorveglianza aerea per rendere disponibili le frequenze necessarie all’introduzione della nuova tecnologia Wi-MAX (Worldwide Interoperability for Microwave Access) di accesso internet ad alta velocità in modalità wireless”.

Molto più espliciti sulle finalità belliche del nuovo sistema radar i manager della società produttrice. “Il RAT31-DL è stato sviluppato per rispondere ai futuri bisogni della difesa, dove la superiorità delle informazioni e dei comandi giocherà un ruolo sempre maggiore”, recita la brochure di Selex Sistemi Integrati. “Il sistema ha eccellenti capacità di scoprire e tracciare i segnali radio a bassa frequenza di aerei e missili, può supportare diverse funzioni come la difesa da missili anti-radiazione e da contromisure elettroniche. In Italia, il FADR consentirà di controllare anche la presenza dei missili balistici, comunicherà con gli altri punti di controllo nazionali e della NATO e apporterà grandi elementi di innovazione, tra cui un migliorato telecontrollo e telediagnosi, riducendo quindi la necessità di personale, con un occhio anche alla riduzione dei costi di gestione”.

Il primo impianto entrato in funzione è quello installato presso la 112^ Squadriglia Radar Remota di Mortara (Pavia). Si tratta di una stazione dell’Aeronautica che nel periodo di massima espansione – anni 50-60 - era arrivata a contare fino a 700 avieri (300 militari di leva e 400 in servizio permanente), ma che dopo il 1998 è stata drasticamente ridimensionata sino a ospitare oggi solo una trentina di militari. Gli altri undici radar RAT-31DL stanno per essere installati presso il centro meteorologico dell’Aeronautica di Borgo Sabotino (Latina), a Capo Mele - Savona (115^ Squadriglia Radar Remota), Crotone (132^ Squadriglia), Jacotenente - Foggia (131^ Squadriglia), Lame di Concordia - Venezia (13° Gruppo Radar GRAM), Lampedusa (134^ Squadriglia), Marsala (35° GRAM), Mezzogregorio – Siracusa (34° GRAM), Otranto (32° GRAM), Poggio Renatico (Comando Operazioni Aeree) e Potenza Picena – Massa Carrara (14° GRAM). Come per Mortara, alcune di queste stazioni radar erano state ridimensionate negli ultimi quindici anni.

Dal punto di vista prettamente tecnico, il Fixed Air Defence Radar (FADR) appartiene all’ultima generazione dei sistemi 3D a lungo raggio: ha una portata sino a 500 km di distanza e 30 km in altezza, una potenza media irradiante di 2,5 kW e una potenza dell’impulso irradiato di 84 kW. L’antenna opera in una frequenza compresa tra 1,2 e 1,4 GHz (L-band), all’interno dello spettro delle cosiddette “microonde”, le onde molto corte estremamente pericolose per l’uomo, la fauna e la flora. Il radar può essere controllato anche da centri posti a notevole distanza e la configurazione meccanica con cui è stato disegnato consente facilità di assemblaggio e smontaggio nei campi di battaglia.

La progettazione e la costruzione delle torri radar e degli impianti ausiliari e l’installazione dei nuovi sistemi nelle dodici basi dell’Aeronautica è stata affidata alla Vitrociset S.p.A. di Roma, una delle maggiori aziende private operanti nel campo della sicurezza, pure vincitrice della gara per il sistema multiradar ARTAS di Eurocontrol, l’agenzia europea per il controllo aereo. Il nome di Vitrociset è stato per anni legato al nome del suo fondatore, Camillo Crociani, uno dei protagonisti dello scandalo delle tangenti per l’acquisto negli anni ‘70 dei velivoli C130 prodotti dalla statunitense Lockheed. Il pacchetto azionario della società è ancora oggi interamente controllato dalla vedova Edoarda Vessel Crociani con una presenza più che simbolica della holding Finmeccanica (1,4%). Presidente del consiglio di amministrazione è invece il generale Mario Arpino, capo di Stato Maggiore della difesa fino al 2001, direttore generale l’ammiraglio Lorenzo D’Onghia, amministratore delegato Antonio Bontempi, ex ad di Alenia Marconi Systems poi Selex Sistemi Integrati.

