sabato, settembre 08, 2007

MD-80.it: la saga delle menzogne continua

Abbiamo già in diverse occasioni confutato le risibili argomentazioni dei cosidetti "esperti" che fanno capo al sito MD-80.it., motivo per cui non eravamo molto inclini ad affrontare ancora l'argomento, ma in certi casi bisogna fare delle eccezioni.

A questa pagina il... "sagace articolista", trovandosi di fronte ad una imbarazzante evidenza, rappresentata da velivoli aviocisterna ripresi senza emettere alcuna scia "di condensa", costruisce una frase atta, secondo lui, a smontare definitivamente la questione "scie chimiche". Come? Semplice! Arrampicandosi sugli specchi, come al solito! Il genio dell'aeronautica, infatti, scrive...

"Durante le fasi di rifornimento, le contrails possono disturbare non poco le operazioni.
Infatti gli aerei che si avvicinano al Tanker rischiano di essere investiti dalle contrails e i piloti si ritrovano a volare alla cieca all’interno di queste nubi fastidiosissime
(Sic!) (ricordiamo che il rifornimento in volo si effettua a vista pilotando manualmente fino all’aggancio col ricettacolo). Le contrails sono quindi un grosso pericolo durante le fasi di “refueling”, perché rischiano seriamente di far perdere contatto visivo con l’aereo cisterna, come se il pilota si trovasse a volare dentro una fitta nebbia. Con gli aerei così vicini, un rischio di collisione per “annebbiamento” porterebbe ad una catastrofe (il Tanker è pieno zeppo di carburante), per cui si cerca di evitare quasi sempre, per motivi di sicurezza, il rifornimento in volo a quote dove si generano scie di condensazione.

Nelle immagini qui sotto si vedono operazioni di rifornimento in volo. Notare in tutte le immagini l’assenza di scie di condensazione, a testimonianza che queste delicatissime operazioni vengono effettuate possibilmente a quote più basse tali da non permettere il formarsi di contrails fastidiose
".


Se veramente questi piloti da simulatore di volo sapessero veramente di che cosa parlano, non scriverebbero castronerie come: "Durante le fasi di rifornimento, le contrails possono disturbare non poco le operazioni. Infatti gli aerei che si avvicinano al Tanker rischiano di essere investiti dalle contrails ed i piloti si ritrovano a volare alla cieca all’interno di queste nubi fastidiosissime [...]"

Infatti i velivoli attrezzati per il rifornimento in volo dei caccia militari, sono forniti di dispositivi posti in posizione idonea a non generare turbolenze che potrebbero impedire il solo avvicinamento degli aeroplani, contrails o meno. Alla faccia degli esperti! Si vede che l'articolista non ha mai pilotato nemmeno un deltaplano.

Ma non è qui che mi voglio soffermare, bensì su un altro errore (voluto?)... sì, voluto, dell'articolista. Si osservino bene le fotografie inserite sul sito MD-80.it. Notate qualcosa? Le aviocisterne ed i caccia si trovano al di sopra delle nubi. Nella prima foto si tratta di "Cumuli da bel tempo" della famiglia di nubi a sviluppo verticale. Nella seconda foto più in basso, i velivoli sorvolano degli "Stratocumuli", anch'essi facenti parte della famiglia di nubi a sviluppo verticale. La caratteristica comune a queste formazioni nuvolose è quella di trovarsi generalmente ad altitudini comprese tra i 1.200 ed i 2.300 metri.

Clicca QUI per ingrandire lo schema sottostante.

Raffronto tra le quote dei tankers chimici e le nubi basseRaffronto tra le quote dei tankers chimici e le nubi basseOra osservate la foto qui di seguito...

Il tanker chimico sorvola l'aera d'intervento al di sotto degli stratocumuli!

