giovedì, maggio 29, 2008

T-SHIRT fai da te


La demo di una t-shirt realizzata con il cliché allegato in questo postCome promesso, allego un cliché, disponibile in vari formati utili ad essere stampati e vi segnalo un sito Web dal quale potrete realizzare la vostra personalissima T-Shirt (ma anche felpe, puzzle, cuscini, cappelli, borse, mousepad, grembiuli, boxer, tanga, cannottiere, camicie, top femminili etc.). Penso che con questo semplice sistema di autoproduzione si possa risolvere facilmente il problema dell'intermediario ed ognuno di voi potrà scegliere, con costi non eccessivi, il prodotto migliore da usare per diffondere, attraverso immagini, l'informazione fuori dal web.


TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

mercoledì, maggio 28, 2008

Nucleare: la parola a Carlo Rubbia

La crisi energetica è indotta dalle lobbies politiche ed economiche. Le speculazioni in atto sul prezzo del barile di petrolio lo dimostrano ampiamente. Cavalcando l'onda dell'inganno in atto (pensiamo alla già sperimentata fusione fredda, metodo economico e non inquinante per produrre energia), il governo attualmente insediato ha riavviato il meccanismo volto a reintrodurre il nucleare e questo nonostante un referendum popolare che diede, oltre venti anni fa, indicazioni opposte. E' palese che il nucleare da fissione è un business enorme per molte società e poco importa se non si sa dove stoccare le scorie delle centrali atomiche e se la pericolosità di questi vetusti sistemi di produzione energetica è acclarata. Nessuno sa che nella vicina Francia, ad esempio, gli incidenti nelle numerose centrali nucleari, sono all'ordine del giorno e che i costi sono di gran lunga superiori ai benefici. A proposito di Rubbia, vorremmo ricordare che le sue posizioni sono piuttosto ambigue: da un lato, anni addietro, contribuì a boicottare gli scienziati italiani che studiavano la fusione fredda, dall'altro, pur essendo condivisibile la sua opposizione al nucleare e la sua promozione dell'energia solare, dimentica che, in seguito al diminuito irraggiamento della nostra stella, a causa delle coperture chimiche, tale fonte di energia rinnovabile risulta oggi meno produttiva, rispetto a 10-15 anni fa.


Nucleare: la parola a Carlo Rubbia (articolo di Daniele Luttazzi)


In una recente intervista, Carlo Rubbia (premio Nobel per la fisica... come Scajola) ha dichiarato:

“Il petrolio e gli altri combustibili fossili sono in via di esaurimento, ma anche l’uranio è destinato a scarseggiare entro 35-40 anni. Non possiamo continuare perciò ad elaborare piani energetici sulla base di previsioni sbagliate che rischiano di portarci fuori strada. Dobbiamo sviluppare la più importante fonte energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero, cioè il sole che ogni giorno illumina e riscalda la Terra”.

"Quando è stato costruito l’ultimo reattore negli Stati Uniti d'America? Nel 1979, trent’anni fa! Quanto conta il nucleare nella produzione energetica francese? Circa il 20 per cento. Ma i costi altissimi dei loro 59 reattori sono stati sostenuti di fatto dallo stato per mantenere l’arsenale atomico. Ricordiamoci che per costruire una centrale nucleare occorrono 8-10 anni di lavoro, che la tecnologia proposta si basa su un combustibile, l’uranio appunto, di durata limitata. Poi resta, in tutto il mondo, il problema delle scorie”.

“ Non esiste un nucleare sicuro o a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali."

" Il carbone è la fonte energetica più inquinante, più pericolosa per la salute dell’umanità. Ma non si risolve il problema nascondendo il biossido di carbonio sotto terra. In realtà nessuno dice quanto tempo debba restare, eppure il CO2 dura in media fino a 30 mila anni, contro i 22 mila del plutonio. No, il ritorno al carbone sarebbe drammatico, disastroso”.

“C'è un impianto per la produzione di energia solare, costruito nel deserto del Nevada su progetto spagnolo. Costa 200 milioni di dollari, produce 64 megawatt e, per realizzarlo, occorrono solo 18 mesi. Con 20 impianti di questo genere, si produce un terzo dell’elettricità di una centrale nucleare da un gigawatt. Inoltre i costi, oggi ancora elevati, si potranno ridurre considerevolmente, quando verranno costruiti in gran quantità. Basti pensare che un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l’energia necessaria all’intero pianeta. E un’area di queste dimensioni equivale appena allo 0,1 per cento delle zone desertiche del cosiddetto sun-belt. Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma”.

"I nuovi impianti solari termodinamici a concentrazione catturano l’energia e la trattengono in speciali contenitori fino a quando serve. Poi, attraverso uno scambiatore di calore, si produce il vapore che muove le turbine. Né più né meno come una diga che, negli impianti idroelettrici, ferma l’acqua e al momento opportuno la rilascia per alimentare la corrente”.

Se è così semplice, perché allora non si fa?

“Il sole non è soggetto ai monopoli e non paga la bolletta. Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli Statunitensi, com’è accaduto del resto per il computer vent’anni fa”. (30 marzo 2008)
TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

domenica, maggio 25, 2008

Il caso CONSIP (Articolo di Davy - Prima parte)

Con troppa enfasi la massa viene informata sul fatto che la nazione italiana è stata liberata vittoriosamente dall’occupazione tedesca alla fine della Seconda guerra mondiale, ma, con opposta intenzione, non viene altrettanto divulgato il fatto che i documenti ufficiali dell’O.N.U. parlano di un’Italia sconfitta e, di fatto, occupata dalle forze alleate che, ufficialmente, vinsero il conflitto.

Purtroppo, questa situazione non è un punto di vista, ma è una verità che diventa reale nel momento in cui viene riscontrato il fatto che esiste un programma governativo ben specifico e preciso.

Per molti non è una novità riferirsi al “Nuovo ordine mondiale” ed a sistemi di controllo delle persone; altri ne sono consapevoli senza dar troppo peso a tutto ciò, ma per molti uno scenario alla Orwell appare ancora fantascienza, nonostante si stia già interpretando perfettamente l’ultima parte del copione.

Parlare del solito oscuro programma gestito da mani occulte, di fatto non regge più, perché le misteriose e fantomatiche mani occulte non sono più tanto misteriose, come potevano essere un tempo: ora, infatti, sono divenute documenti ufficiali che fanno capo a specifiche corporazioni, aziende, società e quant’altro.

Quando, ad esempio, viene menzionato il fatto che, tra qualche tempo, non esisterà più la banconota, nessuno nota mai che la finanziaria 2007-2011 varata dal governo Prodi e confermata dall’attuale governo Berlusconi, in diversi articoli tra cui il 457, cita chiaramente il fatto che lo stato italiano, nelle sue amministrazioni, deve fare obbligatoriamente capo ad una società chiamata Consip S.p.A., la quale rappresenta in Italia la corporazione finalizzata all’attuazione ed allo sviluppo di due precisi programmi elaborati dall’O.N.U ed approvati dai paesi aderenti alla N.A.T.O. col trattato di Lisbona del 24 marzo 2000. Questi progetti, apparentemente innocui, sono raramente e con leggerezza menzionati dai media e non vengono mai citati in nessun dibattito, in quanto la politica è ridotta ad un teatrino senza alcuna reale importanza.

Gli eventi stanno dimostrando una moltitudine di situazioni che, se analizzate con criterio, si rivelano intersecate tra loro: scie chimiche, politica, N.A.T.O., O.N.U., Cardiff, Air Force, alieni, religione, controllo globale, ma anche CONSIP, economia, rapporti sociali, malattie, trattati civili, Vaticano, costituzione etc.

Il fenomeno “scie chimiche”, ad esempio, è vistosamente coperto dalle istituzioni politiche e dalle forze dell’ordine, indipendentemente dalla coalizione al governo, poiché l’esecutivo deve applicare, in primis, due programmi di sviluppo tecnologico che vengono chiaramente espressi in vari articoli della legge finanziaria varate durante le ultime legislature.

Questi programmi di sviluppo sono imposti dai trattati che la U.E. ha stipulato con chi li ha elaborati, ovvero l’O.N.U. Tali accordi hanno radici ben profonde e risalenti all’immediato dopoguerra e sono volti a far “rispettare” le leggi di guerra negli stati coloniali. A questo proposito, va ricordato che l’Italia non fu considerata alla stregua degli alleati dopo l’8 settembre del 1943, ma fu pacificamente colonizzata tramite le attività finanziarie dai “vincitori” statunitensi e sionisti. L’influenza di questa dipendenza economica è riscontrabile nella quotidianità di ogni singola persona, ma grazie alla propaganda mediatica, viene catalizzata l’attenzione di un individuo verso il vincitore del reality show, così che ci si dimentica del perché i cittadini italiani pagano un litro di benzina oltre 1,50€, mentre oltreoceano (là dove sono custoditi centinaia di brevetti su fonti di energia alternativa), si lamentano perché il carburante sale a 40centesimi al litro.