Il radar RAT31-DL sta progressivamente conquistando sempre maggiore spazio nel mercato internazionale. Il sistema è stato sinora acquistato da nove paesi, sette dei quali membri della NATO, per un totale di 34 esemplari. Tra essi spiccano Germania, Grecia, Polonia, Repubblica Ceca, Turchia e Ungheria. Altri esemplari starebbero per essere ordinati dalle aeronautiche militari di Austria, Danimarca e Malesia. Una conferma che il business di guerra non consoce crisi.

Antonio Mazzeo



sabato, maggio 21, 2011

Il progetto Edward Teller ed il coinvolgimento delle compagnie civili nell'operazione "copertura"

Guardate questi aerei... è del tutto normale che essi non rilascino alcuna traccia visibile al loro passaggio... nessuna scia di condensazione. Questi sono filmati di soli pochi anni or sono.

Le contrails sono un fenomeno molto raro, in quanto, affinché esse si possano formare, si deve verificare un mix di parametri fisico-atmosferici idonei e cioé:

Il velivolo deve sorvolare ad un'altitudine superiore agli 8.000 metri
Vi deve essere una temperatura inferiore ai 40 gradi centigradi sotto zero
Deve sussistere un'umidità relativa vicina o superiore al 70%

Questi parametri, è bene evidenziarlo, devono coincidere.

E' acclarato che ad elevate quote l'umidità relativa è sempre molto bassa e spesso prossima allo zero per cento. Ciò chiarisce che le scie di condensazione, comumente non si formano, alle nostre latitudini. Ma che cosa è cambiato da alcuni anni a questa parte? Per quale motivo, ora, quasi tutti gli aeroplani, civili e militari, rilasciano scie di tipo persistente e non persistente? Esse sembrano essere il frutto del fenomeno della condensazione e per tali le spacciano, ma sono invece il prodotto di aerosol chimico-biologico deliberato.

Assodato che la fisica dell'atmosfera non è cambiata, a cosa dobbiamo imputare questo nuovo ed inquietante fenomeno? Per quale motivo i nostri cieli, oggi, sono spesso velati, bianchicci, striati, privi di formazioni nuvolose naturali? Dov'è finito il nostro cielo blu? E dove sono finite le nubi da bel tempo delle giornate di alta pressione? Curioso è notare come cieli non deturpati si possano ora ammirare solo in Siria ed in Libia...

La conclusione è una sola: quelle che vedete non sono scie di condensazione, così come istituzioni, media di regime e disinformazione istituzionalizzata vogliono farvi credere, ma sono il risultato di scellerate operazioni di aerosol clandestine. Operazioni nelle quali sono coinvolte sia le compagnie di volo commerciali sia aeronautica militare.



Per quanto riguarda i voli civili ciò è dovuto all'aggiunta di speciali additivi nei carburanti, come, ad esempio, lo STADIS 450. Ribadiamo che se fossero in uso i carburanti di solo una quindicina di anni fa, nessun aereo rilascerebbe scie di alcun tipo ed i nostri cieli sarebbero ancora quelli di un tempo.

Questo programma di geoingegneria prevedede la diffusione di nanoparticolato di metalli elettroconduttivi e di polimeri e rientra in un progetto globale nascosto da segreto militare e per il quale cooperano governi ed istituzioni, mentre a pagare, sia in termini economici, sia in termini di salute umana, siamo noi cittadini, trattati alla stregua di cavie da laboratorio.

Vi piace vivere e morire come topi? Chi vuole un futuro, esca dal sonno e chieda verità e giustizia. E' giunta l'ora di chiedere il conto ai nostri aguzzini.



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martedì, maggio 17, 2011

La frattura

Ha ragione chi afferma che gli attivisti delle associazioni ambientaliste sono spesso persone in buona fede.

Qualche settimana fa, camminando per una via del centro, fui invitato da una garbata signora a prendere un volantino in cui si esortavano gli Italiani a recarsi alle urne in occasione dei tre referendum, fissati per giugno: il referendum sulla privatizzazione dell'acqua, la consultazione concernente il nucleare e quella relativa al legittimo impedimento. E' naturale che sono temi rilevanti, sebbene sia probabile che il quorum, a causa dell'ostruzionismo operato dai media di regime, non sarà conseguito.

