sabato, ottobre 27, 2007

Sulle infiltrazioni (articolo di Badghir)

Lo scopo del programma era, nelle stesse parole del direttore dell'F.B.I. J. Edgar Hoover: "esporre, distruggere, fuorviare, screditare e altrimenti neutralizzare" specifici gruppi o individui. "COINTELPRO" ha ampiamente esteso il suo scopo fino al punto in cui l'intero pianeta è un'operazione.

Il gruppo di Vicenza che si oppone al Dal Molin parrebbe essere stato infiltrato da agenti specializzati. Uno di essi è un elemento fra quelli più attivi nelle riunioni. Adotta tecniche psichiche per manipolare lo stato mentale degli astanti; quando entra in scena le persone cominciano inconsapevolmente ad agire e pensare diversamente dal loro modo normale.

Sicuramente non è solo. Sono probabilmente una squadra ingaggiata per delegittimare e minare la determinazione della gente ad opporsi alla nuova base.

Anche degli attivisti contro le scie chimiche, alcuni fra quelli particolarmente esposti, potrebbero essere finiti in una simile situazione; dei personaggi più o meno carismatici e apparentemente affidabili stanno lavorando per neutralizzarli.

In effetti sarebbe strano che "qualcuno" non si sia occupato di loro senza intervenire, cosa che infatti è stata palese quando una squadra di agguerriti debunkers è stata sguinzagliata sul forum RAI e su quello di Focus.

Uno studio sul COINTELPRO rivelò quattro approcci di base.

Primo: infiltrazione.
Secondo: guerra psicologica dall'esterno.
Terzo: molestie legali.
Quarto: forza e violenza extra-legali.


14 Ottobre, 2007
http://badghir.wordpress.com/2007/10/14/sulle-infiltrazioni/

venerdì, ottobre 26, 2007

Messaggio della Dottoressa Staninger

Various fibers under an UV lightLa Dottoressa Antonietta Gatti è responsabile del Laboratorio dei biomateriali presso il Dipartimento di neuroscienze dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Alla ricercatrice si deve la coniazione del termine "nanopatologia", vocabolo ormai entrato nell'uso. Con "nanopatologia" si intende una sindrome correlata a micro e nanoparticelle. Con un microscopio elettronico di tipo ambientale, la scienziata non solo è riuscita, insieme col Dottor Stefano Montanari, ad individuare delle particelle piccolissime, ma ha anche sviluppato una tecnica innovativa per vedere all'interno dei tessuti malati.

E' noto che tale apparecchiatura fu sequestrata ai due medici, sulla base di motivazioni pretestuose: del caso si occupò anche un indignatissimo Beppe Grillo che, però, si guardò bene dall'evidenziare il nesso tra nanopatologie e scie chimiche, correlazione di cui pure è al corrente. Tale nesso è stato, invece, messo in luce dalla tossicologa statunitense Hildegarde Staninger oltre che da altri medici, come il Dottor Edward Spencer ed il Dottor Michael Castle.

Dryer lint fuzzball 60xLa Dottoressa Gatti, nell'ambito di questi temi, ha recentemente scritto in merito alle nanoparticelle ed alle patologie correlate. Riportiamo per esteso l'intervento seguito dalla traduzione a cura di Straker. Sebbene la scienziata italiana non citi il Morgellons, è sintomatico che abbia espresso il suo punto di vista, riferendo di aver studiato 700 casi di "rigetto" in pazienti nel cui organismo sono state trovate nanoparticelle. Si suppone quindi che le persone affette da questi sintomi siano molte di più, in considerazione del fatto che la maggioranza dei medici non conosce assolutamente l'eziologia e la sintomatologia del morbo di Morgellons.

Diffamatori, calunniatori e bugiardi, rodendosi, dovranno ora pensare a come aggredire, delegittimare ed ingiuriare anche la Dottoressa Gatti.


Submitted by Antonietta M. Gatti on 10/24/07 12:10 PM

In my capacity of past coordinator of the European Project: Nanopathology: The role of micro and nanopartcles in inducing pathologies (2002-05) and the present European project on Nanotoxicity, I say that the behaviour of NanoParticles inside the human body is peculiar. The physiological barriers do not exist for NPs. They can reach all the internal organs, if inhaled or ingested with food; that means that they were found (and photographed) in the gonads or in the brain.


When they are entrapped in the tissues, since they are not biodegradable nor biocomapatible, they can induce a reaction (a pathology). This evidence I evaluated in more than 700 patients, does not mean that nanotechnologies must be rejected. We need nanotehcnologies and nanotechnological tools in order to face problems also medical that occur at nanoscale level.

We are in a similar situation of the Curies, two centuries ago. They discovered the radioactive materials and radioactivity. But only after an intial enthusiam and after hundred of deaths, we learned how to manage them in a safe way. It is possible to avoid their side effects.


Dr Antonietta Gatti

http://www.scienceblog.com/cms/nano-morgellons-input-14621.html#comment-25680
morgellonsgroup.proboards23.com/index...

Biography:

ec.europa.eu/health/ph_risk/committees...