Il trattato di Cardiff del 1996 impone ai membri dell’Unione europea di adeguarsi a specifiche infrastrutture burocratiche che prescrivono l’uso di nuove tecnologie a favore dello sviluppo multietnico sociale e, nel contempo, con maggiore vigore, consentono all’applicatore di tali tecnologie di avere il controllo assoluto sull’utente, il tecnologico “cittadino obbligato”.

Nei grandi convegni mondiali svoltisi negli ultimi anni, si è stabilito che le cosiddette “democrazie” devono applicare due specifici programmi di sviluppo, denominati “E-government” ed “E-procurament.” Tali procedure, che prevedono uno sviluppo cronologicamente adeguato ed armonico nell’ambito delle suddette democrazie, non sono di certo adeguate ad un futuro altrettanto armonico a livello sociale, in quanto principi fondamentali come l’autovalutazione saranno completamente soppressi dalla struttura burocratica tecnologica che pone un solo ed univoco punto di vista volto a classificare ed a giudicare. Ciò teoricamente potrebbe anche essere una buona cosa, ma non lo è di certo quando a servirtelo su un piatto d’argento è il Bush della situazione.

Qualche ricercatore ha già accennato al fatto che in futuro non esisterà più la banconota e che questa azione del sistema è tesa a favorire un maggiore controllo individuale sulla persona. Ciò può sembrare ridicolo per alcuni, ma ancor più ridicolo è chi contesta gli articoli delle finanziarie varate in Italia sia da Prodi sia da Berlusconi: tali leggi sono indiscutibilmente finalizzate a canalizzare dati ed informazioni personali di un singolo individuo in una corporazione dedita allo sviluppo del cosiddetto “Programma di controllo” che viene attuato, in questo caso, dalla CONSIP S.p.A.

Fine prima parte.



TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

sabato, maggio 24, 2008

Convegno sulle scie chimiche ad Alessandria

In queste settimane - lo si è visto - si sono succeduti molti fatti [1] [2] che dimostrano quanto la questione "chemtrails" stia sfuggendo al controllo degli occultatori della verità. Così accade che anche istituzioni ufficiali "eretiche" e desiderose di vederci chiaro chiedono il nostro contributo. E' il caso del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, Regione Piemonte, i cui responsabili (che ringraziamo) hanno organizzato un convegno che si svolgerà il 30 maggio 2008, presso il Centro Polivalente della Lea a Lerma (Alessandria). Al convegno, oltre a Rosario Marcianò (ricercatore indipendente e Presidente del Comitato Nazionale contro le scie chimiche "Tanker enemy"), interverrà Paolo Toselli (Centro raccolta voci e leggende contemporanee nonchè esponente del C.I.C.A.P.) che, non a caso, rappresenterà coloro che ritengono le scie chimiche una pura fantasia. Essendo il simposio organizzato da un ente ufficiale, un approccio al tema, basato sul contarddittorio, era una strada obbligata. Tuttavia, poiché le chemtrails non sono un fenomeno da dimostrare (basta guardare il cielo per rendersene conto o visionare i documenti ufficiali che le menzionano e ne attestano l'esistenza), la conferenza sarà un'occasione per dimostrare che le affermazioni dei negatori del problema sono poco più che leggende metropolitane o semplici petizioni di principio non dimostrate ed indimostrabili. In ogni caso, sarà il pubblico, dati, foto e filmati alla mano, a decidere che cosa è vero e che cosa è falso. Scommettiamo?

Intendiamo qui ringraziare il gentilissimo Geometra Franco Bovone, Presidente della commissione naturalistica del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, il quale si è alacremente prodigato affinché venisse organizzato il primo convegno sulle scie chimiche col patrocinio di un'istituzione ufficiale. All'amico Bovone va il nostro più sincero plauso per l'iniziativa.


Parco Capanne di Marcarolo

http://www.parcocapanne.it/
via G.B.Baldo, 15 - 15070 Lerma (AL)
tel/fax 0143-877825
e-mail: info@parcocapanne.it

Franco Bovone
e-mail: franco.bovone@hotmail.it


Il manifesto ufficiale del convegno


TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

giovedì, maggio 22, 2008

Scie chimiche su Spazio Indaco

SPAZIO INDACO è un format che propone informazioni e notizie alternative a quelle imposte dai media tradizionali. Le teorie che ci spiegano la realtà sono sempre più contradditore e smentite dalle più recenti scoperte. Spazio Indaco offre uno sguardo nuovo sul mondo, mostrando, oltre il velo, quella realtà rifiutata e occultata dall’establishment mediatico e scientifico.

Il primo format di SPAZIO INDACO si occupa in modo pregevole ed ineccepibile di scie cimiche.

SCIE CHIMICHE: QUALI VERITA’?
Di Giovanna Lombardi e Sonia Sassella

VEDI IL PROMO
VEDI LA PUNTATA


Scie chimiche su SPAZIO INDACO


TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

mercoledì, maggio 21, 2008

La prova degli stratocumuli


Mentre "attivissimi" disinformatori, vecchi e nuovi, continuano a dissertare di fantomatiche contrails determinate dalle alte quote di volo di "innocui" aerei di linea, noi insistiamo col far notare al lettore attento che essi mentono spudoratamente e ve lo dimostriamo con i fatti. In certi casi l'osservazione di un fenomeno è il primo passo per comprendere l'enormità dell'inganno in atto. In fondo la vera scienza, non dimentichiamolo, è basata sull'osservazione empirica.


- Funny bloopers are a click away


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lunedì, maggio 19, 2008

E' uscito il primo numero della rivista "Segni dal cielo"

Finalmente è disponibile il n°1 del Magazine Segni dal Cielo, diretto da Massimo Fratini. Potete prenotare il numero 1 della rivista tramite e-mail segnidalcielo@tiscali.it, richiedendo le modalità di pagamento per il nostro bimestrale, che avverrà tramite vaglia postale, bonifico bancario oppure pagamento PostePay. Nella e-mail, se lo desiderate, potete mettere un vostro recapito telefonico e sarete al più presto contattati dalla nostra segreteria. Per ulteriori informazioni, chiamate il n° tel. 380 4645142 - 340 0585850


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L'invasione dei ragni giganti

LO SCRIVE IL Der Spiegel: grandi quasi 20 centimetri, si spostano in gruppi

Allerta in Germania, Austria e Svizzera

BERLINO - Sono neri, sono grandi quasi 20 centimetri e si spostano in orde: un'invasione senza precedenti di ragni è in atto in questi giorni in Austria, in Germania e in Svizzera, riportano gli organi di stampa. Sbalorditi anche gli esperti di aracnidi: a quanto sembra, nessuno sa da dove siano arrivati - e gli animaletti diventano sempre più numerosi. Cattive notizie per chi soffre di aracnofobia, scrive Der Spiegel, che racconta in un lungo articolo la curiosa «occupazione» di ragni opilionidi. «I Paesi Bassi e la Germania sono già stati invasi. In questo momento loro presenza si è moltiplicata anche in Svizzera e in Austria», scrive il settimanale sul suo sito. Si intravedono sui muri di casa e sulle pareti. Questi animali hanno otto lunghe ed esili zampe che raggiungono anche i 18 centimetri. Alla loro vista molti cittadini si spaventano, altri invece provano disgusto. Tuttavia, non sono pericolosi e si dileguano appena ci si avvicina a loro.

INVASIONE - Gli opilionidi, vengono spesso scambiati per ragni, sono invece solo loro parenti: assieme agli scorpioni; gli pseudoscorpioni; gli acari e i ragni appartengono alla famiglia degli aracnidi. Sono privi di strutture capaci di emettere fili di seta e non posseggono ghiandole velenifere, quindi non sono potenzialmente pericolosi, spiega Jochen Martens, professore di zoologia all'Università di Mainz. Si spostano in orde di centinaia, a volte migliaia: «Tutto il gruppo comincia poi a muoversi», descrive Martens il loro comportamento in caso di difesa. Sono degli onnivori, ovvero si nutrono di piccoli insetti, ingerendo anche materiale solido e semisolido. La cosa più incredibile, spiegano però gli esperti, è che questa particolare specie non è ancora stata identificata, pur essendo stati effettuati dei test genetici. Anche la causa della loro espansione in questi paesi rimane per il momento un mistero: per gli esperti questi "aliens" potrebbero essere arrivati in Europa via mare, con ogni probabilità su dei container. Infatti, sussiste un rapporto diretto tra l'intensità degli scambi di merci con un continente e il numero delle specie di ragni importate. La maggior parte è originaria dell'Asia, ma anche dal Sudamerica.

Fonte:
Corriere.it

Articolo correlato.


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domenica, maggio 18, 2008

Defacement del sito delle "Frecce tricolori"

Il blog DARKFUNERAL comunica che è stato ridefacciato, a distanza di un anno e qualche mese, il sito delle Frecce Tricolori grazie ad una vulnerabilità nel PROFTPD, che utilizza il server su cui è hostato il sito. In prima pagina appare la scritta: "NO ALLE SCIE CHIMICHE NEI NOSTRI CIELI!!!". L'azione prende evidentemente spunto dalle dichiarazioni che l'ex ministro della "difesa" Martino fece oltre due anni orsono, in risposta ad una interrogazione parlamentare e nella quale egli, incredibilmente, affermò che l'origine delle scie nei nostri cieli era da ricercare nelle acrobazie delle frecce tricolori.