Approfittai dell'occasione "propizia" per sondare il terreno: così, agganciandomi ai problemi connessi ai quesiti referendari, chiesi all'attivista se fosse al corrente delle operazioni di geoingegneria. Ovviamente ella cadde dal pero: l'organizzazione, nella fattispecie “Legaambiniente”, alla quale l'elegante signora era iscritta, l'aveva tenuta all'oscuro delle scelleratezze perpetrate dai militari. Decisi di delineare il tema cui ella si dimostrò interessata, invitandola ad osservare ogni giorno il cielo, per verificare de visu, le condizioni meteorologiche. Quel giorno, fatalità, era in atto un fermo tecnico, sicché nel firmamento azzurro si erano formati dei corposi cumuli: non si vedeva neanche una scia né si udiva il rombo degli aerei. La mia interlocutrice, un po' turbata, ma attenta, avrebbe così poi potuto constatare la sensibile differenza tra una rarissima giornata naturale e le settimane devastate dalle irrorazioni.

L'episodio che ho raccontato, pur nel suo carattere aneddotico, è indice di una profonda frattura tra la base ed i vertici, all'interno dei gruppi ecologisti. Sono movimenti sovente creati da esperti di ingegneria sociale: gli stessi movimenti che si battono contro la costruzione di impianti atomici sono stati fondati da convinti nuclearisti ed i "paladini" della natura sono, in verità, uomini organici al sistema che, in modo fraudolento, puntano SOLO sulla riduzione delle emissioni di CO2.

Come giudicare dunque le crociate di “Greedpiece” contro il nucleare? Hanno un duplice fine: in primo luogo contribuiscono ad accrescere il credito dell'associazione, inoltre convincono cittadini sensibili a donare il 5 per mille o a prendere la tessera, rimpolpando i bilanci dell'associazione. E' un modo come un altro di carpire la fiducia dei cittadini e di spillare loro dei soldi. Adotta strategie simili e si prefigge analoghi obiettivi il famigerato C.I.C.A.P.

Dunque soci e simpatizzanti sono ammirevoli per il loro impegno a favore dell'ambiente, ma purtroppo sono marionette mosse da coloro che si divertono pure a servirsene per i loro turpi scopi. Li sfruttano mandandoli a pulire le spiagge gratis et amore Dei, li derubano con le quote associative, rispondono in maniera minatoria a quei pochi iscritti che li interpellano sulle scie chimiche. Cornuti e mazziati! Lo stesso accade con tutte quelle fondazioni che fingono di usare i denari donati dai benefattori per studiare terapie contro i tumori o altre affezioni. Alla buon'ora! Da decenni, con il loro affettato fariseismo Veronesi e soci, questuano somme di qua e di là e le neoplasie sono sempre più diffuse, sempre più aggressive! Più che incompetenti, molti oncologi sono avidi, del tutto disinteressati a trovare cure efficaci. I capitali si impiegano per creare nuove malattie, armi chimico-batteriologiche, vaccini letali e farmaci dannosi. Altro che investimenti per la salute!



L'uomo medio riuscirà a comprendere che lo stanno intossicando con le più volgari menzogne, oltre che con i veleni? Forse un giorno comincerà a fiutare l'inganno: allora, aperto un occhio, comincerà a porsi qualche domanda, senza trovare, però, le risposte giuste, poiché la verità che avrà trovato sarà solo una realtà addomesticata. Il percorso verso la rivelazione finale sarà lungo e disagevole. La verità, infatti, è come una matrioska: ne trovi sempre un'altra dentro.

domenica, maggio 08, 2011

Il delitto corre sulle microonde

Il segnale del picchio verde

Il 14 ottobre 1976, tutte le comunicazioni radio del globo furono interrotte da segnali radio di forte intensità. Le emissioni erano irregolari e si alternavano frequenze molto elevate a frequenze molto basse.