Nella mia veste di coordinatrice nell'ambito del trascorso progetto europeo denominato Nanopatologie: Il ruolo delle micro e nanoparticelle, induzione di patologie (2002-05) ed il presente progetto europeo sulla Nanotossicità, affermo che il comportamento delle Nanoparticelle all'interno del corpo umano è peculiare. Le barriere fisiologiche non esistono per le nanoparticelle. Esse possono raggiungere tutti gli organi interni, se inalate o ingerite con gli alimenti; il che significa che esse sono state trovate (e fotografate) nelle gonadi e nel cervello.

Quando sono intrappolate nei tessuti, dal momento che non sono biodegradabili né biocompatibili, esse possono indurre una reazione (una patologia).

Queste prove sono state valutate in più di 700 pazienti e ciò non significa che le nanotecnologie debbano essere respinte. Abbiamo bisogno di nanotecnologie e di strumenti nanotecnologici per affrontare i problemi anche medici che si riscontrano a livello di nanoscala.

Siamo in una situazione simile a quella dei coniugi Curies, due secoli fa. Scoprirono elementi radioattivi e la radioattività, ma solo dopo un primo entusiasmo e dopo centinaia di morti, abbiamo imparato a gestirli in modo sicuro. È possibile, al fine di evitare i collaterali effetti indesiderati.


Dott.ssa Antonietta Gatti

Fotografie cortesemente concesse da: Morgellons Watch

mercoledì, ottobre 24, 2007

Rebus, questione di conoscenza – seconda serie

Venerdì 2 novembre alle 21.10 riprenderà la trasmissione Rebus con la sua seconda serie.

Le prime puntate saranno dedicate ai misteri sull’esistenza di civiltà extraterrestri e verrà ancora trattato il caso Zanfretta, il metronotte di Genova che afferma di essere stato più volte rapito dagli alieni. Zanfretta sarebbe anche in possesso di un'importante prova dei suoi contatti con esseri provenienti da un pianeta extrasolare.

Tra i temi delle prossime puntate figureranno anche i Maya e le loro profezie sul 2012, l'inquietante problema delle scie chimiche, la storia di Gesù ed il G8 del 2001.

Rebus è una trasmissione curata e condotta dal giornalista Maurizio Decollanz.

martedì, ottobre 23, 2007

Lettera a meteolive.it

Buongiorno,

leggendo a questo link le seguenti parole...

"[...] L'inganno corre sul web anche per le scie chimiche, le chemtrails. Pur di portare acqua al proprio mulino e di convincere la gente, del tutto ignorante in materia, che le scie chimiche siano una nuova potentissima arma in mano agli americani per modificare il clima e per provocare gravi problemi di salute alla popolazione, hanno lanciato via web una campagna assurda in cui NORMALISSIME NUBI vengono in realtà dipinte come risultato di ignobili esperimenti criminali [...]", a firma di Alessio Grosso, non mi sono di certo stupito. Ormai siamo abituati a questo e peggio altro ancora, ma vorrei farvi una proposta, che è la seguente:

Siete disposti ad un confronto pubblico? Io porto le mappe satellitari che voi vi guardate bene dal far vedere al popolo beota che si beve le vostre "decisioni del tempo". Porto anche le foto di aerei ripresi da vicino e che spruzzano a singhiozzo da erogatori (ben evidenziati)... porto di tutto a conferma di ciò che affermo, ovvero che le chemtrails sono un "black project" coperto ed avallato da governi, militari, meteorologi e gran parte dei media di regime.

Voi, mi porterete le animazioni al computer... le classiche "innocue velature nel cielo" disegnate con Photo Shop per la TV. Va bene? Vi va di fare una figuraccia tale da costringervi a cambiare mestiere? Io sono pronto! Voi non credo; ditemi se sbaglio. Voglio proprio vedere come siete in grado di arrampicarvi sugli specchi pur di negare la drammatica evidenza ogni giorno presente nei nostri cieli. Nel vostro caso, le cose sono due: o siete "costretti"... a dire ciò che dite, oppure siete semplicemente orbi ed incapaci di svolgere professionalmente ed onestamente il vostro mestiere. Scegliete a quale categoria di esseri umani volete appartenere.

Il sottoscritto non fa parte della schiera di stupidi con i quali pensate di avere sempre a che fare. I vostri lettori non sono tutti beoti. Non siamo tutti imbecilli e le vostre favolette non le beviamo.

In attesa di un vostro riscontro non evasivo e non in puro "stile Attivissimo", vi auguro una buona giornata sotto un velo chimico di nubi artificiali. Godetevele!


Cordialmente

Rosario Marcianò (Straker)

Articolo correlato: Grosso-lana disinformazione

lunedì, ottobre 22, 2007

Rebus, questioni di conoscenza – seconda serie

Venerdì 2 novembre alle 21.10 riprenderà la trasmissione Rebus con la sua seconda serie.

Le prime puntate saranno dedicate ai misteri sull’esistenza di civiltà extraterrestri e verrà ancora trattato il caso Zanfretta, il metronotte di Genova che afferma di essere stato più volte rapito dagli alieni. Zanfretta sarebbe anche in possesso di un'importante prova dei suoi contatti con esseri provenienti da un pianeta extrasolare.