Ecco il sito che è stato vittima del defacement:

http://www.freccetricolori.net/

Ecco lo screen del defacement salvato da Zone-H:

http://www.zone-h.org/component/option,com_mirrorwrp/Itemid,160/id,7472561/

Ecco lo screen dello scorso anno sempre salvato da Zone-H:

http://www.zone-h.org/component/option,com_mirrorwrp/Itemid,160/id,6090121/

Ecco un articolo dello scorso anno che parlava del defacement ai danni delle Frecce Tricolori:

http://uploads.wordpress.com/2007/04/19/hackerato-il-sito-delle-frecce-tricolori/

http://uploads.wordpress.com/2007/04/19/hackerato-il-sito-delle-frecce-tricolori/



TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

martedì, maggio 13, 2008

Il nostro account su You-Tube è stato sospeso

Con questo breve post comunico agli affezionati amici che il nostro account sul portale You-Tube è stato definitivamente sospeso. Questa infame azione di censura è stata operata senza preavviso alcuno e senza che vi fossero violazioni di alcun tipo, debitamente verificate di recente attraverso il tool Google. Di conseguenza alcuni nostri articoli che integrano filmati ad essi correlati, non saranno più completamente fruibili, sino a quando non verranno mano a mano sostituiti i relativi video. Ci scusiamo per l'increscioso inconveniente, frutto di una sciagurata forma di censura preventiva ad opera del famoso portale.

Questo ennesimo episodio evidenzia, una volta di più, la fragilità delle nostre pseudodemocrazie occidentali, laddove chi diffonde verità scomode, viene ostacolato in mille modi. Ad ogni buon conto, salvo il dover perdere tempo per la sostituzione dei contenuti multimediali cancellati (almeno quelli più importanti), ribadisco che non ci fermeranno.

Il nuovo canale.


Aggiornamento

Solo ora mi giunge comunicazione da You-Tube service. NO COMMENT!

Caro utente,

con questo messaggio ti informiamo del fatto che abbiamo rimosso o reso inaccessibile il seguente materiale, a seguito di una segnalazione da parte di Rai Net, che ritiene che questo materiale viola il copyright:

Piero Pelù accenna alle scie chimiche a "Che tempo che fa": http://it.youtube.com/watch?v=eR1N9zwZ11s


Gli indirizzi email per inviare formale protesta presso la redazione di "Che tempo che fa" ed il supporto di You-Tube.

raitre.chetempochefa@rai.it
copyright@youtube.com

Questo è il link a tutti gli altri video tratti dalla trasmissione di Fazio, presenti sul portale e che evidentemente, non violano il diritto d'autore, visto che sono al loro posto senza problemi.



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Micoplasma: l'agente patogeno delle affezioni neurosistemiche (articolo del Dottor Donald W. Scott)

Brucella Abortus bacteriaCon le scie chimiche, come dimostrato da insigni ricercatori (giornalisti indipendenti, biologi, medici...) sono diffusi anche agenti patogeni: oltre a virus e viron (virus modificati geneticamente), con le irrorazioni è sparso il micoplasma, un comune agente patogeno trasformato in arma. Il testo che propongo, pur non recente (risale al 2001), tratto dalla rivista Nexus, edizione italiana, mantiene intatta la sua tragica attualità, visto che l'operazione "scie velenose" ha conosciuto un'escalation in quasi tutti i paesi del mondo. Ringrazio il gentilissimo Dottor G.G., per avermi fornito tanto prezioso materiale.

Esistono 200 specie di Micoplasmi che, per la maggior parte, sono innocui: solo quattro o cinque sono patogeni.(1) Il Mycoplasma fermentans (ceppo incognitus) probabilmente deriva dal nucleo del batterio Brucella. Questo agente patogeno non è un batterio e nemmeno un virus, bensì una forma mutata del batterio Brucella combinato con un virus da cui viene estratto il micoplasma. Le ricerche, eseguite dal 1942 ad oggi, hanno avuto come esito la creazione di forme maggiormente infettive e mortali. I ricercatori hanno estratto questo micoplasma dal batterio Brucella e, trasformatolo in arma, l'hanno sperimentato su un'ignara popolazione del Nord America.

Il Dottor Maurice Hilleman, virologo dirigente della ditta farmaceutica Merck Sharp & Dohme, ha affermato che attualmente tutte le popolazioni del Nord America e, potenzialmente, anche quelle del resto del pianeta, sono portatrici di questo agente patogeno. Dagli anni '70 del secolo scorso, con la diffusione di malattie prima sconosciute come la sindrome da affaticamento cronico e l'AIDS, si è chiaramente verificato un aumento nell'incidenza di tutte le affezioni sistemiche neurodegenerative.

Secondo il Dottor Shyh Ching Lo, ricercatore anziano presso l'Istituto di Patologia delle Forze armate, questo agente patogeno causa molte malattie tra cui AIDS, sindrome da affaticamento cronico, colite di Crohn, diabete di Tipo I, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, morbo di Wegener, Alzheimer e malattie collagene-vascolari, quali l'artrite reumatoide.

Il dottor Charles Engel, in forza agli Istituti nazionali della Sanità (NIH) di Bethesda, nel Maryland, durante un incontro dei NIH, tenutosi il 7 febbraio del 2000, ha asserito: "E' mia opinione che la probabile causa della sindrome da affaticamento cronico e della fibromialgia sia il micoplasma".

Sono in possesso di tutti i documenti ufficiali che dimostrano che il micoplasma è l'agente patogeno della sindrome da affaticamento cronico, dell'AIDS, della sclerosi multipla e di molte altre malattie; di questi, l'80 per cento è costituito da documenti governativi ufficiali canadesi e statunitensi, mentre il restante 20 per cento è formato da articoli di riviste quali il Journal of the american medical association, il New England journal of medicine ed il Canadian medical association journal. Gli articoli delle pubblicazioni scientifiche ed i documenti ufficiali si completano a vicenda.


(1) I micoplasmi formano un genere di batteri di piccoli dimensioni; sono privi di parete cellulare, caratteristica che li rende resistenti alla penicillina ed ad altri antibiotici con meccanismo d'azione analogo. Tra le specie patogene per l'uomo, bisogna ricordare M. pneumoniae che è causa di una forma di polmonite relativamente diffusa. Vedi Enciclopedia delle scienze, Milano, 2006, s.v. inerente.

Come agisce il micoplasma

Il micoplasma agisce penetrando nelle singole cellule dell'organismo, secondo la predisposizione genetica di ciascuno. Se l'agente patogeno distrugge determinate cellule del cervello, si possono contrarre malattie neurologiche, mentre se aggredisce le cellule dell'intestino inferiore, si può contrarre la colite di Crohn. Il micoplasma, una volta penetrato nella cellula, a volte vi può restare latente per dieci, venti o trent'anni; può tuttavia essere innescato nel caso si verifichi un trauma, quale un incidente o una vaccinazione che non determina una reazione immunitaria. (...)

La creazione del micoplasma

Molti medici non sono a conoscenza di questo micoplasma, poiché esso fu sviluppato dai settori militari statunitensi nell'ambito della sperimentazione relativa alla guerra biologica. L'agente in questione fu brevettato dall'esercito degli Stati Uniti e dal Dottor Shyh Ching Lo. Nel 1942 i governi di Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna stipularono un accordo segreto allo scopo di creare due armi biologiche (una che rendesse inabili ed una che uccidesse) da usare contro la Germania ed il Giappone, paesi che stavano anch'essi elaborando armi batteriologiche. I governi di cui sopra si concentrarono principalmente sul batterio Brucella e cominciarono a trasformarlo in un'arma. Anche il Servizio “sanitario” pubblico negli U.S.A. seguì da vicino il programma, mentre i Centri di “controllo” delle malattie lavoravano a fianco dei militari per trasformare patogeni esistenti da tempo immemorabile in modo che diventassero più contagiosi ed efficaci. Lo Special virus cancer program, ideato dalla C.I.A., creò un agente patogeno contro il quale l'umanità non disponesse di immunità naturale (furono i prodromi della sindrome che, in seguito, fu denominata A.I.D.S.): questo programma fu camuffato da piano per la lotta contro il cancro. (...)

Brucella cristallina

Un documento di uno studio del Senato declassificato il 24 febbraio 1977, dimostra che George Merck, della ditta farmaceutica Merck Sharp & Dohme (che ora produce farmaci per curare malattie che un tempo essa stessa creò), nel 1946 riferì al Ministro della guerra che i suoi ricercatori erano riusciti, per la prima volta, ad isolare l'agente patogeno in forma cristallina: avevano prodotto una tossina batterica estratta dal batterio Brucella. Tale tossina poteva essere trasmessa da vettori come gli insetti, l'irrorazione aerea o la catena alimentare. La Brucella è un agente che non uccide, ma rende inabili le vittime. Tuttavia, secondo il dottor Donald Mac Arthur del Pentagono, presentatosi nel 1969 innanzi ad una commissione congressuale, gli scienziati avevano scoperto che, disponendo di micoplasma di notevole virulenza, (10 alla decima potenza) esso si sarebbe sviluppato in A.I.D.S. ed il paziente sarebbe deceduto, dato che l’agente era in grado di eludere le naturali difese umane. Nel caso di una virulenza di 10 all’ottava, la persona avrebbe manifestato la sindrome da affaticamento cronico o la fibromialgia; con virulenza di 10 alla settima, la vittima avrebbe subito un deperimento. (…)

Giacché l’agente patogeno cristallino si discioglie nel sangue, le comuni analisi del sangue e dei tessuti non ne rilevano la presenza. Il micoplasma cristallizza solo a 8.1 pH ed il sangue ha un pH di 7.4: il medico quindi penserà che i disturbi accusati sono frutto della vostra immaginazione.




TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

domenica, maggio 11, 2008

Il fake di "Perle complottiste"

"Udite udite... Straker è un agente!!"

Impossibile evitare di trattare argomenti relativi alle azioni dei maldestri debunkers italiani. Anche questa volta dobbiamo dar conto di una loro ennesima azione, congegnata con il vile scopo di screditare noi come persone e quindi di delegittimare il nostro lavoro.

Come di consueto, il sottoscritto è una delle vittime designate con maggior frequenza e, questa volta, il famigerato axlman si è distinto in un rozzo tentativo di mostrare al lettore una realtà contraffatta. In un delirante post dell'aprile 2008, il disinformatore axlman ha immesso un apparente screenshot del mio blog: "Straker" e precisamente di questa pagina. In tale schermata appaiono le chiavette di admin che solo chi accede all'area di amministrazione del blogger può visualizzare. Una volta tesa la ragna, ha atteso che qualche piccione vi si impigliasse, quindi, una volta accertatosi che il fake aveva ottenuto lo scopo desiderato, al fine di rendere la cosa ancora più credibile, ha rimossso il falso screenshot con le chiavette di admin e lo ha sostituito con uno senza, questo. Il falso era stato creato col fine di diffondere il sospetto che Straker e Zret fossero dei doppiogiochisti collusi con i divulgatori di menzogne. Peccato che entrambe le schermate del mio blog sono solo il risultato di grossolani fotomontaggi. Infatti si nota subito che il testo non è allineato, è mal formattato ed anche il font è differente. Le immagini a destra sono eccessivamente staccate tra loro rispetto alla linea verticale e la cornice intorno al titolo è evidentemente fuori proporzioni (sulla destra). Inoltre mancano i players delle registrazioni radiofoniche e manca il grafico dei sondaggi. Il confronto tra originale e fake è impietoso.

Insomma, quelli di perle complottiste hanno eseguito un approssimativo collage per farne una falsa prova. Hanno teso una trappola per ingenui bloggers ed alcuni di loro vi sono caduti come pere mature. Da tutto questo si può solo constatare che i disinformatori sono arrivati a toccare il fondo della cloaca fetida e piena di liquami in cui sguazzano ormai da quasi tre anni e, oltretutto, dimostrano anche di essere dei veri incapaci. Se intendono creare dei falsi, forse hanno bisogno di frequentare qualche buon corso di grafica, sempre che con la loro intelligenza microscopica siano in grado di imparare qualcosa.

ADDENDUM

Dopo le dovute verifiche alle immagini a suo tempo mostrate su Perle complottiste, abbiamo potuto accertare che anche il blog di Stuarthwyman è rimasto vittima di un falso diffamatorio.


Aggiornamento del 3 giugno 2008

Su Perle complottiste cercano di metterci una toppa ed infatti, in un recente delirante post, scrivono:

Nel dicembre del 2007 dedicammo una Perla al noto Stuarthwyman (link) e utilizzamo per gli shot il programma Adobe Acrobat Professional 7 che ha la caratteristica di evidenziare anche gli strumenti nascosti. (Sic!) Nei nostri shot del suo blog, quindi, apparivano gli "strumenti di amministrazione" che di solito appaiono solo all'amministratore di un sito. [...] Noi non abbiamo fatto alcun fotomontaggio ma gli shot sono esattamente quelli generati da un programma professionale (Adobe Acrobat Pro) conosciuto in tutto il mondo.

Con questa ridicola spiegazione hanno davvero raschiato il fondo.



TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

sabato, maggio 10, 2008

Dossier H.A.A.R.P. (articolo del portale "Il bene comune")

Scheda 1 – Che cos’è H.A.A.R.P.

Haarp è un programma di ricerca nato per studiare le proprietà della ionosfera e le avanzate tecnologie nelle comunicazioni radio applicabili nel campo della difesa. Il termine HAARP indica l’acronimo di High-frequency Active Auroral Research Project: Programma di Ricerca Aurorale Attivo ad Alta frequenza. E’ un progetto del Dipartimento della Difesa Statunitense (DoD), coordinato dalla Marina e dall’Aviazione e considerato il nucleo del programma “Guerre Stellari” avviato sotto le amministrazioni Regan–Bush negli anni ’80.

Il progetto HAARP viene avviato nel 1990 dall’Air Force Research Laboratory e dall’Office of Naval Research e concluso (ufficialmente - ndr) nel 2007. L’intero progetto è stato economicamente sostenuto in maniera congiunta da: aviazione, marina e Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzata del Dipartimento della Difesa (DARPA) statunitensi.

Alla base del progetto HAARP ci sono una serie di brevetti di Bernard J. Eastlund, fisico texano del MIT di Boston. Negli anni Ottanta, ispirandosi alle scoperte di Nikola Tesla nell’inizio del ‘900, Eastlund registra negli Stati Uniti il brevetto n° 4.686.605 denominato “Metodi e apparati per alterare regioni dell’atmosfera terrestre, della ionosfera o della magnetosfera” (link), a cui seguono altri undici brevetti.

Il dispositivo ideato da Eastlund, chiamato riscaldatore ionosferico, è in grado di concentrare e focalizzare la radiazione della radiofrequenza (RFR) in un punto preciso della ionosfera. Questo dispositivo getterebbe una concentrazione di un watt per centimetro cubico nella ionosfera, una quantità senza precedenti se confrontata con altri in grado di trasportare soltanto circa un milionesimo di watt.

Secondo le scoperte di Eastlund, quindi, dirigere la potenza di HAARP verso uno specifico punto della ionosfera la farebbe riscaldare al punto da innalzarla fisicamente. In questo modo si verrebbe a creare un rigonfiamento altamente riflettente, definito da lui “effetto lente”, in grado di convogliare i raggi sulla terra con effetti devastanti. La potenza di tali onde sarebbe tale da provocare modificazioni molecolari dell’atmosfera, causando, a seconda delle diverse frequenze: cambiamenti climatici, la possibile disgregazione di processi mentali umani e probabilmente anche effetti sui movimenti tettonici di magnitudine imprecisata.

Il brevetto di Eastlund descrive una tecnologia in grado di confondere o interrompere completamente i sofisticati sistemi di guida di missili e di aeroplani. Più precisamente, questa capacità di coprire ampie zone della Terra con onde elettromagnetiche di frequenza variabile e il relativo controllo dei cambiamenti di tali onde, rende possibile la distruzione di comunicazioni via etere.

Il brevetto dice:

“Così, questa invenzione fornisce la capacità di fornire livelli di energia senza precedenti, nell’atmosfera terrestre in aree strategiche, e di mantenere il livello dell’iniezione di potenza specialmente se è impiegato un impulso casuale, in modo molto più preciso e meglio controllato dai sistemi precedenti, specialmente nella detonazione di dispositivi nucleari di vario tipo a diverse altitudini...”.

“...è possibile non solo interferire con le comunicazioni di terzi, ma sfruttare uno o più di tali fasci per effettuare una rete di comunicazioni nel caso in cui nel resto del mondo siano interrotte. In altre parole, ciò che viene usato per interrompere le comunicazioni altrui, può essere impiegato da un individuo ben informato su questa invenzione, allo stesso tempo, come rete di comunicazione”.

“...le grandi regioni dell’atmosfera potrebbero essere alzate ad una quota inaspettatamente alta, in modo che i missili incontrino forze di resistenza inattese e non pianificate, con risultante distruzione”.

“La modifica del clima è possibile, per esempio, alterando i modelli del vento nell’alta atmosfera, creando uno o più “piume” di particelle atmosferiche, che fungeranno da obiettivo o dispositivo di focalizzazione. Le modifiche molecolari dell’atmosfera possono avvenire in modo da poter realizzare conseguenze positive sull’ambiente. Oltre a realmente cambiare la composizione molecolare di una regione atmosferica, una particolare molecola o più molecole possono essere scelte per presenza aumentata. Per esempio, nell’atmosfera si è potuto aumentare artificialmente concentrazioni di ozono, azoto, ecc.”.

Il sistema HAARP ha sede a Gakona, Alaska, ed è costituito fondamentalmente da 180 piloni di alluminio alti 23 metri. Su ogni pilone sono state installate doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la banda bassa l’altra per la banda alta, in grado di trasmettere onde ad alta frequenza fino ad una distanza di 350 km grazie alla loro potenza. Queste onde sarebbero indirizzabili verso zone strategiche del pianeta, sia atmosferiche che terrestri.
Ufficialmente lo scopo del centro di ricerche HAARP è quello di studiare le proprietà di risonanza della Terra e dell’atmosfera: gli stessi fenomeni studiati da Nikola Tesla cento anni prima in Colorado.

