venerdì, maggio 06, 2011

Il miracolo di Obama: uccidere Bin Laden per la seconda volta

Perché le notizie sulla finta uccisione di Bin Laden sono piene di contraddizioni e di reticenze? Perché a Giulietto Chiesa, famigerato mondialista, è consentito di apparire in televisione e di diffondere una (mezza) verità sugli ultimi eventi legati allo "sceicco del terrore"? Chi manovra i manovratori? Chi ha interesse a demonizzare il pur criminale governo statunitense? Presto lo scopriremo: intanto è necessario chiarire i termini dell'intrigo internazionale a base di blitz, frettolose esequie, foto non mostrate...

Osama Bin Laden è l'unico uomo al mondo che è riuscito a vivere due volte (se escludiamo un vecchio film con Roger Moore, "L'uomo che visse due volte"). Questo, ovviamente, se diamo credito alla farsa inscenata dal governo statunitense, secondo il quale l'agente della C.I.A., nella parte di terrorista islamico, pare essere stato neutralizzato da un commando delle forze U.S.A. in territorio pakistano. Dopo la comparsa di due foto, frutto di manipolazione digitale in cui si riprendeva Bin Laden ucciso dai Navy Seals ed in seguito alla pubblicazione sulla Rete di articoli che dimostrano che, invece, esse sono dei falsi, il presidente Barack Obama fa marcia indietro, dichiarando: "Non saranno diffuse immagini del 'capo di Al Qaeda' per non impressionare i cittadini". Quale immensa considerazione per il popolo bue! Ci dobbiamo fidare sulla parola, così come nel caso del certificato di nascita di Obama...

Nel frattempo, un funzionario degli Stati Uniti afferma: "Il corpo di Bin Laden è stato sepolto in mare", aggiungendo che il suo funerale è stato accelerato secondo la legge islamica che impone la sepoltura entro le ventiquattro ore dal decesso. La sepoltura in mare non è una pratica islamica . Gli U.S.A. hanno aggiunto che trovare un paese disposto ad accettare i resti di Bin Laden era difficile, quindi "hanno deciso di seppellirlo in mare".

Obiettivamente già così questa storia non sta in piedi ed assomiglia piuttosto molto di più ad una di quelle scuse ridicole che improvvisano i ragazzini per coprire una marachella. Peccato che qui si tratti del Governo degli Stati Uniti!

Ma davvero le cose stanno in questi termini? Davvero Osama Bin Laden è stato ucciso ora, alle porte, guarda caso, della nuova campagna elettorale statunitense? Certo... Osama è un jolly che è stato usato spesso dall'amministrazione Bush ed ora Obama ha voluto giocarselo nuovamente per risollevare il suo indice di gradimento un po' troppo in calo. Tutto ciò dopo anni di invenzioni, filmati falsi, menzogne di ogni genere e tutto questo senza che nessun giornalista che si rispetti si sia mai degnato di obiettare alcunché. Ovviamente sappiamo bene di che pasta sono fatti i cosiddetti giornalisti. Essi sono solo in grado di comunicare le veline che i padroni passano loro ed è per questo motivo che, nel 2011, a dieci anni dall'"Inside job" del 2001, ancora pochi sono a conoscenza della verità e cioè che gli attentati del giorno 11 settembre 2001 ed a seguire gli attentati di Londra e Madrid, sono di matrice occidentale, ideati e messi in atto dai servizi segreti statunitensi e britannici, con la fattiva collaborazione del Mossad.

Basterebbe eseguire una piccola ricerca per comprendere quale incredibile inganno è stato perpetrato in questi anni con la prona collaborazione dei media internazionali. Qualcuno ha mai sentito parlare sui media nazionali della nanotermite (esplosivo in dotazione esclusivamente ai militari) trovata nelle ceneri delle Twin towers? Qualcuno ha mai visto il filmato delle telecamere di sorveglianza, girato nel convoglio esploso a Londra, nel quale i primi poliziotti intervenuti osservavano un cratere (determinato da una deflagrazione) posto sul pavimento di uno dei vagoni coinvolti? Nessun aereo contro le Torri e contro il Pentagono; nessun terrorista islamico con lo zainetto, quindi...

Ma torniamo alle due vite di Osama Bin Laden.

Qui di seguito potete vedere l'intervista che l'ex premier del Pakistan, Benazir Bhutto, rilasciò a David Frost nel 2007. Ella affermava che Osama Bin Laden era stato assassinato. In un'intervista successiva dichiarò pure che i fatti del giorno 11 settembre 2001 erano frutto di una messa in scena ad opera di frange governative statunitensi. La Bhutto, come a suo tempo si temeva sarebbe accaduto, per via delle sue imprudenti manifestazioni verbali, fu eliminata nel dicembre 2007, un mese dopo. L'intervista alla Bhutto apre seri interrogativi in merito alle affermazioni degli Stati Uniti e sulle circostanze (ed i tempi) che hanno portato alla morte di Osama Bin Laden. Il barbuto "sceicco del terrore" è morto nel 2011, nel 2007 o ancora prima? Chi era davvero Bin Laden? Quante vite aveva a disposizione? E' deceduto davvero?