Tra i temi delle prossime puntate figureranno anche i Maya e le loro profezie sul 2012, l'inquietante problema delle scie chimiche, la storia di Gesù ed il G8 del 2001.

Rebus è una trasmissione curata e condotta dal giornalista Maurizio Decollanz.

domenica, ottobre 21, 2007

Veleni non visibili: la conferma!

Molte volte sono stati avvistati, ripresi e fotografati aerei che incrociavano a bassissima quota, specialmente sopra i centri abitati: questi velivoli non generano (almeno così appare) alcuna scia. Il fenomeno ha suscitato perplessità ed inquietudine, poiché è noto che gli aeroplani civili e militari devono volare ad alta quota per risparmiare carburante: infatti a notevole altitudine l'aria, essendo molto rarefatta, oppone scarsa resistenza al velivolo. Allora per quale motivo gli aerei suddetti, di cui ad occhio nudo si possono scorgere molti particolari, sorvolano le città al di sotto dei 2000 metri?

Tra l'altro, in tal modo questi tankers diventano facilmente visibili e se ne può udire anche il rombo. Dopo decine di appostamenti, siamo riusciti ad immortalare uno dei mostri volanti dal cui piano di coda fuoriesce una scia quasi invisibile: la scansione elettronica dell'immagine mostra, invece e senza alcun dubbio, un rilascio di qualche gas.

A questo punto i nostri sospetti relativi alla stranezza rappresentata dai frequentissimi sorvoli ad altitudini in contrasto con le normative ENAC, trovano conferma in un filmato del quale vi mostriamo alcuni fotogrammi. I detrattori dovranno ora ricredersi e dovranno tentare di spiegare con argomentazioni valide il motivo di questo ennesimo, inquietante aspetto del problema chemtrails.

Che cosa spargono gli avvelanatori al soldo dei governi? Insetticidi? Elementi radioattivi? Sostanze soporifere e psicotrope in grado di inebetire la popolazione o, a volte, di renderla irritabile e violenta?

E' un caso se, come riportano in modo ossessivo i vergognosi media di regime, sovente negli autori di incidenti stradali sono trovate, in seguito alle analisi, tracce di sostanze stupefacenti? Forse sono sostanze diffuse con le scie chimiche nell'ambito di un'attività di controllo mentale attuata già con le onde elettromagnetiche. Tempo fa il C.N.R. reperì residui di cocaina nell'aria della capitale: si favoleggiò di tossicodipendenti che, spandendo la polvere bianca sugli specchietti degli scooters (sic), erano all'origine del misterioso fenomeno. Prescindendo da ciò, è evidente che i demoni diffondono una miscela di veleni. Scia visibile o invisibile, poco importa. La pozione venefica quotidiana è assicurata.

sabato, ottobre 20, 2007

Il governo riforma l'editoria. Burocrazia sul web? Allarme in rete

Il regime ha deciso di porre un freno all'incontrollabile libertà del Web, laddove spesso vengono rivelate verità scomode. Vedi, ad esempio, il dettaglio non indifferente che vede il fratello dell'attuale presidente del consiglio, il dott. Franco Prodi, come artefice (per conto d'altri) degli esperimenti di aerosol chimici e biologici sul nostro territorio.

La notizia non ha avuto eco tra i media ufficiali. E' palese che le nuove norme verranno rese pubbliche a cose fatte, onde evitare ostacoli nel percorso legislativo.


ROMA - Consiglio dei ministri del 12 ottobre: il governo approva e manda all'esame del Parlamento il testo che vuole cambiare le regole del gioco del mondo editoriale, per i giornali e anche per Internet. E' un disegno di legge complesso, 20 pagine, 35 articoli, che adesso comincia a seminare il panico in Rete. Chi ha un piccolo sito, perfino chi ha un blog personale vede all'orizzonte obblighi di registrazione, burocrazia, spese impreviste. Soprattutto teme sanzioni penali più forti in caso di diffamazione.

Articolo 6 del disegno di legge. C'è scritto che deve iscriversi al ROC, in uno speciale registro custodito dall'Autorità per le Comunicazioni, chiunque faccia "attività editoriale". L'Autorità non pretende soldi per l'iscrizione, ma l'operazione è faticosa e qualcuno tra i certificati necessari richiede il pagamento del bollo. Attività editoriale - continua il disegno di legge - significa inventare e distribuire un "prodotto editoriale" anche senza guadagnarci. E prodotto editoriale è tutto: è l'informazione, ma è anche qualcosa che "forma" o "intrattiene" il destinatario (articolo 2). I mezzi di diffusione di questo prodotto sono sullo stesso piano, Web incluso.

Scritte così, le nuove regole sembrano investire l'intero pianeta Internet, anche i siti più piccoli e soprattutto i blog. E' così, dunque? Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e padre della riforma, sdrammatizza: "Lo spirito del nostro progetto non è certo questo. Non abbiamo interesse a toccare i siti amatoriali o i blog personali, non sarebbe praticabile".