Secondo il sito ufficiale, HAARP può essere utilizzato “per provocare un cambiamento nella temperatura della ionosfera minimo e localizzato, cosicché le risultanti reazioni fisiche possano essere studiate da altri strumenti piazzati nello stesso sito o nei pressi di HAARP”.

La federazione Scienziati Americani ha ammesso un uso militare di HAARP solo per scopi di ricognizione e non distruttivi. Modulando i segnali in frequenze bassissime, cioè onde ELF o VLF, si potrebbe “vedere ciò che succede nel sottosuolo, individuando bunker, silos di missili, e altre installazioni sotterranee di Stati avversi”.

Quindi, ufficialmente, gli scopi di HAARP sono: lo studio della ionosfera (essendo composta da particelle cariche, ioni, possiede la proprietà di riflettere verso terra le onde hertziane) per migliorare le telecomunicazioni; lo sviluppo di nuove tecniche radar, che permettano agevoli comunicazioni con i sottomarini e rendano possibili radiografie di terreni, in modo da rilevare armi od attrezzature a decine di km di profondità.

Apparentemente, quindi, HAARP è un innocuo centro di ricerche con potenzialità applicabili nella difesa nazionale. Tuttavia, tutti gli usi possibili di HAARP non dichiarati (che possono essere messi in pratica nei diversi campi militari: aeronautica, esercito, marina, ecc.), sono allarmanti.


Scheda 2 – Le potenzialità di HAARP

Secondo il sito ufficiale, HAARP può essere utilizzato “per provocare un cambiamento nella temperatura della ionosfera minimo e localizzato, cosicché le risultanti reazioni fisiche possano essere studiate da altri strumenti piazzati nello stesso sito o nei pressi di HAARP”.

Dietro HAARP potrebbe celarsi la sperimentazione di una tecnologia avanzata di irradiamento a radio-onde. Una tecnologia simile sarebbe in grado di alzare e scaldare vaste zone della ionosfera immettendo elevate quantità di energia; far rimbalzare onde elettromagnetiche, capaci di penetrare qualsiasi cosa vivente e/o morta, indietro su determinate località della Terra.

Questo tipo di stimolazione causerebbe modificazioni molecolari della ionosfera, le quali porterebbero a devastanti conseguenze sul clima delle regioni colpite. In poche parole, HAARP, essendo in grado di provocare intenzionali cambiamenti climatici, potrebbe essere utilizzato come arma militare. Inoltre, le onde riflesse sulla superficie terrestre, a causa della loro elevata intensità e capacità di penetrazione, sarebbero in grado di manipolare e disgregare i processi mentali umani.

Nicholas Begich, attivista della campagna contro HAARP, lo descrive come “uno strumento tecnologico super potente che emette onde radio in grado di raggiungere aree della ionosfera, si concentrano su di essa e la riscaldano. In seguito le onde elettromagnetiche rimbalzano sulla terra e penetrano qualsiasi cosa - viva o morta che sia”.

Rosalie Bertel, scienziata di fama mondiale, definisce HAARP come “un gigantesco impianto di riscaldamento che può causare gravi danni alla ionosfera creando dei buchi, ma anche delle lunghe incisioni sullo strato protettivo che evita che il pianeta sia bombardato da radiazioni mortali”.

Secondo Richard Williams, fisico e consulente del laboratorio David Sarnoff di Princeton, HAARP è “un atto irresponsabile di vandalismo globale”. Williams e altri scienziati temono un secondo stadio segreto in cui HAARP “proietterà ancora più energia nella ionosfera. Ciò potrebbe causare un grave danno nella parte superiore dell’atmosfera in un punto da cui si produrrebbero per anni effetti a rapida diffusione su tutto il pianeta per anni”.
(Citato in Scott Gilbert, Environmental Warfare and US Foreign Policy: The Ultimate Weapon of Mass Destruction, http://www.globalresearch.ca/articles/GIL401A.html)

Secondo alcuni scienziati, gli effetti dell’uso sconsiderato di questi livelli di energia nella ionosfera, il nostro schermo naturale, potrebbe essere devastante. Iniettando un’ingente quantità di particelle nella ionosfera, è possibile alterare in maniera irrimediabile l’equilibrio protettivo della Terra, causando una caotica instabilità che potrebbe dare inizio ad una catena di effetti collaterali come ad esempio la distruzione totale dello strato di ozono. Ciò che preoccupa maggiormente è dovuto al fatto che si può prevedere con certezza come la Terra potrà reagire a questo eccesso di radiazioni.


Scheda 3 – Il controllo climatico

Il controllo climatico non solo è possibile e già sperimentato, ma può anche essere usato come arma militare. Il primo esperimento sulla modificazione del clima risale al 1946. In quell’occasione un aereo volò all’interno di una nube spargendo ghiaccio secco: dopo pochi minuti piovve. Qualche anno dopo si ottenne lo stesso risultato utilizzando lo ioduro d’argento. Tecnica messa poi a punto da Israele e largamente utilizzata a partire dagli anni ‘60. Negli Usa, invece, diverse aziende sono specializzate nel controllo degli uragani irrorando al loro interno, attraverso razzi o aerei, sostanze chimiche igroscopiche al fine di assorbire l’acqua e quindi di diminuire la violenza degli uragani. In Cina si combatte la siccità investendo circa 40 milioni di dollari l’anno in tecniche di manipolazione climatica. Pechino ha già annunciato che le Olimpiadi 2008 avverranno sotto il sole. In Russia vengono utilizzate da anni tecniche antinebbia a base di azoto liquido e dal 1995 Mosca ricorre all’inseminazione delle nubi onde evitare la pioggia durante le cerimonie importanti. L’inseminazione consiste nell’irrorare nelle nubi sostanze chimiche a base di azoto liquido attraverso aerei appositamente modificati.

Questo avviene da decenni e i media italiani fingono di accorgersene soltanto oggi (video del TG1). Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, nel 2000 sono stati circa 26 nazioni a condurre esperimenti di alterazione climatica. Tra questi è presente anche l’Italia col ”Progetto pioggia” della Tecnagro. Modificare localmente il clima è quindi possibile con tecniche già collaudate e consolidate da molti anni.

Esistono centinaia di brevetti riguardanti il controllo climatico. Alcuni di essi si possono facilmente trovare attraverso una ricerca su Google Patents oppure direttamente dal sito ufficiale US Patent. In alcuni di questi brevetti si parla esplicitamente di irrorazione di sostanze chimiche nell’atmosfera citando, tra gli altri, bario e alluminio.

A questo punto ci chiediamo: è possibile modificare il clima per scopi militari? La risposta è affermativa dal momento che questo fu possibile già durante la guerra del Vietnam. Da quaranta anni fa ad oggi, la tecnologia si è notevolmente evoluta e con essa anche le tecniche di controllo climatico per scopi bellici. Tecniche di manipolazione e controllo climatico che usufruiscono di sostanze chimiche sparse nell’aria mediante aerei cisterna militari. Le stesse sostanze chimiche che servono al sistema H.A.A.R.P. per potenziare le proprie funzionalità. Sia il Parlamento europeo che quello russo hanno denunciato preoccupazione nei confronti del sistema H.A.A.R.P., definendolo un’arma militare molto pericolosa.

“Gli USA hanno intenzione di effettuare esperimenti scientifici su larga scala tramite il programma HAARP, e non controllati dalla comunità globale, dichiararono i deputati”.
(Interfax News Agency, original Russian, BBC Monitoring, 8 agosto 2002,)

Il sistema H.A.A.R.P. è volto a modificare il clima terrestre, andando a manipolare addirittura lo spettro elettromagnetico con l’uso di onde ELF (Estreme Low Frequencies). A pagina 19 del brevetto che sta alla base del progetto H.A.A.R.P., “Metodo e strumento per alterare un’area nell’atmosfera, ionosfera e/o magnetosfera”, si legge:

“Si suggerisce anche di rilasciare larghe nuvole di bario nella magnetosfera così che la foto ionizzazione aumenterà la densità del plasma freddo, in tal modo da produrre una precipitazione di elettroni attraverso un’accresciuta interazione whistler-mode”.

Secondo questo brevetto, quindi, il plasma aumenta di densità se entra in contatto col bario. Come possono essere create delle nuvole artificiali di bario nella magnetosfera? Il metodo più semplice pare sia attraverso l’utilizzo di appositi aerei.

Lo si legge anche nel brevetto Welsbach, il quale spiega come spargere nell’atmosfera sostanze chimiche quali torio e alluminio utilizzando proprio degli aerei, al fine di riflettere le radiazioni del sole.

Un articolo della Pravda Italia del 27 novembre 2006 recita:

“Sappiamo che i militari statunitensi stanno diffondendo in atmosfera, da anni, per mezzo di velivoli appositi, differenti composti di bario. L’università dell’Alaska ha diffuso il bario nello spazio per studiare le linee del campo magnetico della terra. I militari hanno usato i sali di bario nei cieli di territori nemici, come Libia, Panama, Afghanistan ed Iraq, al fine di cagionare malesseri nella popolazione. Un rapporto recente della base dell’aeronautica di Wright-Patterson conferma che l’aviazione militare sta spruzzando il titanato di bario attraverso tutti gli Stati Uniti ed in Europa per facilitare gli studi avanzati sulle trasmissioni radar (vedi H.A.A.R.P.)” ( http://italia.pravda.ru/science/3889-0 ).