L'Unione sovietica, dopo essere stata identificata come la diretta responsabile, presentò delle formali scuse a tutti i paesi che avevano protestato. I loro "esperimenti" erano all'origine di questi disturbi. Poco dopo i Russi cambiarono lunghezza d'onda e cominciarono così le emissioni di gigantesche onde elettromagnetiche stazionarie.

I Sovietici avevano usato il "PIVERT", chiamato anche "Woodpecker" (Picchio), a causa del caratteristico suono ritmato che i rilevatori di segnali elettromagnetici avevano registrato. Questo suono assomiglia al rumore che si produce, battendo su una tavola con una penna, a una velocità di 14 colpi al secondo. Pare che il segnale venisse dalle città sovietiche di Riga e di Gomel, dove i Sovietici sperimentavano dei mastodontici generatori ad energia continua basati sulla tecnologia di Tesla. Come bersaglio fu scelta l'ambasciata statunitense a Mosca: tra il personale del consolato molti accusarono disturbi di varia natura (cefalea, insonnia, inappetenza, irritabilità, depressione...); alcuni furono colpiti da patologie, anche gravi, tra cui emorragie cerebrali, ictus, attacchi epilettici e tumori.

La strana morte di Mark Purdey

L'abitazione del medico veterinario Mark Purdey fu incendiata. Un giorno trovò la sua linea telefonica isolata. Un'altra volta vide degli estranei che si aggiravano, con fare sospetto, nei paraggi della sua fattoria. Questi estranei pedinarono a lungo sia lui sia la moglie. L'avvocato di Purdey morì in un incidente stradale, avendo perso il controllo dell'auto su cui viaggiava. E' stato riferito che un giorno l'autoveicolo, con alla guida Purdey, incrociò un autocarro dotato di strane apparecchiature. La morte di Purdey è avvolta nel mistero: il tumore cerebrale che lo colpì fu causato da campi elettromagnetici mirati e potenti?

Da fine ottobre 2010 sino ad aprile 2011 la nostra famiglia è stata coinvolta in una serie di drammatici eventi che, alla fine, nonostante innumerevoli tentativi, hanno portato alla morte di nostro padre, avvenuta il 3 aprile 2011. Molti dei lettori sapranno che nel periodo compreso tra fine novembre 2010 sino al 17 gennaio 2011, mio padre ed io siamo stati a Rozzano (MI), presso il centro ospedaliero Humanitas. Non mi dilungo nei particolari, visto che chi vorrà approfondire, può leggere questa sorta di resoconto in memoria del papà.

Dobbiamo giocoforza, però, ritornare su questa storia, poiché abbiamo il fondato sospetto che nostro padre sia stato, diciamo così... aiutato a morire. Sul tetto dell'edificio di fronte (sette piani - ora disabitato), a 110 metri di distanza, nel marzo 2005, furono installate due antenne di telefonia mobile. Nel settembre 2005 mio padre cominciò a conclamare disturbi motori per un tumore (glioblastoma IV, causato dai campi magnetici della telefonia mobile), che, però, non gli fu diagnosticato. Infatti, sino a dicembre 2010, tutti pensavamo, a causa di una diagnosi sbagliata dei medici sanremesi, al morbo di Parkinson.

_blankUna relazione di causa-effetto tra smog elettromagnetico e cancro al cervello intercorre evidentemente. Fatto sta che il nostro babbo conclamò in modo drammatico il tumore all'encefalo, il Glioblastoma IV, solo nell'ottobre 2010. Per cercare di salvarlo, decidemmo il ricovero in un centro specializzato per questo tipo di neuropatie, l'Humanitas.

Alla fine di dicembre 2010 mio fratello ed io iniziammo a concordare telefonicamente il rientro a casa, affinché fosse tutto pronto per la lunga convalescenza di papà a letto.

Il 17 gennaio 2011 il babbo firmò per le dimissioni. Partimmo alla volta di Sanremo dove arrivammo nel tardo pomeriggio.

Papà quella sera cenò nel suo letto, seguì qualche programma in televisione e si addormentò sereno, finalmente era a casa sua, con la famiglia. Ci sembrava di aver toccato il cielo con un dito: pensammo che l'incubo fosse concluso, ma qualcosa di terribile stava per accadere.