Un esempio concreto, però: il blog di Beppe Grillo verrà toccato dalle nuove norme? Anche Grillo dovrà finire nel registro ROC? "Non spetta al governo stabilirlo - continua Levi - Sarà l'Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute davvero alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà stata discussa e approvata dalle Camere".

Insomma: se una stretta ci sarà, questa si materializzerà solo tra molti mesi, dopo il passaggio parlamentare e dopo il varo del regolamento dell'Autorità. Ma nell'attesa vale la pena di preoccuparsi. Perché l'iscrizione al ROC - almeno nella formulazione attuale - non implica solo carte da bollo e burocrazia. Rischia soprattutto di aumentare le responsabilità penali per chi ha un sito.

Spiega Sabrina Peron, avvocato e autrice del libro "La diffamazione tramite mass-media" (Cedam Editore): "La vecchia legge sulle provvidenze all'editoria, quella del 2001, non estendeva ai siti Internet l'articolo 13 della Legge sulla Stampa. Detto in parole elementari, la diffamazione realizzata attraverso il sito era considerata semplice. Dunque le norme penali la punivano in modo più lieve. Questo nuovo disegno di legge, invece, classifica la diffamazione in Internet come aggravata. Diventa a pieno una forma di diffamazione, diciamo così, a mezzo stampa".

Anche Internet, quindi, entrerebbe a pieno titolo nell'orbita delle norme penali sulla stampa. Ne può conseguire che ogni sito, se tenuto all'iscrizione al ROC, debba anche dotarsi di una società editrice e di un giornalista nel ruolo di direttore responsabile. Ed entrambi, editore e direttore del sito, risponderebbero del reato di omesso controllo su contenuti diffamatori. Questo, ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale.

(19 ottobre 2007)

ALDO FONTANAROSA per Repubblica.it
Fonte originaria: Civile.it

venerdì, ottobre 19, 2007

Rivista Blu: campi elettromagnetici e chemtrails

La rivista veneta Blu, trimestrale di turismo, cultura e società, rispettivamente sui numeri 29 e 30, ha pubblicato due inchieste di notevole interesse: la prima è dedicata all'inquinamento elettromagnetico. Il professor Angelo Gino Levis, già docente ordinario di Mutagenesi ambientale all'Università di Padova, si sofferma nel suo articolo, intitolato Psicosi o vere patologie? Malattie da elettrosmog, sui danni arrecati all'organismo dai campi elettrodinamici irradiati da elettrodomestici, ma soprattutto da elettrodotti, cellulari, telefoni senza filo e ripetitori della telefonia mobile (antenne e stazioni radio-base). Il Professor Levis elenca le principali sintomatologie connesse all'irradiazione di onde elettromagnetiche: sintomi cutanei (prurito, eritemi, allergie); del sistema nervoso (disturbi del sonno, ansia, cefalee, emicranie, sindromi depressive...); del sistema muscolare (crampi, dolori muscolari, astenia); del sistema cardiovascolare (aritmie, disturbi della pressione arteriosa, ictus); del sistema ormonale e di quello immunitario (riduzione della sintesi della melatonina, alterazioni delle popolazioni linfocitarie); del sistema riproduttivo (aborti spontanei); del sistema acustico (tinniti), visivo, olfattivo, digestivo.

Il secondo reportage, apparso sul numero 30 (ottobre 2007), è incentrato sul tema delle chemtrails. L'articolo, il cui titolo è Scie chimiche: una nuvola di interrogativi, elaborato dalla redazione di questo blog, è stato pubblicato grazie alla lodevole presa di coscienza nei confronti del tema, una presa di coscienza dimostrata dal direttore responsabile di Blu, il Dottor Alessandro Zaltron. Cogliamo l'occasione per ringraziare il gentilissimo Dottor Zaltron, auspicando che altri direttori e giornalisti si impegnino in una divulgazione di fatti e notizie circa il mostruoso problema inerente all'irrorazione chimico-biologica. Il genocidio occulto va denunciato e contrastato in ogni modo lecito.

giovedì, ottobre 18, 2007

Siccità in Italia: sotto accusa le scie chimiche

Riportiamo tre articoli, il primo a firma di Paolo Bonino per meteolive.it, il secondo a cura della redazione di Ecplanet.com ed il terzo, scritto da Carlo Alessi per Sanremonews.it. In tutti e tre gli interventi, si punta il dito sull'emergenza idrica in Italia ed a noi preme farvi notare la stretta correlazione tra le massicce irrorazioni chimiche, atte ad impedire la formazione di nubi portatrici di pioggia e la conseguente, inevitabile, emergenza idrica nel paese ma, soprattutto, nel Nord Italia. Se è vero, infatti, che un aumento delle temperature medie, porta ad un incremento dell'evaporazione delle acque degli oceani e dei mari e, di conseguenza, alla formazione di corpi nuvolosi forieri di piogge, qualcuno ci deve spiegare per quale motivo le precipitazioni sono, invece, diminuite in modo spaventoso. Il bario abbondantemente ritrovato in campioni di terra, acqua, piante, è per caso il responsabile di tutto questo? Infine, si noti la perfetta corrispondenza tra le aree interessate dalla siccità e quelle maggiormente funestate dalle chemtrails.