Sostanze come il bario e l’alluminio, quindi, se sparse in grandi quantità e in modo sistematico nell’atmosfera, sono in grado di facilitare le trasmissioni elettromagnetiche di H.A.A.R.P. ottenendo grandi vantaggi sia per quanto riguarda le comunicazioni sia per quanto riguarda il controllo climatico. Quest’ultimo aspetto è proprio l’obiettivo proposto dall’US Air Force nel documento “Un moltiplicatore di forza: possedere il clima entro il 2025”.

“L’aviazione statunitense “riuscirà a controllare il clima” grazie agli investimenti sulle nuove tecnologie e al tentativo di focalizzarne lo sviluppo perché siano usate in azioni di guerra … La modificazione climatica offre a chi combatte numerose opzioni per sconfiggere l’avversario o imporsi ad esso… dall’aumentare le azioni non ostili a disturbare quelle del nemico modificando lievemente i fenomeni meteorologici per portare a termine il dominio delle comunicazioni globali e il controllo dello spazio. Negli Stati Uniti la modificazione climatica sarà integrata nella politica per la sicurezza nazionale e applicata a livello nazionale e internazionale. Il nostro governo perseguirà questa politica, secondo i propri interessi, a vari livelli.
(Air University of the US Air Force, AF 2025 Final Report, http://www.au.af.mil/au/2025/)

”La manipolazione climatica diverrà parte della sicurezza interna e internazionale e sarà sfruttata in maniera unilaterale. Sarà usata a scopi difensivi e offensivi e anche come deterrente. La capacità di generare precipitazioni, nebbia e temporali e di modificare il clima e di creare un clima artificiale, fanno parte di quelle tecnologie integrate che possono far aumentare la capacità statunitense, o diminuire quella degli avversari, di ottenere conoscenza, ricchezza e potere globale”.
(Fonte: University of the US Air Force, AF 2025 Final Report, http://www.au.af.mil/au/2025/).

E’ quindi realistica l’ipotesi che l’aviazione americana sia in grado di manipolare il clima sia a scopo sperimentale sia a scopi militari e segreti. Attraverso H.A.A.R.P. e sostanze chimiche irrorate nell’aria potrebbe addirittura provocare inondazioni, uragani, siccità e terremoti. Non a caso, negli ultimi anni il Dipartimento della Difesa ha destinato elevate somme di denaro allo sviluppo e al perfezionamento di queste tecnologie.

Già nel 1976 l’Enciclopedia Militare Sovietica espose il rischio che gli Stati Uniti, per via elettromagnetica o per via astronautica, potessero modificare il clima dell’Eurasia lacerando lo strato di ozono sopra l’URSS. L’Unione Sovietica si accordò poi con gli USA affinché fosse proibito l’uso dei cambiamenti climatici ambientali.

Il 5 febbraio 1998 la sottocommissione “Sicurezza e disarmo” del Parlamento europeo chiede che “un organismo indipendente” valuti “l’impatto sull’ambiente e l’ecologia dello Haarp”. Gli USA non partecipano e non inviano alcun loro delegato. La risposta è stata: la commissione non è competente a porre il problema: segreto militare.

Nella relazione sull’ambiente depositata il 14 gennaio 1999 sulla sicurezza e la politica estera della commissione per gli affari esteri, il Parlamento Europeo si dimostra preoccupato per l’utilizzo delle risorse militari (in particolare del sistema HAARP) che arrecano danni irreparabili all’ambiente. In questo documento, il sistema H.A.A.R.P. viene descritto come:

“La commissione per la protezione dell’ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori: considera il SISTEMA MILITARE USA di manipolazione ionosferica, H.A.A.R.P., con base in Alaska - che è solo una parte dello sviluppo e dell’impiego di armi elettromagnetiche ai fini della sicurezza sia interna che esterna - un esempio della più grave minaccia militare emergente per l’ambiente globale e la salute umana, dato che esso cerca di manipolare a scopi militari la sezione della biosfera altamente sensibile ed energetica, mentre tutte le sue conseguenze non sono chiare”.

Nel 2002, il Parlamento Russo, la Duma, rilascia un documento firmato da 188 deputati nel quale si sostiene che l’esercito statunitense aveva programmato di collaudare le tecniche per intervenire sul clima nel sito in Alaska e in altri due siti:

“I membri delle commissioni riportarono che gli USA avevano deciso di collaudare tre siti del genere. Uno di questi si trova nel territorio adibito ai test militari in Alaska e i test completi avrebbero dovuto cominciare agli inizi del 2003. Il secondo e il terzo si trovano in Groenlandia e in Norvegia”.

“Quando questi siti, in Alaska, Groenlandia e Norvegia, diverranno operativi, si creerà una linea chiusa con un potenziale fortissimo in grado di influenzare i mezzi vicini alla terra”.

“[H.A.A.R.P. è, ndr] un esperimento su vasta scala, e al di fuori di ogni controllo internazionale, per guastare gli apparecchi di comunicazione installati su mezzi e missili spaziali: un’arma capace di provocare gravi interruzioni sulle reti elettriche, sugli apparecchi di pompaggio degli oleodotti e di provocare danni alla salute mentale di popolazioni di intere regioni”.

“Sotto il programma HAARP, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari”.

Fonte: www.ilbenecomune.net


TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

lunedì, maggio 05, 2008

L'Aeronautica militare ti vuole L.O.V. (articolo di C.W. Palit - Terza ed ultima parte)

Leggi la prima parte qui e la seconda qui.

Guarda qui il video correlato alla prima parte di questo articolo.

Guarda qui il video correlato alla seconda e terza parte di questo articolo.

Gli esperti stanno lavorando per sviluppare sensori in grado di identificare e tracciare le persone in base al loro unico inconfondibile odore. Gli autori di “Hit ’Em Where It Hurts” hanno in mente di creare sensori abbastanza piccoli per diffonderli attraverso la corrispondenza e di usare “orde” di sensori acustici per estrapolare immagini di strutture, attraverso una mappatura sismica in connessione con immagini ottenute attraverso la risonanza magnetica.

“L’importanza dei sensori visivi può diminuire, entro il 2025, dal momento che un attacco strategico farà affidamento maggiormente su metodi non letali. In questo caso, i nuovi sensori acustici, olfattivi e gustativi divengono essenziali nella raccolta di dati per sferrare un’aggressione efficace.

Un drone, presumibilmente impegnato in un'operazione di rilevamento elettronico, sorvola a bassa quota un'area abitata
Un drone, presumibilmente impegnato in un'operazione di rilevamento elettronico, sorvola a bassa quota un'area abitataUn sistema che si trova a 50.000 piedi può osservare un’area di 230 miglia quadrate ed ottenere una risoluzione continua di un metro. Inoltre un drone, che vola a bassa quota, sarà dotato di sensori che consentono la risoluzione di un centimetro”.

Questi droni sono legati ad un sistema che li connette ad aerei nell’atmosfera, piattaforme spaziali e satelliti. Queste basi spaziali possono mandare e ricevere segnali a supercomputers che sono collocati in stazioni con ripetitori sulla terra o in orbita. Un nuovo satellite radar, chiamato MIRAH, può vedere attraverso gli edifici, di notte e con ogni condizione meteorologica, restituendo un’immagine tridimensionale, quasi in tempo reale. I droni possono sembrare libellule, uccelli, elicotteri, aeroplani o anche cubi. Alcuni attivisti a Washington, recentemente, hanno visto una libellula-drone che sorvegliava una manifestazione. Questi droni possono essere alimentati ad idrogeno, ad energia solare, con batterie o con una combinazione di questi sistemi. Possono agganciarsi ad una linea elettrica per ricaricarsi o essere alimentati da microonde. Essi ti possono vedere, ma anche trasmettere dati. Esiste anche una tecnologia che è in grado di mascherarli, cosicché i satelliti ed i radar possono non rilevarli.

Esiste anche un sistema più economico, basato su specchi nello spazio che possono essere usati per trasmettere dati da un drone a stazioni sulla terra. Uno specchio di plasma può essere creato da una stazione che emette microonde per riscaldare l’atmosfera: quest’area di plasma può essere usata come uno specchio. Il Dr. Eastlund è il pioniere di questa tecnologia. Il suo lavoro, nell’ambito di H.A.A.R.P., è stato sponsorizzato dalla A.R.C.O., un’industria che produce alluminio, di proprietà della British Petroleum. Ovviamente le scie chimiche contengono molto alluminio.