18 gennaio 2011, alle 8:30 di mattina sentii gridare mio padre che accusava un fortissimo dolore al piede sinistro. Visto il viaggio del giorno prima in auto, pensai ad un crampo e cominciai a massaggiare l’arto. Non ebbi nemmeno il tempo di rendermi conto che non era un innocuo crampo muscolare. Vidi, infatti, che papà cominciava a contrarre il viso, a sbattere gli occhi, a serrare la bocca. Nell’attimo in cui compresi, saltando dall'altra sponda del letto, che si trattava di una probabile emorragia cerebrale con attacchi epilettici, il dramma era già compiuto, poiché in quei secondi preziosi papà si morse la lingua, le labbra e si sublussò la mandibola, scheggiando anche due denti incisivi. Dovemmo chiamare subito il pronto intervento. I paramedici arrivarono dopo pochi minuti, mentre le scariche epilettiche di papà si ripetevano ed il sangue schizzava da tutte le parti. Subito lo portarono via. Lo seguii in ospedale. Le crisi epilettiche si avvicendarono per circa 40 minuti, nonostante i sedativi somministrati per “spegnere” le scariche. Il cuore arrivò per un attimo a 150 pulsazioni al minuto, poi si stabilizzò e papà si risvegliò. Una lacrima gli sgorgò dall’occhio destro. Chiamai l’infermiera, che per quei lunghissimi minuti era rimasta fuori, in una saletta adiacente. La informai che papà era appena uscito dalle crisi epilettiche. Lo trasferirono quindi nella stroke-unit.

Incredibilmente l’emorragia cerebrale, con sede nella zona dell’intervento stereotassico e che aveva procurato le crisi epilettiche, non produsse all'apparenza ulteriori danni neurologici. Gli arti si muovevano ancora e papà parlava in modo normale. Soffriva, però, di un’amnesia a breve e medio termine, ma questo sintomo è spesso causato dell’epilessia. In realtà non ricordava più neanche del ricovero a Rozzano.

Una settimana prima del ritorno a Sanremo mio fratello mi aveva comunicato che erano state installate delle nuove antenne sulla palazzina di fronte. Scattò, per fortuna, una serie di fotografie, adoperando la nostra vecchia videocamera Panasonic.

Mio padre, tutto sommato, al rientro a Sanremo, era in buone condizioni. Fatto sta che, solo 14 ore circa dopo il nostro rientro a casa, egli subì una gravissima emorragia cerebrale con annesse crisi epilettiche che si protrasero per un'ora. Caso vuole, una settimana circa prima, sul tetto dello stabile di fronte, era stato aggiunto uno strano apparato, che poi fu, fatto strano, rimosso il giorno successivo al decesso di nostro padre e solo quattro mesi dopo la sua installazione. Si notino il cablaggio avvolto in modo visibilmente provvisorio, il diametro notevole dei cavi e lo strano aspetto e colore dell'"antenna".

Nei giorni immediatamente precedenti al decesso, nostro padre fu colpito da altre due emorragie con crisi epilettiche. Fu la fine. Il 2 aprile entrò in coma ed il 3 aprile 2011, alle ore 23.11, esalò l'ultimo suo respiro.

Ci è stato confermato da diverse fonti "del mestiere" che quel particolare apparato, installato in direzione dei nostri locali d'abitazione per circa 130 giorni ed ora rimosso, è un'apparecchiatura "camuffata" probabilmente con sottile telo che, con molta probabilità è un cosiddetto "quinta banda" e cioè un'attrezzatura militare realizzata ed installata per arrecare danni, mediante fasci di microonde concentrati in una ristretta area. "E' un'antenna con un beam (fascio di emissione) che può variare tra 1 e 2 gradi, a seconda della frequenza di impiego. Di conseguenza a 110 metri di distanza il beam ha un'apertura tale da formare un cerchio elettromagnetico concentrato di circa 3 metri".

In definitiva, si deve pensare che abbiano irradiato in modo indiscriminato l'appartamento ed il più debole (nostro padre) della famiglia ha avuto la peggio.