Siccità in Italia: dove sta colpendo?



Si parla sempre più spesso di deficit idrico sul nostro Paese. Vediamo quali sono le regioni che al momento risentono della maggiore carenza precipitativa, anche alla luce degli ultimi eventi accorsi.
Clicca l'immagine per rimpicciolirla

Ecco le precipitazioni cadute in settembre sull'Italia. Con il colore marrone sono rappresentate le zone con un forte deficit idrico. Precipitazioni mal distribuite; lunghi periodi di alta pressione alternati a fugaci apparizioni piovose che riescono solo a "tamponare" in parte il deficit idrico presente. Qualche regione più "fortunata" c'è, ma le piogge autunnali sono tuttora attese sulla maggior parte delle regioni italiane.

Abbiamo già parlato più volte della crisi delle correnti perturbate atlantiche, dell'egemonia spesso "indiscriminata" di alte pressioni che poco hanno a che fare con la stagione in corso. Resta il fatto che in Italia piove poco e male...e tutto ciò si ripercuote sugli equilibri idrici di molte regioni.

Partendo dal nord, le regioni che al momento soffrono maggiormente la carenza di pioggia sono l'Emilia Romagna e la Liguria. Su quest'ultima regione il deficit idrico supera in alcuni casi il 70%, anzi si può dire che negli ultimi anni mai si è registrato un periodo così lungo senza precipitazioni importanti.
Nel ponente della regione (nell'Imperiese) sono già in atto misure restrittive per limitare al massimo gli sprechi. Non siamo al razionamento idrico nelle case, ma poco ci manca!

Anche il basso Piemonte (la zona di Molare e Ovada) e il basso Veneto non se la passano di certo bene da questo punto di vista. I millimetri caduti da inizio anno sono pochi e ovviamente al di sotto della media.

Al centro, la zona maggiormente "battuta" dalla siccità risulta compresa tra il Lazio, la bassa Toscana e l'Abruzzo. C'è da dire che l'Abruzzo, in occasione dell'ultimo transito perturbato, ha recuperato in parte la pioggia mancante, ma le precipitazioni sono state troppo concentrate e violente per dare benefici.
Nel Lazio il Tevere è in secca, mentre sulla Toscana le piogge cadute dieci giorni fa non sono nemmeno riuscite a muovere i fiumi, che al momento si presentano scarichi come in estate.

Situazione non rosea nemmeno nelle Marche e su alcune zone della Sardegna, specie il settore occidentale dell'Isola.

Al sud, invece, dopo un'estate molto calda e asciutta, qualche pioggia si è fatta vedere nell'ultimo mese. Ovviamente anche in questo caso si è trattato di eventi intensi e localizzati, come i casi di Napoli e Palermo.

Le regioni al momento più in deficit (nonostante le ultime piogge) sono la Campania, il Molise e il nord della Calabria. Sulle altre zone il mese di settembre qualche precipitazione l'ha concessa, segnatamente sulla Puglia e sulla Sicilia meridionale.



Europa, scarsa vendemmia

Redazione ECplanet
http://www.ecplanet.com/

Anche se i meteorologi, nel corso dei loro show televisivi, non fanno altro che “arrampicarsi sui vetri” tentando di vendere l'impressione che arriva qualche nuvoletta qua o là (interessante notare il cambiamento della tonalità di voce, quando parlano dell'arrivo di un ipotetico corpo nuvoloso) le piogge scarseggiano e la siccità prende sempre più forza con effetti devastanti su tutto l'ecosistema. In molti comuni del Nord Italia l'acqua è razionata.

La cosa più triste è rappresentata dal fatto che i grossi corpi nuvolosi dall'oceano Atlantico prendono forma e si dirigono realmente verso l'Europa, ma, inprovvisamente, svaniscono o perdono fino al novanta per cento della loro potenza.

La causa di questo strano fenomeno?

I media ufficiali parlano di mutamenti climatici naturali, mentre i media non ufficiali, quelli non “maneggiati”, parlano delle famigerate scie chimiche ovvero di mutamenti climatici pilotati. Interessante comunque è questo inquietante filmato di Peter Cordani che ci dà l'idea di come vengono dissolti interi corpi nuvolosi in poco tempo, grazie alla sua diabolica invenzione.

Vendemmia più scarsa da 60 anni
Agenzia ANSA

ROMA - Quella del 2007 è la vendemmia più scarsa degli ultimi 60 anni. Si produrranno, infatti, circa 40,5 milioni di ettolitri di vino, con un decremento di oltre il 18% rispetto al 2006 quando furono prodotti 49.631.000 ettolitri. A fornire secondo tradizione i dati definitivi è Assoenologi, l'associazione degli enologi e degli enotecnici italiani, a conclusione delle attività di raccolta.