Questi sistemi d’arma trattano informazioni provenienti dai databases di DELPHI, registrati in archivi governativi, elaborati da tecnici; sono dati provenienti in tempo reale dai bioimpianti dispersi in atmosfera. Sono griglie di sensori a terra, dati visivi provenienti dai satelliti, dagli aerei e dai droni, sono archivi sulla storia e la cultura dell’individuo. Essi elaborano profili psicologici, informazioni circa gli avvenimenti nazionali ed internazionali, le conoscenze degli esperti in vari campi, le esperienze del passato associate alle procedure per risolvere i problemi e sono sistemi in grado di apprendere. Possono “giocare” con scenari per studiare la soluzione migliore per un operatore umano: sono all’interno di una rete di computers diffusa in tutto il mondo e “ridondante”.

L’operatore umano può scegliere se impegnarsi immediatamente in un’operazione militare oppure no, se usare tattiche dirette o indirette. Egli è in grado di determinare se impiegare armi laser a radiofrequenza o a raggio contro persone, oggetti, industrie, città, truppe. Queste armi ad energia diretta possono essere usate dallo spazio, dalla terra, dal mare, da una gamma di piattaforme. La nanotecnologia consentirà la creazione di armi più piccole per i droni. Le armi ad energia diretta possono essere adoperate per un ampio spettro di situazioni, da un intervento di controllo alla distruzione e sono economiche. Che bello!

I sistemi militari del futuro e le tecnologie come le proiezioni olografiche, i campi di gravità e sonici, le operazioni biomediche, le operazioni psicologiche, l’inganno militare e l’attacco all’informazione sono tutte strategie possibili. Questi mezzi innovativi ed indiretti sono discussi nel documento classificato C2 e nell’Information Attack. Come complemento a queste tecniche indirette, tale testo focalizza gli usi militari riferiti ad armi letali e non letali.

Avete capito? Che cosa significa “Operazioni biomediche”, “Proiezioni olografiche”, “Campi di gravità” ed espressioni simili? Queste espressioni si riferiscono all’informazione classificata “Penetrare nella testa” di una persona per comandarla e controllarla (C2). Gli attacchi basati sul C2 degradano l’abilità del nemico per fare in modo che prenda le decisioni più adatte ed affinché cambi le sue decisioni, senza che si accorga di essere manipolato.

Esiste un’espressione: “life mirrors art”. Torniamo al discorso iniziale. Se le scie chimiche sono descritte nel “Weather As a Force Multiplier” come un sogno ad occhi aperti dei militari, allora perché tutti i diagrammi all’interno del documento possono essere presentati come programmi di irrorazione? Questi diagrammi mostrano al lettore esattamente quali sostanze saranno diffuse e durante quali anni.

Inoltre, secondo il documento, i sensori nanotecnologici saranno dispersi nei cieli fin dal 1995, ma la loro diffusione aumenterà fortemente fino al 2025.

Sapete che gli strumenti nanotecnologici saranno usati in medicina per potenziare gli impianti biologici, come i pacemakers o i nanoimpianti nel cervello?

Armi come queste possono essere usate per guerre occulte e per una microgestione della popolazione. Un’arma non letale fatta crescere in una persona per lungo tempo diventa un’arma letale, ma possiamo credere agli uomini che pensano che non sia un grande affare introdurre di nascosto impianti elettromagnetici nelle persone, vero?

La mancanza di rispetto per i diritti inalienabili che è ostentata dagli ufficiali delle forze armate, autori di questo documento è sconvolgente. Hitler avrebbe sognato una tecnologia ideata da una squadra della morte come questa. Armi come queste saranno sempre usate in modo sconsiderato da qualcuno: ecco perché le armi non dovrebbero neanche esistere. Qualcuno obietterà: “Be', saranno usate solo contro il nemico”. In quale modo tu puoi diffondere tali sensori in una sola abitazione? Come puoi avvelenare una sola parte dell’aria? Non dovrebbe esistere un divieto di trasformare le persone in automi? Tutto ciò viola i trattati sulla possibilità di alterare l’ambiente. Alcuni “ragazzi” dell’Aeronautica militare pensano che disperdere sensori tra i nemici ed i non combattenti attraverso il cibo, l’acqua e l’aria, sia magnifico. Per pura coincidenza questo scenario combacia con le scie chimiche ed il Morgellons che sta lacerando i corpi degli Statunitensi, oggigiorno.

Non sono sicura di voler esprimere il mio amore all’Aeronautica militare.

Carolyn Williams Palit

Traduzione a cura di Antonio & Rosario Marcianò

Articolo originale in lingua inglese:
The Air Force Wants Your LOV: Aerial Seeding of Biological Implants into Food, Water, & Air
by Carolyn Williams Palit
February 29, 2008

TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

giovedì, maggio 01, 2008

Mettiamoci una croce sopra

Lode della dialettica (Bertold Brecht, trad. di Franco Fortini)

L'ingiustizia oggi cammina con passo sicuro.
Gli oppressori si fondano su diecimila anni.
La violenza garantisce: Com'è, così resterà.
Nessuna voce risuona tranne la voce di chi comanda
e sui mercati lo sfruttamento dice alto: solo ora io comincio.
Ma fra gli oppressi molti dicono ora:
quel che vogliamo, non verrà mai.
Chi ancora è vivo non dica: mai!
Quel che è sicuro non è sicuro.
Com'è, così non resterà.
Quando chi comanda avrà parlato,
parleranno i comandati
.
Chi osa dire: mai?
A chi si deve, se dura l'oppressione? A noi.
A chi si deve, se sarà spezzata? Sempre a noi.
Chi viene abbattuto, si alzi!
Chi è perduto, combatta!
Chi ha conosciuto la sua condizione, come lo si potrà fermare?
Perché i vinti di oggi sono i vincitori di domani
e il mai diventa: oggi!

Durante questi mesi abbiamo assistito alla "ritirata strategica" di diversi attivisti, scienziati, ricercatori indipendenti. Costoro, in seguito a pressioni di vario tipo, hanno pensato di abbandonare il campo minato e di ritornare alla loro normale vita di tutti i giorni. L'argomento "scie chimiche" non è, infatti, per nulla digerito dall'establishment, perciò le minacce o, quando va bene, i "cortesi consigli" non si contano ed è comprensibile che non tutti se la sentano di proseguire nella ricerca e divulgazione di verità scomode.

In effetti, apprezziamo di più una persona che, di fronte a "realtà più grandi", decide di gettare la spugna e, con onestà, spiega i motivi della sua scelta. Possiamo capire.

Purtroppo, però, non accade sempre così ed allora ci troviamo di fronte ad atteggiamenti ambigui per opera di personaggi che, pur di non abbandonare un ruolo che porta loro, evidentemente, autostima, si arrampicano sugli specchi pur di non inimicarsi i disinformatori. In tal modo restano in bilico ed in mezzo a fiumi di parole dette e scritte non solo non assumono nessuna posizione, ma addirittura occultano dati che noi definiremmo definitivi, pur di non inimicarsi quelle frange dei servizi segreti che hanno, invece, costretto altri ricercatori ad abbandonare.

Ecco quindi che i suoi "studi" proseguono, farraginosi ed inutili, focalizzati pedissequamente sull'"analisi" di documenti ufficiali, palesemente mendaci, come quelli della N.A.S.A. (vedi, ad esempio: "Contrail identification chart and formation guide", "Contrail Science", "Contrail education" etc.).

Così, ad esempio, leggiamo uno stralcio di un delirio di Santacroce:

"Verificare l'esistenza di scie anomale nei nostri cieli vuol dire verificare se esistono scie diverse dalle normali scie di condensazione. Per far questo è necessario avere prima ben presente cosa sia una normale scia di aereo, come si formi e come essa evolva nel tempo. In questo breve post, basandomi su articoli scientifici e su quanto riportato nel sito della NASA, riassumo come e perchè si formano le normali scie di condensazione di aereo, e perchè in certi casi esse permangono e si espandono. [...]

Oppure...

[...] "Dopo avere effettuato un po’ di fotografie ho iniziato a filmarlo. E mentre lo filmavo, con mia grande sorpresa, l'aereo ha iniziato magicamente a produrre una scia. Pensavo che si potesse trattare della tanto agognata prova dell'esistenza delle scie chimiche: un aereo con scia a quota bassa (ricordo che al momento non esistono prove di rilascio di scie a quote non consentite pubblicate in riviste scientifiche referate). [...] L'aereo fotografato è stimato, come detto, a 9200 metri e non fa la scia nella foto utilizzata per la stima. Cosa dice l'Appleman riguardo ai 9200 metri il 19 gennaio? A 9200 metri, secondo il diagramma di Appleman alle 13, non vi erano le condizioni per rilasciare una scia. Perfetto. E' proprio quello che volevamo. L'aereo della fotografia non fa la scia ed è stimato a 9200 metri e l'Appleman ci dice che a quella quota non ci sono le condizioni. I conti tornano. I dati confermano la stima della quota.

Ma dopo, la scia si forma. La vediamo bene nel video. Può essere allora che a quote più alte ci siano condizioni per le scie? L’Appleman ci dice che le condizioni per la formazione di una scia iniziano più sopra. A 9370 metri abbiamo una zona in cui i valori di temperatura e umidità iniziano a sovrapporsi nel grafico. La radiosonda salta quindi a oltre 10500 metri. A questa quota, le condizioni per avere scie sono nette.
[...]