Visto il chiaro collegamento che esiste tra le microonde e le emorragie cerebrali (oltre che i tumori) e data la strana coincidenza di eventi e fatti relativi alla morte del nostro babbo, la mente va subito ad un amplificatore di microonde. Considerato che ci occupiamo di temi scomodi, propendiamo ad una specie di vendetta trasversale o comunque ad un tentativo di distrarci dalla nostra opera di divulgazione, così come accaduto, in casi luttuosi del tutto assimilabili al nostro, ad altri noti attivisti in questi anni.


NOTA: i nostri numeri telefonici sono sotto controllo e quindi chi di dovere poteva benissimo sapere del mio rientro a casa e predisporsi in modo adeguato.

venerdì, maggio 06, 2011

Il miracolo di Obama: uccidere Bin Laden per la seconda volta

Perché le notizie sulla finta uccisione di Bin Laden sono piene di contraddizioni e di reticenze? Perché a Giulietto Chiesa, famigerato mondialista, è consentito di apparire in televisione e di diffondere una (mezza) verità sugli ultimi eventi legati allo "sceicco del terrore"? Chi manovra i manovratori? Chi ha interesse a demonizzare il pur criminale governo statunitense? Presto lo scopriremo: intanto è necessario chiarire i termini dell'intrigo internazionale a base di blitz, frettolose esequie, foto non mostrate...

Osama Bin Laden è l'unico uomo al mondo che è riuscito a vivere due volte (se escludiamo un vecchio film con Roger Moore, "L'uomo che visse due volte"). Questo, ovviamente, se diamo credito alla farsa inscenata dal governo statunitense, secondo il quale l'agente della C.I.A., nella parte di terrorista islamico, pare essere stato neutralizzato da un commando delle forze U.S.A. in territorio pakistano. Dopo la comparsa di due foto, frutto di manipolazione digitale in cui si riprendeva Bin Laden ucciso dai Navy Seals ed in seguito alla pubblicazione sulla Rete di articoli che dimostrano che, invece, esse sono dei falsi, il presidente Barack Obama fa marcia indietro, dichiarando: "Non saranno diffuse immagini del 'capo di Al Qaeda' per non impressionare i cittadini". Quale immensa considerazione per il popolo bue! Ci dobbiamo fidare sulla parola, così come nel caso del certificato di nascita di Obama...

Nel frattempo, un funzionario degli Stati Uniti afferma: "Il corpo di Bin Laden è stato sepolto in mare", aggiungendo che il suo funerale è stato accelerato secondo la legge islamica che impone la sepoltura entro le ventiquattro ore dal decesso. La sepoltura in mare non è una pratica islamica . Gli U.S.A. hanno aggiunto che trovare un paese disposto ad accettare i resti di Bin Laden era difficile, quindi "hanno deciso di seppellirlo in mare".

Obiettivamente già così questa storia non sta in piedi ed assomiglia piuttosto molto di più ad una di quelle scuse ridicole che improvvisano i ragazzini per coprire una marachella. Peccato che qui si tratti del Governo degli Stati Uniti!

Ma davvero le cose stanno in questi termini? Davvero Osama Bin Laden è stato ucciso ora, alle porte, guarda caso, della nuova campagna elettorale statunitense? Certo... Osama è un jolly che è stato usato spesso dall'amministrazione Bush ed ora Obama ha voluto giocarselo nuovamente per risollevare il suo indice di gradimento un po' troppo in calo. Tutto ciò dopo anni di invenzioni, filmati falsi, menzogne di ogni genere e tutto questo senza che nessun giornalista che si rispetti si sia mai degnato di obiettare alcunché. Ovviamente sappiamo bene di che pasta sono fatti i cosiddetti giornalisti. Essi sono solo in grado di comunicare le veline che i padroni passano loro ed è per questo motivo che, nel 2011, a dieci anni dall'"Inside job" del 2001, ancora pochi sono a conoscenza della verità e cioè che gli attentati del giorno 11 settembre 2001 ed a seguire gli attentati di Londra e Madrid, sono di matrice occidentale, ideati e messi in atto dai servizi segreti statunitensi e britannici, con la fattiva collaborazione del Mossad.