La vendemmia 2007 sarà anche ricordata al Nord tra le più anticipate degli ultimi 70 anni. Il clima bizzarro ha portato a una qualità eterogenea, ma complessivamente interessante per le varietà precoci. Il fronte dei prezzi mostra aumenti mediamente compresi tra il 5 e il 35%, fino al 120% per alcune tipologie di Prosecco. Il decremento produttivo ha le sue massime punte nel Sud e in particolare in Sicilia (fino al -55%)

Scarsa la vendemmia 2007 in Europa
Agenzia ANSA

(ANSA)- ROMA - In Italia e Europa la vendemmia 2007 sarà ricordata come una delle più scarse degli ultimi anni, calata di oltre il 10% rispetto al 2006. Per l'Italia la flessione è maggiore (-20%) e con prezzi in rialzo. La vendemmia 2007 è tra le più anticipate degli ultimi 50 anni e la produzione nazionale si attesterà intorno ai 41 milioni di ettolitri. Il minimo produttivo è stato nel Centro-Sud, secondo la Confederazione Italiana Agricoltori,in particolare in Sicilia (-50%).


Siccità: grido d'allarme della CIA imperiese in Regione
Carlo Alessi martedì - 16 ottobre 2007 ore 14:28

La Confederazione Italiana Agricoltori ha chiesto alla Regione Liguria l’avvio delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità per l’olivicoltura imperiese a causa della perdurante siccità. La situazione idrica già difficile che ha accompagnato la coltura lungo tutta l’estate, portando ad una maturazione precoce, si è ulteriormente aggravata per la pressoché totale assenza di precipitazioni nell’ultimo mese. Gli oliveti hanno quindi assunto una colorazione delle foglie che in molti casi sta virando verso il nocciola chiaro con concomitante rilascio dei frutti.

Le zone piu’ colpite sono quelle del ponente della provincia e della fascia costiera dell’Imperiese e del dianese, ma alcune avvisaglie di sofferenza sono state segnalate dagli olivicoltori anche nell’entroterra della Valle Impero (Sarola, Chiusanico, Lucinasco).
Il danno economico che già oggi è ben evidente per i produttori, ma anche per l’intera filiera, sia in ordine alla quantità raccoglibile sia per la qualità (e questo dato sarà verificabile nei prossimi giorni con i primi riscontri nei frantoi appena aperti), rischia, in mancanza di precipitazioni nei prossimi giorni, di influire anche sull’annata futura nella misura in cui la sofferenza della pianta si protragga ulteriormente.


Siccità: grido d'allarme della CIA imperiese in Regione
Carlo Alessi

http://www.sanremonews.it/
Martedì 16 Ottobre 2007 ore 14:28


La Confederazione Italiana Agricoltori ha chiesto alla Regione Liguria l’avvio delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamita’ per l’olivicoltura imperiese a causa della perdurante siccità. La situazione idrica già difficile che ha accompagnato la coltura lungo tutta l’estate, portando ad una maturazione precoce, si è ulteriormente aggravata per la pressoché totale assenza di precipitazioni nell’ultimo mese. Gli oliveti hanno quindi assunto una colorazione delle foglie che in molti casi sta virando verso il nocciola chiaro con concomitante rilascio dei frutti.

Le zone piu’ colpite sono quelle del ponente della provincia e della fascia costiera dell’imperiese e del dianese, ma alcune avvisaglie di sofferenza sono state segnalate dagli olivicoltori anche nell’entroterra della Valle Impero (Sarola, Chiusanico, Lucinasco).
Il danno economico che già oggi è ben evidente per i produttori, ma anche per l’intera filiera, sia in ordine alla quantità raccoglibile, sia per la qualità (e questo dato sarà verificabile nei prossimi giorni con i primi riscontri nei frantoi appena aperti), rischia, in mancanza di precipitazioni nei prossimi giorni, di influire anche sull’annata futura nella misura in cui la sofferenza della pianta si protragga ulteriormente.

lunedì, ottobre 15, 2007

Nebbie artificiali

Confronto tra un cielo oscurato dalla nebbia chimica ed uno in fase di iniziale irrorazione chimica.Negli ultimi 12 mesi le tecniche di irrorazione chimico/biologica si sono intensificate e, nel contempo, sono state studiate nuove metodologie e nuovi composti per rendere sempre più dissimulati i sorvoli delle aviocisterne della morte. In parte, di tutto ciò sono involontari responsabili coloro che, segnalando il problema scie chimiche, hanno sempre puntato l'attenzione sul fatto che esse sono distinguibili da quelle di normale condensazione per la caratteristica unica di essere persistenti.

Sebbene i ricercatori indipendenti siano spesso ostracizzati, criticati, sbeffeggiati, sebbene si tenti in tutti i modi di ridurli al silenzio, parimenti le loro ricerche ed osservazioni vengono prese in seria considerazione, cosicché i tecnici al soldo degli avvelenatori hanno dovuto elaborare nuove strategie di aerosol, con l'obiettivo di rendere meno appariscenti le scie chimiche emesse dai tankers. Non è quindi più vero che le scie non persistenti sono scie di condensazione, non quelle, almeno, emesse a bassa quota e qui mi sembra che nessuno ci possa contraddire. Abbiamo dimostrato infinite volte e con diversi metodi che i velivoli impegnati nell'operazione copertura volano a quote basse.

La stessa N.A.S.A. riporta:

"Contrails are always made of ice particles, due to the very cold temperatures at high altitude."