Cosa ci indicano questi dati allora? Questi dati ci indicano che NON ho evidenze che la scia sia chimica. Quando l'aereo è passato sulla mia verticale si trovava a 9200 metri e non produceva scie, come previsto dal diagramma di Appleman. Poi l'aereo inizia a rilasciare una scia e sappiamo che le condizioni a più alte quote ci sono. La stima ipotizzata del momento in cui l'aereo inizia a rilasciare scie cade in un intervallo compatibile con la presenza di scie. E tutto questo tenendo sempre ben presente che i radiosondaggi sono a 3 ore dalla foto e quindi puramente indicativi! Non abbiamo quindi alcun elemento forte e inattaccabile che indichi che la scia sia chimica. In assenza di queste evidenze, l'identificazione migliore è che si tratti di una scia di ghiaccio. A questo punto, verificare l'ipotesi che l'aereo sia militare non ci cambia più di tanto perchè in ogni caso non abbiamo evidenza che la scia sia una scia chimica".


In buona sostanza, Massimo Santacroce affida le sue "stime" a dati ufficiali (vedi le affermazioni sulla persisteza per voce di Patrick Minnis - N.A.S.A.) e, quel che è peggio, impone una sua verità basandola sulla sola stima di una foto, correlata ad una non si sa quanto affidabile "taratura" della sua macchina fotografica. Egli valuta una quota di 9200 metri per un velivolo che, date le condizioni di visibilità (l'umidità in quota non è compatibile con la visibilità atmosferica a grandi distanze), già non poteva essere assolutamente scorto [1], se anche si fosse trovato a quote inferiori. Ma non solo! Egli nasconde, agli osservatori meno attenti che, in base ai dati atmosferici di quel 19 gennaio 2008 su Milano, non esistevano le "condizioni di sovrasaturazione" (in realtà si tratta di nozioni N.A.S.A. volte a giustificare l'esitenza di scie anomale nei cieli del mondo, ma prendiamole un attimo per buone...) per la persistenza delle scie che egli definisce "di condensa". Eppure, quando gli facemmo notare, provocatoriamente, che l'aereo da lui ripreso volava sotto gli stratocumuli, ebbe a rispondere che non si trattava di stratocumuli, ma di scie persistenti. Tutto questo in netto contrasto con i dati delle radiosonde da lui stesso richiamate! Una volta fattagli notare la palese contraddizione nelle sue affermazioni, Santacroce cancellò il nostro commento all'articolo. E' un approccio scientifico, il suo o un maldestro occultamento di dati oggettivi?

Si potrebbe eccepire che i calcoli di Santacroce rispettano la procedura scientifica, ma tale impressione si scontra con innumerevoli elementi che confutano queste certezze. Il fatto è che Santacroce non si cura per niente di esaminare prove che sono in netto contrasto con le sue errate conclusioni, ma anzi le nasconde, poiché esse smentiscono definitivamente le analisi sin qui da lui svolte.

Dispiace che una persona di una certa competenza, come Santacroce, pur di raccogliere il plauso (e certo di non essere più infastidito, minacciato o ricattato) da loschi figuri come i disinformatori axlman, scie-nziato, brain_use, denis_helicopter, giovanni, Emanuele Ciriachi etc., rinneghi la sua dignità di uomo, abiuri i principi scientifici, preferendo proseguire in una falsa attività di ricerca pur di non abbandonare un ruolo nel quale si vede appagato, il ruolo di ricercatore, pur di non scontentare i suoi padroni, verso i quali mostra una fedeltà canina.

Ecco quali sono i risultati ottenuti da Santacroce: la piaggeria più vergognosa e laida è la ricompensa di questi caudatari del sistema.


Axlman on apr 30, 2008 at 11:01 PM

Fai una bella cosa, Rosario, leggiti per bene il blog di Massimo Santacroce, questo, così ti fai finalmente un'idea di cosa vuol dire filmare aeroplani a duemila metri di quota e di cosa vuol dire affrontare seriamente l'argomento, e piantala una buona volta di fare il buffone.


Ecco! Questo è il risultato del lavoro svolto da certi personaggi, sempre in bilico tra verità scomode e convenienze personali. Forse Santacroce avrebbe fatto meglio a ritirarsi e basta, una volta subìte pressioni, invece di proseguire i suoi... "studi" riadattati alle esigenze di sopravvivenza all'interno di un Ateneo.

Spiacenti, cari disinformatori, ma la verità non è rappresentata da voi o dalle vostre momentanee bambole di pezza, ma da una prova solida ed inattaccabile, che manda voi, i vostri insulti e tutte le ricerche pseudo-scientifiche di persone che non hanno il coraggio di dire come stanno veramente le cose, al diavolo. La prova del cumulo dimostra, senza ombra di dubbio, che gli aerei impegnati nelle operazioni di aerosol volano a quote, ben lontane dai 10.000 metri sbandierati dal vostro valletto Santacroce. I cumuli attraversati in innumerevoli occasioni dai "tankers chimici" (li definiamo così per semplicità, ma qui ribadiamo che vengono quasi sempre impegnati velivoli di piccole e medie dimensioni) non superano i 2.400 metri di quota, dunque quelle scie NON SONO ASSOLUTAMENTE CONTRAILS DI CRISTALLI GHIACCIO e quelle dove fluttuano i cumuli non sono certo le quote canoniche degli aerei commerciali!

Ci pare evidente che, sebbene i disinformatori si stiano arrabattando anche su questo aspetto, affermando che le scie di condensa si possono formare anche a quota zero (essi riscrivono per questo le leggi della fisica), non potranno mai giustificare scie lunghe sino ad 800 chilometri e che si possano formare a 2.000 metri di quota e con temperature di 10 gradi sopra lo zero.

Prendiamo, infatti, in esame le immagini di questo filmato. Un velivolo bimotore percorre lo spazio di cielo sopra Sanremo e si dirige verso un gruppo di cumuli, al fine di scioglierli. Il "tanker" li attraversa, rilasciando una lunghissima scia. La sua quota di volo è immediatamente riscontrabile dalla nota altitudine dei cumuli (1500/2300 metri circa), mentre la temperatura è facilmente rilevabile da un semplice calcolo.

Quel giorno erano stati registrati 25 gradi Celsius ad 80 metri sul livello del mare. Noi sappiamo che, per ogni km di elevazione, si rileva un abbassamento di temperatura di circa 6,7 gradi Celsius. Ipotizzando un'altitudine media dei cumuli di 2000 metri, sottraiamo ai 25° Celsius 6,7 x 2 = 13,4. Otterremo una temperatura, a duemila (2.000) metri di quota, di 25 - 13,4 = 11,6 ° Celsius. Ora, quand'anche ci trovassimo in condizioni idonee di umidità relativa (cosa che comunque non si verificò a Sanremo il 16 aprile 2008), nessuno potrà mai convincere alcun fisico e meteorologo (e nemmeno noi) che si sia potuta formare una scia di cristalli di ghiaccio, lunga chilometri (quindi tantomeno annoverabile come "treccia di Berenice", di per sè scia breve ed evanescente) a 12° Celsius sopra lo zero termico.

La prova del cumulo si aggiunge alla prova dello stratocumulo, alla prova trigonometrica, alla prova del focale, alla prova del radar, alla prova del laser verde ed alla prova della propagazione del suono [2]. Tutte queste dimostrazioni, basate ora su riscontri empirici ora su calcoli matematici portano ad un univoco risultato: le scie che vediamo sfregiare i nostri cieli non sono scie di condensa, in quanto prodotte a quote estremamente basse, quasi mai eccedenti i 4.000 metri, checché ne dicano i disinformatori ed i loro lacché. Esse sono, senza ombra di dubbio, chemtrails: un'arma esotica! Sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario. Con i fatti e non con gli insulti!


[1] A pagina 11 di un vecchio testo "La fisica della particelle" di Kenneth W. Ford (versione originale 1965, quinta versione del 1980, Arnoldo Mondadori Editore, Milano) si legge "Quando un aereo a reazione passa alto nel cielo, si forma sulla sua scia una nube di cristalli di ghiaccio chiaramente visibile, anche se non è possibile scorgere l'apparecchio".

[2] "Le sorgenti principali del rumore causato da aeromobili convenzionali sono il flusso aerodinamico ed i sistemi di propulsione. Il primo viene definito anche rumore della struttura dell'aereo e viene prodotto dal flusso d'aria sulla fusoliera, dalle sue cavità, dalle superfici di controllo e dai carrelli d'atterraggio. Per tale motivo esso risulta responsabile del contributo dominante del disturbo all'interno dell'aeroplano stesso, mentre diventa di entità trascurabile rispetto al rumore dei motori per quanto riguarda la prossimità degli intorni dell'aeroporto".

Riuscite ad immaginare il rumore prodotto da migliaia di velivoli che sorvolano ogni giorno i nostri affollati cieli? Vi siete mai chiesti perché non li udite? Semplice, perché gli aerei commerciali volano a quote comprese tra 8000 e 13000 metri. Se quindi percepite il rombo sordo di un aereo e voltando lo sguardo verso l'alto lo scorgete rilasciare una scia, vi sono ottime probabilità che siete di fronte ad un velivolo che rilascia scie chimiche a bassa quota.



TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

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