Nella seconda guerra mondiale i deportati del regime nazista venivano imprigionati nei lager e marchiati con un numero identificativo. Gli uomini e le donne venivano privati della dignità ancor prima di essere privati della vita stessa. Questo metodo identificativo comparava gli uomini alle bestie da soma, rendeva schiavi e succubi di un ordine superiore i deboli e i discriminati. Sono passati molti anni e la memoria rimane a testimoniare quelle barbarie e a ricordarci gli errori degli uomini. Oggi ci troviamo a dover fronteggiare pericoli molto più subdoli ma altrettanto discriminatori e limitativi della libertà di ciascun cittadino del mondo. L’agenda del nuovo ordine mondiale procede inesorabile e a velocità sostenuta. Non sono mai stato ottimista di natura, ma non pensavo si potesse arrivare così velocemente ad intravedere un controllo totale della vita e della salute delle persone. Più volte su questo blog ho parlato e straparlato del controllo globale, del “grande fratello” che tutto osserva e controlla. Abbiamo parlato spesso dei temibili dispositivi nano-tecnologici utilizzati per scopi militari e oggi punta di diamante dell’industria farmaceutica e alimentare. Questi dispositivi molto piccoli sono in grado di incamerare informazioni di vario genere e sono applicabili a qualsiasi oggetto. Oggi il loro utilizzo è prevalentemente nel campo della sicurezza e delle tecnologie avanzate, ma stanno diventando standard di produzione per qualsiasi bene di consumo. Questi micro-robots sono in grado di tracciare (per ora via radio, in futuro chissà?) ogni oggetto e permetteranno di associare la persona all’oggetto in questione. Ciò significa che siamo soggetti a controllo totale su quello che facciamo e che compriamo e ancor peggio potranno essere utilizzati per motivi di sicurezza e prevenzione del crimine. Su repubblica è uscito un articolo che associa questi dispositivi RFID a medicinali. L’intenzione del brevetto Kodak è quella di facilitare l’assunzione delle pillole e il controllo da parte di medici responsabili dell’assunzione stessa. Questo mi crea un discreta inquietudine, perché significa essere totalmente controllati e manipolati a comando. L’uomo cyborg diventerà una grande discarica di RFID che permetteranno al medico, al datore di lavoro, al governo o a chissà cos’altro di avere il controllo totale della libertà di ciascuno di noi. Spero che la fantascienza non prenda il posto della realtà e tutto svanisca in una bolla di sapone. Quando non ci sarà più nemmeno la forza di ribellarsi il mondo sarà dominato dalla tecnologia in mano ad una elite di sconsiderati uomini di potere e noi non potremo nemmeno più scrivere due righe su un blog per denunciarne le nefandezze. Oggi le nanotecnologie vengono irrorate dai tankers chimici sulle nostre teste, creando malattie ancora non del tutto identificabili. Siamo completamente indifesi e impotenti. L’unica soluzione è ribellarsi e informare più persone possibili. Solo così forse il genere umano riuscirà a sopravvivere.
Fonte: Freenfo
Ciao a tutti
RispondiEliminaSono onorata del fatto che abbiate inserito il link al mio blog in un articolo importante come questo (purtroppo il tempo è tiranno, vorrei poterlo aggiornare più spesso).
Ribellarsi e diffondere informazioni è davvero l'unica arma che abbiamo. Sfruttiamola fino in fondo.
Vi lascio un link:
http://www.pressante.com/content/category/4/17/32/
E' la sezione "Nuovo Ordine Mondiale" del sito Pressante.com, dove trovare articoli che tengono aggiornati sugli sviluppi, sempre più rapidi e orwelliani, del controllo globale, specialmente in terra inglese.
Un saluto e un augurio perché sempre più persone siano raggiunte da queste informazioni, spengano definitivamente la TV e inizino a pensare con la propria testa!
Ciao! Sono io che ti ringrazio per quanto scrivi e per come lo esponi. Mi piace il Tuo stile ed ho pensato che quindi l'articolo fosse adatto non solo al tema del blog, ma anche al mio modo di vedere e di descrivere gli eventi che ci circondano.
RispondiEliminaMi auguro, come te, che il nostro impegno possa servire a risvegliare le coscienze, prima che sia tardi.
Un caro saluto e grazie ancora!