"Contrails are man-made clouds that only form at very high altitudes (usually above 8 km) where the air is extremely cold (less than –40°C)."

"Contrails only form at very high altitudes (usually above 8 km) where the air is extremely cold (less than -40 degrees C) "

"Contrails are human-induced clouds that only form at very high altitudes (usually above 8 km - about 26,000 ft) where the air is extremely cold (less than -40 ºC). Because of this, contrails form not when an airplane is taking off or landing, but while it is at cruise altitude."

"Contrails form in the upper portion of the troposphere and in the lower stratosphere where jet aircraft normally fly, generally between about 8 and 12 km altitude (~26,000 to 39,000 feet)."

Ribadito come stanno le cose, arriviamo al punto. Quale strategia è maggiormente ora in uso durante le ore diurne? E' presto detto. All'alba riprendono i sorvoli, interrotti per un paio di ore, ad opera di velivoli che spargono a quote più basse del consueto la loro dose di veleno. Dai tankers vengono spruzzati composti che hanno brevissima persistenza. Questi elementi formano, nell'arco di trenta, quaranta minuti, una fitta nebbia di ricaduta, utile a nascondere il sorvolo delle aviocisterne che, nel resto della giornata, adoperano le classiche scie durevoli, quasi invisibili per un occhio allenato, figuriamoci per gli stolti cittadini impegnati nella farsa delle primarie. Il cielo, ormai ridotto ad una poltiglia biancastra, è ormai l'ambiente ideale per mimetizzare qualsiasi oggetto lo attraversi. I voli dei droni, teleguidati da un sistema di controllo globale, sono coordinati con le scansioni satellitari e gli avvelanatori hanno l'accortezza di non rendere disponibili fotografie da satellite che appaiano troppo compromettenti. Allorquando un satellite dovesse riprendere un'area intensamente irrorata in quelle ore, le sue scansioni non vengono rese pubbliche per tutta la giornata e sono in seguito sostituite con "toppe" appartenenti ad altre date di scansione. A volte sfugge qualcosa, ma queste "chicche" appaiono sempre più merce rara.

Una nota è d'obbligo: nelle ore notturne gli avvelenatori ricorrono alle classiche scie persistenti, delle quali, evidentemente, gli artefici delle operazioni non possono ancora, a quanto sembra, fare a meno. Di notte, infatti, il problema della dissimulazione non si pone minimamente.

Intanto i servizi di previsione meteorologica si adeguano ai tempi, per cui, dopoché i militari hanno acquisito l'informazione che la dicitura "Innocue velature nel cielo" risultava ormai sospetta, si è deciso di passare all'espressione "nebbie diffuse" (le previsioni del tempo sono gestite dai militari). Così abbiamo le nebbie sulla Riviera ligure, in Campania, in Puglia etc. Insomma, la classica nebbia della Val padana (quella vera delle prime ore del mattino) è divenuta caratteristica precipua di tutto lo stivale. Il problema è che quella fitta foschia non è dovuta all'umidità, peraltro più bassa del normale, grazie al bario irrorato, ma il risultato di agenti chimici diffusi a tonnellate in atmosfera. Sono metalli pesanti ed altri veleni che tutti noi stiamo respirando! Vi siete mai chiesti quale sia l'estensione di queste nebbie, nebbie chimiche, s'intende? Eccone uno spaventoso esempio.

Scansione Aeronet ISPRA (terra) del 13 ottobre 2007. Si noti la nebbia chimica estesa su gran parte dell'Italia nord occidentale.Scansione Aeronet ISPRA (terra) del 13 ottobre 2007. Si noti la nebbia chimica estesa su gran parte dell'Italia nord occidentale. Anche il 14 ottobre è stato un giorno da dimenticare.

Al di sopra di quel manto chimico i tankers possono proseguire indisturbati il loro lavoro di disseminazione forsennata di bario, alluminio, selenio, zolfo, torio, uranio, micoplasmi, smart dust, globuli rossi essiccati etc.


Avete per caso notato un aumento delle affezioni respiratorie?

Sanremo oscurata dalla nebbia artificiale.Sanremo in una giornata di scarsa irrorazione chimica.

venerdì, ottobre 05, 2007

I signori del tempo

Il servizio di Informazioni Ambientali Americano (ENS) ha reso noti numerosi casi di malori e decessi sospetti, in Arizona ed in altri Stati, a seguito di misteriosi e ripetuti passaggi di jet dell'Aviazione USA sulle aree interessate.

Stando a diversi testimoni, i jet lasciavano nella loro scia una sostanza filamentosa simile a tela di ragno (o "capelli d'angelo”) che ricadeva lentamente al suolo: tutte le persone entrate in contatto con tale sostanza hanno accusato sintomi quali nausea e crisi respiratorie. A quanto sembra la sostanza verrebbe usata per generare nubi, nell'ambito di esperimenti atmosferici.


L'ing. Thomas Farmer, ex progettista della Sistemi Missilistici Raytheon, dopo un anno di indagini, è giunto alla conclusione che il fenomeno è parte di un più ampio progetto militare di modificazione del clima. Il rapporto della ENS sottolinea che l'Esercito USA vorrebbe istituire una Weather Force, utilizzando l'antenna HAARP, situata in Alaska, quale principale nuova arma di controllo atmosferico.