Domanda: a quale quota si trova il tanker? Ma allora, se questo velivolo, come mille altri tankers chimici in giro per il mondo, percorre lo spazio di cielo al di sotto delle nuvole definite proprio "Nubi basse", poiché comprese tra 1.200 e 2.200 metri, come mai emettono scie, quando invece nelle foto mostrate da MD-80.it, le aviocisterne, come è normale che sia, non generano nessuna scia di condensazione?

La risposta è banale, ma è bene chiarirlo: quei velivoli che osservate al di sotto delle nubi basse, volano talmente bassi che non potrebbero mai emettere alcuna scia di condensa. Lo affermano proprio su MD-80.it! Vi cito di nuovo la frase... "Nelle immagini qui sotto si vedono operazioni di rifornimento in volo. Notare in tutte le immagini l’assenza di scie di condensazione, a testimonianza che queste delicatissime operazioni vengono effettuate possibilmente a quote più basse tali da non permettere il formarsi di contrails fastidiose".

Se per i redattori del "pregevole" articolo su MD-80.it, sono a quote basse gli aerei riprodotti nelle due foto, a maggior ragione lo sono quelli che riprendiamo SEMPRE noi, mentre volano al di sotto delle medesime nubi che, invece, nelle fotografie proposte da MD-80.it sono al di sotto delle aviocisterne! Qualcosa non quadra... vi pare?

E' quindi chiaro che gli aerei che vedete emettere scie nei nostri cieli (persistenti o meno), sono impegnati in operazioni clandestine di aerosol chimico/biologici e le palesi menzogne che vengono pubblicate, in Rete e su riviste "specializzate", ne sono la prova concreta. Lo abbiamo dimostrato una volta di più. Essi vi ingannano con metodi spicci e dozzinali, perché hanno una bassa stima dei lettori e dei cittadini. Ricordate che, se tutto ciò prosegue ancora in modo del tutto indisturbato, è anche responsabilità vostra, che fornite troppo credito ai bugiardi e che scambiate un titolo universitario per garanzia di verità.

3 commenti:

  1. Straker, per non inalare nanoparticelle di alluminio e bario, una normale mascherina(quella bianca che si vende in farmacia per intenderci) che livello di protezione garantirebbe? Soddisfacente?

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  2. Straker se guardi nel mio blog ho allegato un articolo estrapolato da un inserto di "EPOCA" fine anni 70 inizio 80.Riguarda un esperimento condotto su animali per "trapiantare" una memoria.Forse puo' interessare.Ciao

    RispondiElimina
  3. Ciao Giangia. Ho letto l'articolo. Molto interessante, anche se attualmente la strada percorsa da coloro che vogliono controllare, è diversa, utilizzando le onde a bassissima frequenza. Certo... giusto come dici tu, sarebbe un dramma ritrovarsi la memoria di Fede.

    Riguardo alle nanomacchine...

    Esse corrispondono alla misura di due micron. Per darti un'idea, gli strumenti di misura che rilevano l'inquinamento nelle città arrivano a 10 micron (per quello non rilevano le schifezze scaricate dai tankers chimici... sarà un caso?). Di conseguenza queste nanomacchine possono essere non solo inalate (le classiche mascherine non le filtrano), ma possono essere anche assimilate tramite i pori della pelle (a breve pubblicherò un filmato che evidenzia i polimeri in atmosfera). In pratica, se le cose stanno come dice la dottoressa Staninger, e non ho dubbi sulla veridicità delle sue ricerche, tutti noi abbiamo già una bomba ad orologeria nell'organismo.

    Secondo una mia teoria, il morbo di morgellons è solo un incidente di percorso. I nostri aguzzini non amano farsi "beccare in flafrante". Essi intendono lasciare inerti i loro nanorobots, sino a quando gli farà comodo.

    Le nanomacchine sono state progettate e vengono utilizzate per spiare la popolazione e per poterne prendere il controllo totale, nel caso si rendesse necessaria un'azione di forza contro le masse ribelli. A questo punto, il RFID non è più necessario e tantomeno è necessario il nostro consenso ad impiantarcelo. Ne abbiamo già respirati milioni, molto più efficienti e multifunzionali del classico microchip.

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