31 luglio 2008: il colpo di stato silenzioso (articolo di Davy-Prima parte)

Dopo l’adesione da parte dell’Italia al TRATTATO DI LISBONA per opera dell’apparente governo di Destra, la domanda più opportuna da porsi oggi è la seguente: “Esiste ancora la Costituzione italiana?” La risposta è NO!

C’era una volta un paese nel centro del mondo, la sua forma era simile ad uno stivale che calcia un pallone, il suo cielo era azzurro ed il suo territorio era ricco di distinte culture casarecce, come di verdi prati e di boschi che ispiravano le composizioni di poeti. Le persone che vivevano in quei luoghi erano splendide e vivevano in armonia con ogni persona e cosa che avevano intorno. Spesso si fermavano a riflettere sull’eterea bellezza che li legava alla loro terra.

Oggi c’è un paese dall’altra parte del nuovo mondo: la sua forma è simile a quella di uno stivale rotto che calcia un pallone sgonfio, il suo cielo è grigio e pieno di merda chimica, i prati ed i boschi hanno l’erba e le foglie bruciacchiate come il cervello di chi viene definito “Ministro dell’Ambiente”. Le persone, che vivono in questa landa desolata, sono ipnotizzate nella propria ed ottusa “schizofrenia finanziaria". Esse passano gran parte della vita a lavorare per produrre a favore di estranei (esteri) che puntano dichiaratamente a sotterrare e ed a distruggere le radici etniche e culturali della Nostra terra.

Concetti come “fascismo” o “comunismo” sono stati distorti in stupide parole come destra e sinistra e, con uguali interessi, vengono stravolti principi ideologici più profondi, tramite le religioni ed alcune note associazioni che, nonostante gli apparenti nobili scopi, hanno spesso sanguinose e sadiche radici storiche che vengono giustificate dall’acquisizione di denaro e di potere.

Indubbiamente la Comunità europea che, da anni, comprende anche l’Italia e che sarebbe dovuta esistere esclusivamente per favorire lo sviluppo economico dei paesi aderenti, esprime in due parole la sua radice politica e, su questa base, è ridicolo per ogni persona intelligente parlare ancora di “Comunismo Italiano”, quando l’interpretazione della parola “Comunismo” è imposta nel contesto di Comunità europea.

Ancora una volta gli ambigui governanti hanno scelto la strada del controllo totalitario nei confronti del cittadino che ora viene “legalmente” considerato “essere inferiore” rispetto alla classe “superiore” dei fannulloni ereditari politici, i quali hanno sfruttato il sudore di grandi imprenditori, come di semplici operai onesti, per snaturare idee e valori e cavalcare il consenso allo sviluppo industriale europeo durato fino al 2000 (l’anno in cui iniziò per tutti gli stati dell'U.E. la crisi economica).

A parte il fatto che tuttora i “Veri” occultatori espongono il loro bel sorriso nei vari telegiornali affermando che la “comunità” europea avrebbe dovuto solo favorire gli scambi commerciali, questi Criminali circonfusi da un alone di gossip e di celebrità, non si degnano neanche di pronunciare una sola parola sul fatto che, da quando sarà ratificata la nuova costituzione Europea (alla quale l’Italia ha aderito ancor prima che fosse esposta) non esisterà più “ufficialmente” la privacy. Nessuno si potrà più appellare alla Costituzione italiana, bensì solo a quella Europea, una carta liberticida che contempla, tra le altre mostruosità, la reintroduzione della pena di morte, in caso di sommosse.

Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum

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