L'Esercito ha pubblicamente dichiarato che l'obiettivo è di possedere il tempo entro l'anno 2025 e di poter quindi ridurre in ginocchio eventuali Nazioni nemiche "aggravando o modificando tempeste" e "provocando siccità". La prospettiva che qualcuno possa a suo piacimento scatenare uragani, provocare inondazioni o causare siccità devastanti, è davvero agghiacciante e rievoca scenari di tirannide di orwelliana memoria. Come se ciò non bastasse, un controllo militare del clima potrebbe portare ad una catastrofe ambientale: una deliberata modificazione su larga scala del tempo atmosferico potrebbe essere di gran lunga la minaccia più pericolosa che l'uomo abbia mai concepito contro il nostro pianeta.

Purtroppo, secondo quanto asserisce il Dr. Bernard Eastlund, gli esperimenti di controllo sul clima, in atto da diverso tempo, hanno fatto un grande balzo in avanti grazie ad una nuova tecnologia basata su satelliti ad energia solare progettati per produrre una potenza di 1000 Megawatts.

L'antenna HAARP, infatti, era in grado di influire solo sul clima di piccole zone poiché, al suo pieno potenziale di 3,6 Megawatts, l'intensità del suo segnale HF nella ionosfera era decine di migliaia di volte più debole della radiazione elettromagnetica naturale del Sole (nota come "costante solare") che raggiunge la Terra. Ma, se questi nuovi sistemi satellitari riuscissero a fornire la potenza richiesta, il problema sarebbe risolto: con una flotta di tali satelliti sarebbe possibile modificare a piacimento il clima di una qualsiasi zona geografica. In un libro del 1995 intitolato "I segreti della tecnologia della Guerra Fredda: Progetto HAARP ed oltre", la Borderland Sciences ha compiuto estesi studi sull'effetto dell'attività solare rispetto alle modificazioni caratteriali ed emotive nella popolazione. Ed è stato dimostrato che le SID (Turbolenze Improvvise della Ionosfera) e gli aumenti nella densità del flusso solare, provocano sbalzi di umore con sindromi maniacali mentre, al contrario, nei periodi di bassa attività solare il risultato è una tendenza alla depressione.

Viene da chiedersi quali effetti potrebbero avere sullo stato psicologico della gente questi nuovi sistemi satellitari.

La capacità di alterare lo stato d'animo di intere popolazioni potrebbe essere uno degli effetti di tale sistema.

di Cristoforo Barbato

fonti: intermatrix.blogspot.com - altrogiornale.org

martedì, ottobre 02, 2007

Le nuvole come parametro per stimare le quote


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Osservate questo Boeing 747. Si tratta di un volo sui cieli della Florida. Il velivolo sorvola un fitto strato di nubi. Questo tipo di nuvole, gli stratocumuli, appartiene alla categoria delle nubi basse, ossia formazioni presenti a quote comprese generalmente tra i 1.300 ed i 2.400 metri circa. Tenete bene a mente questo particolare.

Gli aerei di linea volano ad altitudini comprese tra gli 8.000 ed i 13.000 metri. Ciò è coerente con la probabilità di formazione di scie di condensa. Ciononostante, le possibilità che si verifichino le condizioni per la formazione di contrails (umidità realtiva, pressione e temperatura in relazione alla quota), sono inferiori al 2%. Le sequenze del filmato lo dimostrano ampiamente. Il Boeing non lascia dietro di sé nessuna scia di condensa e si tratta solo di un esempio tra centinaia.

Questo schema esemplifica in maniera chiara il tipo nonché la quota di formazione delle varie categorie di nuvole. Abbiamo notato, nelle sequenze precedenti, che le nubi basse sono sempre al di sotto dei velivoli ripresi. Ciò significa che quegli aerei sono ad altitudini di certo superiori ai 2.400 metri e come è normale che sia, non rilasciano alcuna contrail.

Ora guardate questo tanker militare. Esso sorvola un'area abitata percorrendo il tratto di cielo al di sotto degli stratocumuli, eppure il velivolo genera una scia persistente. E' evidente che, data la quota e non essendo riscontrabili le condizioni per la formazione di scie di condensazione, questo aereo è impegnato in un'operazione di aerosol chimico. Quello che vedete non è vapore acqueo, ma una miscela di veleni!

Speciale "scie chimiche" su Tele Nord

Questa sera, sul canale TV Tele Nord, nello Speciale TG Riviera dei Fiori, dopo le ore 19:00, verrà trasmesso uno speciale sulle scie chimiche. In studio Andrea Cassani e Rosario Marcianò (Straker). La trasmissione verrà replicata in orari e giorni successivi.

Un ringraziamento particolare va al nostro carissimo amico Andrea Cassani, per l'incredibile impegno profuso e, ovviamente, a tutto lo staff di Tele Nord.

Addendum del 4 ottobre 2007...

Il filmato è disponibile ora anche su You-Tube

Prima parte

Seconda parte

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