Basterebbe eseguire una piccola ricerca per comprendere quale incredibile inganno è stato perpetrato in questi anni con la prona collaborazione dei media internazionali. Qualcuno ha mai sentito parlare sui media nazionali della nanotermite (esplosivo in dotazione esclusivamente ai militari) trovata nelle ceneri delle Twin towers? Qualcuno ha mai visto il filmato delle telecamere di sorveglianza, girato nel convoglio esploso a Londra, nel quale i primi poliziotti intervenuti osservavano un cratere (determinato da una deflagrazione) posto sul pavimento di uno dei vagoni coinvolti? Nessun aereo contro le Torri e contro il Pentagono; nessun terrorista islamico con lo zainetto, quindi...

Ma torniamo alle due vite di Osama Bin Laden.

Qui di seguito potete vedere l'intervista che l'ex premier del Pakistan, Benazir Bhutto, rilasciò a David Frost nel 2007. Ella affermava che Osama Bin Laden era stato assassinato. In un'intervista successiva dichiarò pure che i fatti del giorno 11 settembre 2001 erano frutto di una messa in scena ad opera di frange governative statunitensi. La Bhutto, come a suo tempo si temeva sarebbe accaduto, per via delle sue imprudenti manifestazioni verbali, fu eliminata nel dicembre 2007, un mese dopo. L'intervista alla Bhutto apre seri interrogativi in merito alle affermazioni degli Stati Uniti e sulle circostanze (ed i tempi) che hanno portato alla morte di Osama Bin Laden. Il barbuto "sceicco del terrore" è morto nel 2011, nel 2007 o ancora prima? Chi era davvero Bin Laden? Quante vite aveva a disposizione? E' deceduto davvero?



Nell'intervista a seguito del fallito attentato contro l'ex premier pakistano nel mese di ottobre 2007, la Bhutto affermò che Bin Laden, a quell'epoca, era stato già ucciso. Benazir Bhutto aveva anche identificato l'uomo che aveva tolto di mezzo il leader di Al Qaeda, citando Omar Sheikh. In risposta ad una domanda dell'anchorman se l'eventuale assassino avesse legami con il governo pakistano, la Bhutto dichiarò: "Sì, ma uno di loro è una figura molto importante per la sicurezza, è un ex ufficiale militare... ed aveva accordi con Omar Sheikh, l'uomo che ha assassinato Osama Bin Laden".

L'intervista è dell'ottobre 2007. Benazir Bhutto perì il 27 dicembre 2007, in un attentato dinamitardo, mentre stava lasciando un comizio elettorale a Rawalpindi, allorquando un uomo armato le sparò alla nuca per far poi esplodere una bomba.

La Bhutto è, guarda caso, morta e sepolta, le sue dirompenti dichiarazioni sono volutamente passate inosservate ed ella non può eccepire alcunché su quanto in questi giorni ci viene bellamente propinato. Sappiamo che sono frottole, ma i morti non possono parlare.

D'altronde è così che noi Occidentali esportiamo la democrazia: eliminando i testimoni scomodi ed addossando, anche in questo caso, la responsabilità al terrorismo di matrice islamica.

Il Governo occulto si prepara ora a nuovi attentati nel mondo. Preparatevi a nuove menzogne ed a nuove stragi: non dite che non vi avevamo avvertito.


6 maggio 2011 - Rosario Marcianò


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martedì, maggio 03, 2011

Il certificato di nascita del Presidente Barack Obama è un falso realizzato con Adobe Illustrator

La Casa Bianca ha mostrato il documento in cui si attesterebbe che il Presidente Barack Obama è nato alle Hawaii e quindi è un cittadino statunitense. La conferenza stampa: "Ora stop alle polemiche. Abbiamo cose più importanti da fare". Peccato che il documento sia un falso creato con Adobe Illustrator.

Abbiamo scaricato il file pdf dal blog della Casa Bianca e lo abbiamo aperto con Corel Draw (programma vettoriale), evidenziando così più livelli di elaborazione sullo spurio documento presidenziale. Come potete vedere in questo video (ognuno potrà verificarlo), il certificato di nascita dell'illegittimo Presidente Barack Obama è una maldestra nonché superficiale contraffazione, realizzata per mezzo della grafica computerizzata (Adobe Illustrator).



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