Il regime ha deciso di porre un freno all'incontrollabile libertà del Web, laddove spesso vengono rivelate verità scomode. Vedi, ad esempio, il dettaglio non indifferente che vede il fratello dell'attuale presidente del consiglio, il dott. Franco Prodi, come artefice (per conto d'altri) degli esperimenti di aerosol chimici e biologici sul nostro territorio.
La notizia non ha avuto eco tra i media ufficiali. E' palese che le nuove norme verranno rese pubbliche a cose fatte, onde evitare ostacoli nel percorso legislativo.
ROMA - Consiglio dei ministri del 12 ottobre: il governo approva e manda all'esame del Parlamento il testo che vuole cambiare le regole del gioco del mondo editoriale, per i giornali e anche per Internet. E' un disegno di legge complesso, 20 pagine, 35 articoli, che adesso comincia a seminare il panico in Rete. Chi ha un piccolo sito, perfino chi ha un blog personale vede all'orizzonte obblighi di registrazione, burocrazia, spese impreviste. Soprattutto teme sanzioni penali più forti in caso di diffamazione.
Articolo 6 del disegno di legge. C'è scritto che deve iscriversi al ROC, in uno speciale registro custodito dall'Autorità per le Comunicazioni, chiunque faccia "attività editoriale". L'Autorità non pretende soldi per l'iscrizione, ma l'operazione è faticosa e qualcuno tra i certificati necessari richiede il pagamento del bollo. Attività editoriale - continua il disegno di legge - significa inventare e distribuire un "prodotto editoriale" anche senza guadagnarci. E prodotto editoriale è tutto: è l'informazione, ma è anche qualcosa che "forma" o "intrattiene" il destinatario (articolo 2). I mezzi di diffusione di questo prodotto sono sullo stesso piano, Web incluso.
Scritte così, le nuove regole sembrano investire l'intero pianeta Internet, anche i siti più piccoli e soprattutto i blog. E' così, dunque? Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e padre della riforma, sdrammatizza: "Lo spirito del nostro progetto non è certo questo. Non abbiamo interesse a toccare i siti amatoriali o i blog personali, non sarebbe praticabile".
Un esempio concreto, però: il blog di Beppe Grillo verrà toccato dalle nuove norme? Anche Grillo dovrà finire nel registro ROC? "Non spetta al governo stabilirlo - continua Levi - Sarà l'Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute davvero alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà stata discussa e approvata dalle Camere".
Insomma: se una stretta ci sarà, questa si materializzerà solo tra molti mesi, dopo il passaggio parlamentare e dopo il varo del regolamento dell'Autorità. Ma nell'attesa vale la pena di preoccuparsi. Perché l'iscrizione al ROC - almeno nella formulazione attuale - non implica solo carte da bollo e burocrazia. Rischia soprattutto di aumentare le responsabilità penali per chi ha un sito.
Spiega Sabrina Peron, avvocato e autrice del libro "La diffamazione tramite mass-media" (Cedam Editore): "La vecchia legge sulle provvidenze all'editoria, quella del 2001, non estendeva ai siti Internet l'articolo 13 della Legge sulla Stampa. Detto in parole elementari, la diffamazione realizzata attraverso il sito era considerata semplice. Dunque le norme penali la punivano in modo più lieve. Questo nuovo disegno di legge, invece, classifica la diffamazione in Internet come aggravata. Diventa a pieno una forma di diffamazione, diciamo così, a mezzo stampa".
Anche Internet, quindi, entrerebbe a pieno titolo nell'orbita delle norme penali sulla stampa. Ne può conseguire che ogni sito, se tenuto all'iscrizione al ROC, debba anche dotarsi di una società editrice e di un giornalista nel ruolo di direttore responsabile. Ed entrambi, editore e direttore del sito, risponderebbero del reato di omesso controllo su contenuti diffamatori. Questo, ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale.
(19 ottobre 2007)
ALDO FONTANAROSA per Repubblica.it
Fonte originaria: Civile.it
E' un brutto colpo per la libertà di informazione e di espressione.
RispondiEliminaCome ci si può difendere da questo sopruso?
Ciao carissimo. Purtroppo la gente continua a pensare che la politica e le vostazioni siano espressione di democrazia ed invece non fa altro che avallare l'instaurazione di una strisciante dittatura.
RispondiEliminaCiao Badghir, non bisogna allentare i contatti con quei pochi uomini politici che ancora hanno uno spessore: fu,ad esempio, Grillini ad affossare analogo provvedimento circa un anno fa. Poi bisogna studiare altre strategie.
RispondiEliminaCiao!
Io ho già mandato il mio parere lì dove ho potuto...
RispondiEliminanon servirà a niente...però almeno,ancora una volta,ho potuto farlo!
speriamo im qualche uomo di buona volontà,uno sinceramente rispettoso del suo prossimo e che abbia le carte in regola per farsi sentire....
per ora è solo una minaccia...ma se passa alle camere....
è veramente triste!.......
Milano...1943...
spegnete luce!viva il duce!....
più o meno siamo lì!
questi vogliono il buio più totale delle nostre menti....per poi poter bombardare a loro piacimento soprattutto i giovani,con maggiori cavolate possibili senza alcun ostacolo!...
ciao Straker!...piove,c'è la nebbia,non so quanto naturale,fa freddo ed è buio già da 2 ore!
ahio che malinconia!!!!!!!
ci vuole il video della pizzica tarantata...quella tira su immediatamente!!!
Buona Serata a te e a Zret......
angelotta
Ciao Angelotta. Ho scritto due righe infuocate al promotore della legge. Più che mostrare il nostro sdegno per quel che tentano di combinare, non possiamo fare.
RispondiEliminaE' stata già aperta una petizione. Se trovo il link, ve la posto.
Ho letto da qualche parte che molti non permetterebbero a questa legge di passare, troppi interessi di mezzo... molti siti vivono con il fenomeno "blog", e anche Murdock, a quanto pare i diritti su MySpaces di MSN sono suoi. Certo, se davvero "loro" lo vorranno i blog spariranno, per come stanno andando avanti le cose, tutto è possibile...
RispondiEliminaUn caro saluto, Straker!
Ciao Alessandra. E' bene ricordare che la legge farà comodo a tutti gli schieramenti politici. per nostra fortuna chi ha un blog su server estero, non sarà soggetto alla stretta maoista di questo governo, a meno di interventi concertati con altri stati.
RispondiEliminaUn caro saluto!