Nell'intervista a seguito del fallito attentato contro l'ex premier pakistano nel mese di ottobre 2007, la Bhutto affermò che Bin Laden, a quell'epoca, era stato già ucciso. Benazir Bhutto aveva anche identificato l'uomo che aveva tolto di mezzo il leader di Al Qaeda, citando Omar Sheikh. In risposta ad una domanda dell'anchorman se l'eventuale assassino avesse legami con il governo pakistano, la Bhutto dichiarò: "Sì, ma uno di loro è una figura molto importante per la sicurezza, è un ex ufficiale militare... ed aveva accordi con Omar Sheikh, l'uomo che ha assassinato Osama Bin Laden".

L'intervista è dell'ottobre 2007. Benazir Bhutto perì il 27 dicembre 2007, in un attentato dinamitardo, mentre stava lasciando un comizio elettorale a Rawalpindi, allorquando un uomo armato le sparò alla nuca per far poi esplodere una bomba.

La Bhutto è, guarda caso, morta e sepolta, le sue dirompenti dichiarazioni sono volutamente passate inosservate ed ella non può eccepire alcunché su quanto in questi giorni ci viene bellamente propinato. Sappiamo che sono frottole, ma i morti non possono parlare.

D'altronde è così che noi Occidentali esportiamo la democrazia: eliminando i testimoni scomodi ed addossando, anche in questo caso, la responsabilità al terrorismo di matrice islamica.

Il Governo occulto si prepara ora a nuovi attentati nel mondo. Preparatevi a nuove menzogne ed a nuove stragi: non dite che non vi avevamo avvertito.


6 maggio 2011 - Rosario Marcianò


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5 commenti:

  1. ...i morti non possono parlare.
    tranne Bin Laden ovviamente

    oltre alle "sue" dichiarazioni al mondo negli ultimi 10 anni, spunteranno anche le sue raccomandazioni post mortem :)

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  2. a proposito degli attentati a madrid, in quei giorni feci caso alla reazione della regina di spagna, quando incontrò i parenti delle vittime forse durante le esequie funebri. Non la smetteva di piangere, e ciò mi colpì molto visto che sappiamo tutti che fin da piccoli gli individui di sangue reale sono educati all' autocontrollo, a sapersi ricomporre in ogni occasione.Lei invece era in preda ad un pianto incontenibile ed inconsolabile.Ripeto mi colpì molto perchè lo trovai sì commovente ma anche inquietante ed eccessivo visto il suo ruolo pubblico.

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  3. Con la doppia morte di Bin Laden ci troviamo evidentemente di fronte ad un ben congegnato 'false flag'. Le notizie si accavallano e si conttraddicono. Non sappiamo chi abbia effettivamente ragione. E manco sappiamo se la signora Buttho sapesse la verità. Mi sa tanto di no.

    Subito dopo l'episodio 9/11 si disse che Bin Laden era di salute assai precaria; per di più esistono 'gole profonde' dell'Intelligence USA le quali affermano che 'lo sceicco del terrore' è morto in un ospedale di Dubai all fine del 2001. E colà era pure seguito da medici della CIA.
    'Comprenne qui pourra', dicono i Francesi.

    Personalmente ritengo che il 1° maggio in Pakistan le forze speciali dell'US Army hanno sicuramente fatto fuori della gente. Chi fosse quella gente non è dato sapere. Terroristi? Talebani? Trafficanti di droga? Vittime sacrificali? Sicuramente non Bin Laden e compagni.

    E come ci addita il vituperato - ma tutto sommato utile per le dritte che spesso ci fornisce - David Icke, l'inscenata fine del fondatore di Al-Qaeda rientra nel criminale rituale di Beltane, rituale esordito il 29 aprile e che ha congiunto Londra, Roma ed Islamabad.

    Questo almeno siamo in grado di comprenderlo.

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  4. Paolo, il paradosso è il seguente: ormai abbiamo quasi tutte le tessere del mosaico, ma ci accorgiamo che non si incastrano. Continuo a pensare che le numerose leggerezze ed incongruenze delle versioni ufficiali sulla cattura e sull'omicidio di OBama bin Laden (non è un lapsus calami) siano state introdotte a bella posta per lasciare deflagrare una reazione dell'opinione pubblica ed incanalarla verso capri espiatori scelti dall'esecrando sistema. Senza dubbio tra il 29 aprile ed il giorno 1 maggio sono stati compiuti dei riti propiziatori. I maghi neri sono sitibondi di sangue, purtroppo.

    Ciao

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